Mah...in questo caso, anzi in questi due casi (dismissione forzata del motore a combustione interna ed efficientamento energetico degli edifici), la cosa mi colpisce un po' allo stomaco.
Sul primo, a chi ha qualche annetto sulle spalle e ha studiato la Fisica una cinquantina di anni fa, c'è una certa impressione nel vedere buttare via una delle macchine più riuscite ed efficienti nel campo della termodinamica...
L'elettricità ha fatto passi da gigante, ma è pur sempre del tutto antieconomica da trasportare (fra parentesi quindi benissimo la parte delle norme edilizie che incentiva la produzione diffusa di elettricità direttamente da parte degli utenti)
E qui si apre un altro fronte: la strategicità della produzione di pannelli e batterie e relativa filiera e materie prime...
Sugli edifici: ci sono case vecchie dove fischia l'aria dalle finestre, aggiustiamole subito, ma cadere nell'opposto ed impacchettare tutto non so quanto sia furbo e nemmeno praticabile, col nostro patrimonio storico....
Come dire: no al pregiudizio contrario, ma anche no all'esaltazione a priori.
Io poi, in particolare, aggiungerei una cosa, non per soddisfare le regole del forum, ma proprio perchè ci credo, non diamo una coloritura politica anche a queste cose.
Se da un lato sarebbero la forma più squisitamente vera di politica (=cura, governo della città), dall'altro non se ne può più dei partiti che si dividono e si posizionano sugli argomenti nello stesso modo in cui si gioca a tris...
Presente? L'altro mette un x lì e io lo chiudo con un pallino di fianco...
Magari ragioniamo invece nel merito.