Butinar era davvero uno spasso: una dipartita troppo prematura per un talento incredibile nel reinventare le voci e portarle all'esasperazione dei loro tic ed espressioni più estreme. Era anche bravissimo sia a prepararsi tecnicamente su formazioni ed atleti poco noti citati per il calcio appunto o il ciclismo,ma lo era ancor più nell'improvvisare ad...ugola sulla scorta di un minimo canovaccio. Ezio Luzzi dai campi - sarebbe il caso di dire - non di B come sua abitudine ma di serie...E (mancava giusto il Roccacannuccia e il Vinchiaturo

), sembrava più Luzzi del vero,reinventato in modo parossistico ed esilarante con le sue interruzioni per comunicare il 5 a zero appena segnato dal Canicattì mentre Ameri si accingeva a descrivere il rigore che stava per battere Maradona.
L'imitazione di De Zan era surreale: l'aderenza della voce era esaltata dal gusto fantasmagorico di raccontare come - per dire - il ciclista Passuello finiva per sbandare e finire in una scarpata di 10,no 20,anzi 50 metri

e lui si accaniva a puntualizzare lo stato della rotula e delle ossa che sembravano fracassarsi, salvo poi in un secondo collegamento ascoltare che lo stesso Passuello era ripartito con un ora e mezzo di ritardo,accanendosi ad inseguire tutto malandato anche se prima sembrava più che moribondo. Oppure Il De Zan/Butinar interrompere per informare dell'arrivo al traguardo di un "gruuupppettoo" arrivato con 40 minuti di ritardo,mettendosi poi a snocciolare tutti i nomi,incurante se un momento prima stava intervistando il vincitore della tappa,fosse pure Hinault o Moser.
Il vero fuoriclasse in quelle dirette radiofoniche della Gialappa's era proprio lui: anche i tormentoni di alcuni suoi personaggi non erano mai solo fini a sè stessi ma sempre con un qualcosa in più di sorprendente