Premesso che comunque vada oggi finisce un mondo (sì, un mondo, non solo il calcio) come l'abbiamo inteso sinora, vi annoio con un po' di cronistoria.
A fine 1998 (la Champions in corso era già la seconda aperta anche alla seconda classificata delle 8 leghe in testa al ranking) trapelò un progetto (allora oltre alle solite spagnole e alle inglesi a pilotare il tutto c'era Galliani invece di Agnelli) di Superlega chiusa a 24 (alcuni dicevano allargabile a 36) con 18 squadre fisse (Chelsea, United, Arsenal, Liverpool. Milan, Inter, Juve, Marsiglia, PSG o Lione, Real, Barcellona, Atl. Madrid, Valencia, Bayern, Dortmund, Benfica, Porto, Ajax) e le altre qualificate tramite play-off agostani tra le migliori nei vari campionati (il City non c'era perché languiva nelle retrovie in attesa degli sceicchi, il PSG invece era in ballo dato che comunque qualcosa aveva vinto di recente e Parigi poteva essere preferibile a Lione): 2 gironi da 12 andata e ritorno, poi ottavi-quarti-semifinali-finale, 29 partite di cui 22 garantite.
Questa concreta minaccia portò l'Uefa all'immediata modifica nel corso del triennio (con diritti tv già venduti) del format (a Dicembre 1998 si seppe che in Champions 1999-2000 ci andavano anche la terza e la quarta del campionato in corso), che portò a una Champions simile a quella odierna (anche se allora dei 4 posti garantiti alle leghe maggiori, 2 passavano per i play off); i grandi club si accontentarono, anche perché la seconda fase non partiva dagli ottavi, ma garantiva altre 6 partite in 4 gironi da 4 (che poi furono sostituiti dopo 4 anni da ottavi ad eliminazione diretta, perché 6 gare in ulteriori gironi avano meno appeal rispetto a 2 sfide knock-out).
Dopo 23 anni siam di nuovo a quel punto, con l'aggravante che (anche causa COVID) i grandi club sono indebitati sino al midollo, e l'unica maniera di uscirne è creare una lega privata (compartecipata da fondi statunitensi, cinesi, arabi) che si pone come spettacolo itinerante (è già stato prospettato che ci saranno partite in Asia, USA, paesi del Golfo Arabo) ed entertainement televisivo, con introiti garantiti per un periodo definito (quota versata immediatamente nelle casse dai suddetti fondi, partecipazione garantita "a vita", diritti tv venduti a caro prezzo e con congruo anticipo per i prossimi 5 anni + eventuali 5).
Il tentativo è (era?) di far coesistere questa Superlega con le competizioni nazionali (ovviamente, come già previsto dal progetto del 1998, con campionati ridotti a 18 o 16 squadre, coppe nazionali abolite, finestra riservata alle nazionali a Giugno-Luglio con qualificazioni centralizzate negli anni dispari ed Europei e Mondiali nei pari) in cui le 20 "elette" schiererebbero una sorta di "Squadra B". Però stavolta la mediazione è saltata, perché? E perché sarà impossibile ricucire subito e si andrà per tribunali?
1. Il COVID: i grandi club non potevano aspettare il 2024 per la nuova Champions, e avranno chiesto all'UEFA di anticipare la riforma ma qualcosa è andato male;
2. La mediazione con l'UEFA era stata trovata su un progetto che manteneva profili inaccettabili per le "elette":
- 10 partite sola andata di girone unico (sistema svizzero) garantite: troppo poche, anche se poi tra play off e ottavi sarebbero comunque altri 2-4 match garantiti, ma soprattutto non tutti e 10 scontri sarebbero tra i top club bensì scelti tra le 36 partecipanti con un algoritmo);
- si distribuivano i 4 posti in più così: uno garantito alla quinta nazione del ranking (ora la Francia, ma a rischio nei prossimi anni di essere sorpassata dal Portogallo, quindi garanzia non sufficiente), uno alla prima nazione del ranking (sì, ma Spagna o Inghilterra? Dipende dagli anni, quindi garanzia non sufficiente, e poi i club inglesi garantiti in Superlega sono 6 non 4 o 5), due per meriti "storici" (ma quest'anno rischiano di star fuori Liverpool, Juve, Dortmund, Tottenham, Arsenal...quindi non bastano, garanzia non sufficiente);
- più soldi e premi, ma non subito, e non abbastanza rispetto alle sirene garantite da fondi e analisti rispetto ad un torneo chiuso.
3. Agnelli ha giocato la doppia parte in commedia: come presidente dell'ECA (l'associazione di tutti i club, compreso Bayern, PSG, e chi finora resta fuori) trattava la Nuova Champions dal 2024 con l'UEFA, mentre sottobanco costruiva la nuova Superlega; sarà difficile mettersi a discutere col nuovo vicecapo della Superlega che come tuo capo aveva mandato di tutelare anche i tuoi interessi mentre faceva solo i suoi.
4. Il modo di intendere il prodotto: se tutti possiamo esser d'accordo che l'interesse economico sovrasta già in sostanza quello sportivo, qui siamo un passo avanti, conta solo il brand che prescinde dall'esito del singolo incontro, quindi devono cambiare anche le regole del gioco per renderlo più appetibile, e questo in ambito UEFA non è possibile; Agnelli ha dichiarato qualche settimana fa che si dovrà proporre al più presto per i giovani (interessati a fruizioni veloci e non all'intera partita di 90') formule di abbonamento per la visione dei soli highlights e degli ultimi 10 minuti, e questo prodotto lo rendi più appetibile per esempio abolendo il pareggio e tirando i rigori a fine partita, o dando punti di bonus per gol segnati in "Zona Cesarini".
Detto questo:
- se partono subito nel 2021 e non entrano Bayern, Dortmund e PSG, potrebbero fare 8 inviti anziché 5, o più probabilmente una prima stagione a girone unico; alla lunga poi se raggiungeranno un arduo compromesso con l'UEFA saranno quelle 15 fisse + 5 probabilmente da play off tra le migliori classificate di Inghilterra, Spagna, Italia, Germania, Francia, vincenti delle coppe UEFA, e campioni di altri campionati preselezionati dall'Uefa; se non raggiungono un compromesso saranno altre 5 fisse, probabilmente dai campionati top (Everton-Stadio nuovo, Lipsia-RedBull, Roma-Americani?) o magari Ajax, Celtic, una dal Portogallo.
- concordo con Phelps che la minaccia di escludere dalle Nazionali i calciatori che giocano in Superlega è una pistola scarica (qualunque tribunale deciderebbe contro UEFA e FIFA);
- l'esclusione dalle leghe nazionali è invece fattibile, ma naturalmente il prodotto nazionale sarebbe poi svalutato e bisogna vedere chi vincerà a questo braccio di ferro (Quanto ci perde il Liverpool senza i diritti tv della Premier League, il derby con l'Everton e le coppe nazionali, l'immagine di squadra iconica mandata al macero, e il supporto in dindini dello zoccolo duro dei suoi tifosi? Basteranno a lungo termine la quota dei fondi d'investimento, le magliette vendute in Cina e i telespettatori USA a compensare?)
- I diritti tv della Superlega quanto te li puoi far pagare, se in parallelo quelle squadre non faranno il campionato nazionale? O guadagnano un botto dai paesi extraeuropei, o hanno già i soldi da DAZN (o chi per lei) per 10 anni, o passata la sbornia del primo triennio crolla tutto, visto che per esempio in Italia le tv avrebbero ascolti solo comunque in quelle 3 partite di girone a settimana per 18 settimane (e a fine stagione forse neanche, trovandosi Juve Inter Milan già eliminate), perché poi all'eliminazione diretta ci vanno in 8/10 secondo il format proposto, ossia fisse 4-5 Inglesi + Real, Barcellona, Bayern, PSG e di italiane se va bene una.
- Certo, senza compromesso con l'UEFA la Superlega si programmerebbe nei weekend (compresi quelli nelle finestre riservate alle Nazionali) e si venderebbe meglio, probabilmente si espanderebbe fino a 32 su 2 gironi, magari anche con qualche franchigia araba-cinese-statunitense.
Insomma boh, di sicuro è guerra aperta!