OpenAi – creatori di ChatGpt – ha rilasciato oggi la nuova versione della tecnologia alla base di queste innovazioni: Gpt-4. Al momento è solo in chatgpt plus, a pagamento.
In ChatGpt, come in altri prodotti analoghi, c’è la versione precedente, la 3.5.
La nuova versione sarà disponibile in effetti entro marzo per il pubblico gratuito (probabilmente).
Numerosi esperti, professori, aziende specializzate clienti di OpenAi e giornalisti di stampa internazionale (come il New York Times) sono riusciti a provarlo. OpenAi oggi ha anche presentato Gpt-4 sul proprio sito, con diversi test che ne dimostrano il grosso passo avanti rispetto alla versione precedente
https://lnkd.in/ds_eP8za.
OpenAi dice che renderà Gtp-4 disponibile anche tramite API ad aziende selezionate (con una lista d’attesa).
I progressi principali sembrano due: la versione 4 è più precisa (fa meno errori) e anche può analizzare immagini, descrivendole nei dettagli e persino poi rispondendo a domande collegate.
Ad esempio, in una prova un utente gli ha dato un’immagine dell’interno del frigorifero, chiedendogli quali ricette si possono fare con quei cibi che si vedono. E il bot ha fornito alcune ricette, corrette, con quegli ingredienti.
La versione 4 resta imperfetta, a quanto emerso dalle prove.
Continua a confondersi e a inventare cose. Resta inoltre limitato temporalmente, perché è stato allenato con dati fermi ad agosto (rispetto al 2021 della versione precedente).
I test di OpenAi e vari indipendenti hanno confermato l’aumento di accuratezza, nel dare risposte a 14mila domande di diverse materie e prese da esami universitari o professionali. Ha superato quello per diventare avvocati negli Usa, ad esempio. Si noti come, secondo i test OpenAi, l’accuratezza in italiano è all’84,1 per cento, il dato più alto dopo l’inglese (85,5 per cento).
Gpt 3.5 si ferma al 70 per cento
Fonte: Alessandro Longo (Direttore Agendadigitale.eu )