Comunque Sky ha ragione quando dice che negli altri Paesi si sono trovate già soluzioni comuni e condivise, mentre qui in Italia non riescono come al solito. Ad esempio è di oggi la notizia che la Premier League, a prescindere se questo campionato riprenderà o meno, ha acconsentito ad uno sconto di 380 mln di sterline a Sky UK, BT e Amazon.
Verrebbe però anche da domandarsi: partendo dal presupposto che "siamo tutti Ministri col Governo degli altri, specialmente giudicando dal PC e/o dalla poltrona", aveva la politica un "margine di manovra" sufficiente per prendere decisioni diverse da quelle prese, allo stato della situazione COVID-19 in Italia per come si è andata a sviluppare negli ultimi due mesi? E se si, quanto era ampio?
No. Lo dimostra ciò che ha fatto e ha detto il governo francese.
Ha sospeso gli eventi sportivi fino al 31 agosto, ma il premier Philippe è stato chiaro: "Dobbiamo rispettare l'autonomia delle federazione sportive in materia di competizioni sportive, relativi calendari e altre questioni di natura sportiva. Sarà la Federcalcio francese a decidere se continuare i campionati quando non ci sarà più la sospensione degli eventi sportivi oppure finirla qui".
Anche perchè lo Stato non può intervenire nell'autonomia delle federazioni sportive, altrimenti la Nazionale e i club rischiano l'esclusione da UEFA e FIFA, che non ammettono ingerenze governative.
I governi possono al limite sospendere gli eventi, nient'altro.
Purtroppo però il governo, stando ad indiscrezioni giornalistiche, starebbe studiando una norma apposita da inserire nel decreto Rilancio, dando pieni poteri alla FIGC in materia di verdetti sportivi qualora il campionato si fermasse e si potrebbe usufruire di un solo grado di giudizio, quello del collegio di garanzia del Coni (il Fatto Quotidiano e Repubblica l'ha chiamano "norma taglia-ricorsi").
La trovo rischiosissima per il calcio italiano, vorrebbe dire scavalcare tutti i gradi di giudizio previsti dal diritto sportivo italiano. Potrebbe rivelarsi una cosa molto grave se il governo decidesse di farla sul serio.
Gira voce infatti che l'UEFA ha grosse preoccupazioni su quello che può accadere al calcio italiano, non vede per niente di buon occhio le ultime voci, e non solo sul protocollo del CTS tanto folle per molti aspetti quanto di difficilissima applicazione per i club...
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