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Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Poynting76 ha scritto:
Il 9 ovviamente no, è di Deejay TV.

pietro_d ha scritto:
1) i numeri per le locali vanno da 10 a 19.. il 9 è già assegnato a livello nazionale a deejay tv

LO SO ragazzi, infatti avevo preceduto dal "se si potesse". era una valutazione personale, perché ritengo che le posizioni 8 e 9 date a Mtv e Deejay tv siano ALTAMENTE inappropriate. ancor di più la 9, rispetto alla 8.

Io la LCN in ogni caso non la adotterò mai, perché i canali mi piace disporli da me in base ai miei gusti, e a tg norba 24 ho dato fisso il 9, dopo la7 e cielo.
 
GIAGUARO ha scritto:
Infatti ho notato anche io, e poi mi chiedo anche cosa sia la sigla "CO.DI.Va"...
Co. Di. Va. è il Consorzio Difesa e di Valorizzazione delle produzioni agricole della provincia di Brindisi. In pratica Teleradio Agricoltura
 
Ok, infatti avevo cercato su google e mi dava questo consorzio in prov di BR ma nn immaginavo fosse ricollegabile a quell'emittente...
 
Vademecum - Faq Digitale Terrestre

PUNTI DA 1 A 5 | (cliccare qui per i punti da 6 in su)

1) Che cos'è il digitale terrestre?

A differenza del sistema televisivo analogico, i sistemi televisivi digitali trasmettono il loro contenuto in forma digitale. Le trasmissioni televisive digitali (si usano gli acronimi: “DTT”= “Digital Terrestrial Television” o “DVB-T”= “Terrestrial Digitale Video Broadcasting”) sono quindi un flusso d’informazioni elementari chiamate " bit " che vengono trasferite dal trasmettitore al ricevitore utilizzando le modulazioni più appropriate. Il processo di trasmissione digitale, diciamo così, trasforma l’onda analogica continua in una serie di dati digitali, cioè dati numerici trasmessi sottoforma di bit, utilizzando opportune operazioni di campionamento e di quantizzazione di quell’originario flusso.
Per trasmettere un numero elevato di servizi/canali digitali nell’ambito dell’ampiezza di banda di un normale canale tv analogico, è necessario un opportuno processo di codifica e compressione dei dati che, tuttavia, non pregiudichi la qualità dell’informazione.
La tecnica di compressione impiegata si basa sullo standard MPEG2 (“Motion Picture Expert Group”) in grado di comprimere un flusso di dati da 200 Mbps (MegaBytes per secondo) fino a 5 Mbps. Una variante più evoluta ed efficiente è lo standard MPEG4.
MPEG è un formato di compressione a perdita d’informazione poiché il segnale compresso è diverso da quello originario, con minori informazioni, ma accettabile sotto il profilo della qualità poiché è costruito tenendo conto dei limiti percettivi audio/video dell’uomo.
Il dispositivo hardware e software che in trasmissione opera la compressione MPEG è detto encoder (codificatore), mentre quello che, in ricezione, svolge la funzione opposta è detto decoder ed è l’apparecchio che noi dobbiamo usare per ricevere i segnali DTT (le”moderne” tv sono dotate di decoder DTT integrato).
La Modulazione impiegata per trasmettere in DTT può essere “QPSK” (=”Quadrate Phased ShiftKey”), “16QAM” (“QAM”=”Quadrate Amplitude Modulation”) e “64QAM”. Il DVB-T utilizza il multiplexing sulla modulazione multiportante COFDM (Coded Orthogonal Frequency Division Multiplexed), una soluzione tecnica che consente di configurare i parametri di trasmissione in modo flessibile per meglio adattarsi alle caratteristiche del canale di diffusione terrestre. Sono possibili due modalità operative: con 2K portanti per le reti di diffusione multifrequenza (MFN), e con 8K portanti per operare anche su reti a singola frequenza (SFN).
Mentre col sistema analogico, su una singola frequenza può essere trasmesso un solo canale/emittente, col sistema digitale, su una data frequenza è trasmesso il cosiddetto MULTIPLEX (in breve: MUX) che può contenere fino anche a 8 (talora persino 10) canali TV digitali, ma anche eventualmente canali radio e canali-dati: il numero complessivo di servizi trasmessi in un multiplex può variare in base alla qualità con cui si vuole trasmettere, al tipo di modulazione adottata e ai valori assegnati a certi parametri di trasmissione, ma anche in base al tipo di rete impiegato per la diffusione - che può essere a singola frequenza: SFN; o a multifrequenza: MFN; e ciò per ragioni tecniche influisce sulla quantità di banda disponibile – all’uopo si veda il punto 9).

2) Che cos’è lo Switch-Off?

Con l’espressione “Switch-Off” s’intende il passaggio definitivo dalla trasmissione analogica dei segnali tv alla trasmissione digitale, con il totale spegnimento dei segnali analogici e il loro rimpiazzo con la trasmissione dei multiplex digitali. A tale proposito il territorio nazionale è stato suddiviso in varie “aree tecniche” e per ciascun’area è stato stabilito un periodo di svolgimento di queste operazioni di spegnimento totale delle emissioni analogiche e accensione dei mux digitali.
Per ragioni tecniche, il territorio pugliese non fa parte di un’unica area tecnica: infatti, la provincia di Foggia fa parte della stessa area tecnica di cui fanno parte Abruzzo e Molise (giacché alcune aree di tale provincia sono servite da impianti trasmissivi situati nelle altre regioni e viceversa); mentre le restanti 5 province pugliesi, insieme, sempre per ragioni di copertura dei segnali, fanno parte di altra area tecnica (la n° 14) insieme a Basilicata e alle province calabresi di Cosenza e Crotone).
Lo switch-off per l'area tecnica 14, si è già svolto nell'arco di tempo 24 Maggio-8 Giugno secondo questo:
Calendario dettagliato per località (province BA-BAT-BR-LE-TA)

Altre informazioni, tra cui i requisiti per ottenere il contributo statale di € 50 per l'acquisto di un decoder DTT

3) Quali multiplex digitali sono disponibili nella mia zona? Se nella mia zona non si ricevono alcuni multiplex (che teoricamente dovrebbero essere ricevibili), ci potrebbe essere qualche problema?

Per farsi un’idea dei mux digitali ricevibili in un Comune, consigliamo di andare su questo sito e di selezionare la propria città (o in mancanza si faccia riferimento al Comune più vicino a quello di propria residenza):
http://www.otgtv.it/index2.html
Nella tabella, l'ultima colonna intestata:"Azimut" indica la direzione di puntamento dalla quale arriva quel dato specifico segnale rispetto allo 0° nord (in riferimento però all’area cittadina del Comune in questione).
Per conoscere quali sono i multiplex e i canali contenuti in ciascun mux nazionale, si veda qui, dove sono elencati i canali contenuti in ciascun mux:
http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=3705&postcount=1

INFO sulla copertura direttamente dai siti dei broadcaster:
RAI - MEDIASET - TIMB - T.NORBA - RETEA - D_FREE

Orbene, cosa sia possibile ricevere concretamente dipende, oltre che dalla copertura effettiva del segnale (che, anche in uno stesso Comune, non per tutti i mux è sempre garantita al 100%), anche dalle caratteristiche e dalle specifiche condizioni del proprio impianto d’antenna.

Tuttavia, nella sostanza, le condizioni reali e le caratteristiche specifiche del proprio impianto d’antenna potrebbero fare una grande differenza e qui ci sono moltissime variabili che entrano in gioco e che devono essere prese in considerazione, quali: la tipologia di antenne installate e verso quali siti sono direzionate e come “interagiscono” fra loro le antenne riceventi una stessa banda di frequenze o porzioni di banda sovrapposte; se l’impianto è individuale o condominiale; com’è fatto l’impianto di distribuzione del segnale dall’antenna fino alle varie prese tv.

Anzitutto, un link a un interessante thread del forum, che è una sorta di guida pratica alle antenne e componenti vari, e che potrebbe essere un buon punto di partenza per iniziare a capire come potrebbe essere configurato il proprio impianto:
http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=61336

Se lo si ritiene opportuno, per analizzare meglio la situazione, si può andare in questa sezione:
”DISCUSSIONI TECNICHE”,
premere il pulsante “NUOVO THREAD” e spiegare la situazione del vostro impianto, specificando la esatta località da cui ricevete: antenne in uso, dove sono direzionate, componentistica del proprio impianto (amplificatore, filtri, etc……) e sistema di distribuzione del segnale (derivatori/partitori/prese), intitolando la vostra nuova discussione in questo modo:
“[LOCALITA’]_breve descrizione del problema_”
.

4) Cosa significano (e quale valore hanno) i livelli di potenza/intensità e qualità (e BER) del segnale digitale indicati da tv/decoder?

A differenza dei segnali analogici, i segnali digitali sono trasmessi in forma digitale e cioè consistono in un flusso di informazioni elementari chiamate bit che sono trasferiti dal trasmettitore al decoder digitale utilizzando un adeguato sistema di modulazione. Ai fini della ricezione ottimale di un segnale DTT, la potenza/il livello/l’intensità con cui è ricevuto un segnale è relativamente importante nel senso che è sufficiente che la potenza ricevuta sia sufficientemente superiore (ma non necessariamente molto superiore) rispetto a una certa soglia critica minima - che tuttavia varia da multiplex a multiplex secondo il tipo specifico di modulazione usata e altri parametri – si veda il punto 1).
Ora, fermo restando quanto seguirà, in genere questa “soglia critica di ricezione” può essere (relativamente) molto bassa quanto a potenza ricevuta per vedere bene i canali di un mux DTT, rispetto alla potenza con cui è necessario ricevere un segnale analogico per vederlo ottimamente.
Tuttavia, è opportuno che il segnale DTT non sia mai ricevuto proprio a pelo della soglia perché altrimenti può essere facile che la potenza ricevuta (causa fading dl segnale o per altre ragioni) scenda al di sotto di tale soglia critica minima, con conseguenti problemi di squadrettamenti video, fino alla completa scomparsa delle immagini.

L’indicatore di “qualità del segnale” tende a prendere in considerazione (anche se sulle apparecchiature domestiche si tratta di indicazioni molto approssimative e in realtà non appropriate rispetto al discorso che si sta facendo) la quantità di bit in ricezione che il decoder non è in grado di interpretare e trasformare correttamente in termini di flusso audio/video.
In particolare, il BER (=“Bit
Error Rate”) (vedi punto 5)) che molti apparecchi riportano insieme ai livelli d’intensità e qualità, si riferisce proprio a questo. La qualità di un segnale DTT può risentire di diverse circostanze, e soprattutto del rumore di fondo, della presenza di segnali interferenti ricevuti sulla stessa frequenza perché tale segnale/tali segnali disturbano il processo di corretta decodifica dei bit trasmessi, per cui anche con una potenza o un livello del segnale del mux più che sufficiente, a volte anche con una potenza elevata, la qualità risente di segnali di disturbo significativi. Questo è quanto accade anche alla presenza di fenomeni propagativi, per cui il segnale DTT normalmente ricevuto bene, quando sopravvengono tali fenomeni, può risentire di una degradazione, più o meno rilevante, della qualità con conseguente squadrettamento delle immagini e scoppiettii audio e, talora, scomparsa delle medesime. A proposito, può essere utile leggersi il punto 8).

5) Cosa s’intende per BER?

Durante la ricezione delle considerevoli quantità di bit in cui consta una trasmissione digitale, può accadere che si ricevano in maniera errata porzioni di questi bit: il BER indica il numero di bit errati in rapporto al numero di bit totali trasmessi e quindi ricevuti, nell’unità di tempo.
Perciò, in un sistema di trasmissione digitale il BER=“BIT ERROR RATIO”, è il rapporto tra i bit non ricevuti correttamente e i bit trasmessi.
La sua formula è pertanto:
BER = n° bit errati / n° tot. bit trasmessi
A fini pratici, data l'usuale esiguità del dato numerico, tale indice è solitamente espresso come coefficiente di una potenza di base 10. Pertanto un BER uguale a 2*10^-5 equivale a dire 2 bit errati su “10 elevato a 5”=100.000 bit trasmessi (si usa la notazione del tipo: “2E-5”).
Il BER evidenzia quanto dell’originaria trasmissione è perso o giunge distorto all'apparecchio ricevente a causa, ad esempio, di disturbi nel canale di trasmissione, di problemi degli impianti di ricezione, di malformazioni originarie del flusso.

Il BER, per essere buono, deve essere non inferiore a “10E-6”.
Il motivo specifico per cui può aumentare la quantità di bit errati, è in genere imputabile alle condizioni di ricezione.

Tuttavia, il discorso è un po’ più complesso perché gli apparecchi nell’effettuare il processo di decodifica del segnale, applicano un procedimento di correzione delle informazioni ricevute basate sul noto algoritmo di Andrea Viterbi. L'”algoritmo di Viterbi” ha carattere generale e trova applicazioni in molti ambiti, tra cui, in primis, nei sistemi di trasmissione digitale nell'ambito del settore delle telecomunicazioni, in particolare le trasmissioni spaziali, dove le condizioni di rumorosità del canale sono tali da rendere difficile la ricezione dei dati, come nel nostro caso.
Quindi, invero, esistono due tipi di misura di significato e di valenza completamente diversi:
  • il BER prima di Viterbi (correttore di errori) detto anche C-BER oppure B-BER;
  • il BER dopo Viterbi detto anche A-BER o PV-BER.
    Per chiarire:
· C-BER sta per "Channel BER"
· B-BER sta per "Before Viterbi BER"
e questi primi due sono la stessa cosa e sono realmente significativi per avere indicazioni sulla bontà del segnale ricevuto, prima dell’intervento del sistema correttore dell’apparecchio basato sull’algoritmo di Viterbi.

· A-BER sta per "After Viterbi BER"
· PV- BER sta per "Post Viterbi BER"
e questi ultimi due, che pure si riferiscono alla medesima misura, sono quelli presentati normalmente dai decoder e televisori in commercio e sono in concreto privi di reale significato, perché si riferiscono alla situazione dopo che è già intervenuto il sistema di correzione degli errori di natura viterbiana.
In pratica, quando l'indicatore "post Viterbi" presenta degli errori, significa che la situazione è già così talmente degradata che già si notano gli effetti in termini di squadrettamento.
 
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6) Cos’è l’intervallo di guardia?

L’“Intervallo di Guardia” (G/I: “Guard Interval”) è il tempo che intercorre in una delle varie sottoportanti nella trasmissione di un multiplex digitale fra la fine di un simbolo e la trasmissione di quello successivo, ed è introdotto per consentire agli echi del segnale di ridursi e di non produrre interferenze intersimboliche con trasmettitori vicini. In pratica, dopo la trasmissione di un simbolo, viene lasciato un intervallo temporale (appunto l’intervallo di guardia) durante il quale il trasmettitore non emette alcun segnale. Il valore dell’intervallo di guardia è calcolato in rapporto al tempo della durata del simbolo utile, e può essere di 1/4, 1/8, 1/16 e 1/32.
Maggiore è l’intervallo di guardia, maggiore è la distanza entro cui sono tollerati i fenomeni di eco e interferenza: un intervallo di guardia di 1/4 porta quindi a 1120 microsecondi il tempo di modulazione occupato da ogni simbolo, e impiega 196 microsecondi in più per trasportare la stessa quantità di dati rispetto ad una modulazione con intervallo di guardia 1/32. Ogni sotto portante con intervallo di guardia pari a 1/4 trasporta perciò circa 190 sequenze di bit in meno il secondo.


7) Cosa s’intende per FEC?

Altra caratteristica peculiare della trasmissione digitale, è la possibilità di cancellare l'effetto di eventuali errori in trasmissione e ricezione dovuti a una qualunque causa (attenuazione del segnale per varie cause, sbalzo di tensione nell'apparato trasmittente, o quant'altro): ciò è reso possibile dalla trasmissione contemporanea, insieme ai bit contenenti i dati veri e propri, anche di bit "aggiuntivi": il ricevitore elabora i dati ricevuti, compiendo dei controlli basati su questi bit aggiuntivi, e se rileva che alcuni dati non sono stati ricevuti correttamente, attua un procedimento di correzione basandosi su quei bit aggiuntivi.

Allo scopo, il sistema di correzione degli errori FEC=”Forward Error Correction” indica quanti dei bit trasmessi, sono utilizzati per correggere eventuali errori in una trasmissione digitale di dati. Esso è indicato come rapporto nella forma D/C (Dati/Controllo) e può assumere i valori 1/2, 2/3, 3/4, 4/5, 5/6 e 7/8. Ovviamente, l'efficienza dell'algoritmo di correzione FEC dipende dal rapporto tra il numero di bit usati per trasmettere i dati e il numero di bit usati per controllo. Ad es.: "3/4" significa che ogni 3 bit di dati, ne viene aggiunto 1 di controllo ogni 3 bit veri e propri. E’ ovvio che, ad es., un FEC di 3/4 proteggerà il segnale in misura maggiore di un 5/6.

8) Su una certa frequenza dovrei ricevere un multiplex, ma la diagnostica del decoder/tv indica basso livello/potenza del segnale oppure una bassa o oscillante qualità del segnale (e BER alto e oscillante), e i canali del multiplex squadrettano, l’audio è scoppiettante oppure i canali restano in nero; a cosa può essere dovuto?

Appurato che nella propria zona, il mux in questione dovrebbe riceversi (si veda la prima parte del punto 3), va detto che la scarsa potenza/livello del segnale, può essere dovuto al fatto che il segnale nella propria zona non arriva in misura adeguata oppure le antenne in uso non sono appropriate quanto a livello di guadagno delle stesse oppure il puntamento dell’antenna non è del tutto corretto rispetto alla postazione trasmissiva; ma c’è anche la probabilità che il problema risieda nella parte dell’impianto concernente l’amplificazione e soprattutto la distribuzione del segnale dall’antenna fino alle varie prese tv della propria abitazione.
Una qualità bassa o oscillante (a fronte di un’alta intensità del segnale) può essere dovuta al fatto che sulla stessa frequenza, oltre al multiplex di nostro interesse, l’antenna capta (non sempre sistematicamente, ma talora occasionalmente) un segnale (analogico o digitale) interferente che giunge al nostro impianto con un’intensità tale da andare a pregiudicare il corretto processo di decodifica del multiplex con gli effetti noti di squadrettamento, etc…….. : in questo caso, bisognerebbe agire a livello di antenne allo scopo di limitare la portata e gli effetti del segnale interferente e quindi potrebbe bastare l’impiego di un’antenna di migliori prestazioni in termini di guadagno e soprattutto di direttività, rapporto “fronte/retro” della stessa (ma secondo le circostanze, vanno considerati anche fattori come il rapporto "avanti/fianco" dell'antenna, l'angolo di apertura e il livello dei lobi secondari).
Poi, se sono installate antenne che ricevono la stessa banda o porzioni sovrapposte di banda, da 2 (talora +) direzioni diverse, e non è stato adottato un adeguato sistema di filtraggio delle frequenze, c’è un’accresciuta probabilità di disturbo da parte di segnali interferenti, ma anche di probabilità che lo stesso segnale digitale sia ricevuto sia per via diretta dall’antenna direzionata correttamente, sia per via indiretta, riflessa da parte dell’antenna direzionata altrove e poiché i segnali (quello principale e gli echi di tale segnale) giungono con un certo sfasamento temporale, anche ciò può pregiudicare il processo di decodifica del multiplex.

Talora, una bassa qualità del segnale può essere dovuta al fatto che il sistema di distribuzione del segnale non è stato realizzato a regola d’arte quanto a componentistica usata, equalizzazione dei segnali fra le varie prese, adeguata separazione fra le stesse, etc………; e allora la verifica dovrebbe interessare questa parte dell’impianto. Talora, anche un eccesso di amplificazione dei segnali (oltre le reali esigenze) può determinare saturazioni di segnale e intermodulazioni che vanno a danneggiare i processi di decodifica dei segnali digitali: in questi casi, una riduzione del livello di amplificazione o un più corretto dimensionamento dei parametri di guadagno/livello di uscita dell'amplificazione, possono essere risolutivi.
In fase di switch-off, con la trasmissione dei multiplex col sistema della SFN, si possono manifestare le problematiche di cui si parla al punto 9), a cui si rimanda, anche per i SUGGERIMENTI riportati verso la fine di tale punto.
In tutti questi casi, per analizzare meglio la situazione, potete andare in questa sezione:
”DISCUSSIONI TECNICHE”,
premere il pulsante “Nuovo Thread” e spiegare la situazione del vostro impianto, specificando la esatta località da cui ricevete: antenne in uso, dove sono direzionate, componentistica del proprio impianto (amplificatore, filtri, etc……) e sistema di distribuzione del segnale, intitolando la vostra nuova discussione in questo modo:
“[LOCALITA’]_breve descrizione del problema_”


9) Che cosa s’intende per rete (o multiplex) in SFN e rete/multiplex in MFN e quali conseguenze ne possono derivare a livello ricettivo?

MFN (=“Multi Frequency Network”) & SFN (=“Single Frequency Network”) stanno a indicare 2 soluzioni alternative per la creazione di una complessiva rete di trasmissione di un multiplex su un’ampia area di copertura. Col sistema SFN, per la trasmissione di un certo multiplex viene usata un’unica frequenza; mentre col sistema MFN, per la trasmissione di un multiplex possono essere usate 2 o + frequenze. Per ragioni di razionalizzazione, per tutti i mux nazionali (eccetto il mux 1 RAI, che è il mux di “servizio pubblico”) viene adottato il sistema SFN con frequenza unica nazionale. Anche per le tv di livello regionale e locale (eccetto alcuni casi) è assegnata una frequenza unica, ovviamente a livello esclusivamente regionale o sub-areale.
Ora, il sistema MFN garantisce una copertura in pratica capillare grazie ad un uso efficiente dell’insieme di frequenze assegnate al singolo mux.
Il sistema SFN è più complesso; però attraverso una serie di accorgimenti tecnici, è possibile garantire una buona ricezione su vaste aree ed anche, soprattutto, su quelle dove lo stesso mux giunge sulla stessa frequenza da 2 o + postazioni.
Questi accorgimenti (tra cui: contenuto perfettamente identico dei mux in SFN; sincronizzazione delle emissioni dal punto di vista temporale; “Intervallo di Guardia” impostato al valore ottimale di ¼ - si veda punto 6),servono a far sì che i decoder/tv considerino i 2 o + segnali ricevuti non come 2 segnali differenti che s’interferiscono, ma come 2 segnali identici così da eliminare il “contributo” interferenziale potenzialmente distruttivo che altrimenti ne deriverebbe.

Inoltre, questi accorgimenti aiutano anche nel caso in cui in antenna giungano i cosiddetti “echi” di uno stesso segnale, poiché i segnali televisivi che si propagano nell’etere sotto forma di onde elettromagnetiche, durante il loro cammino possono incontrare ostacoli naturali e artificiali che nell’impatto possono generare i fenomeni di “riflessione” o “rifrazione” dello stesso segnale. In entrambi i casi, si determinano “cambiamenti di direzione” nei percorsi compiuti dalle onde, e in certi casi la genesi di segnali “fantasma” che si aggiungono in ricezione al segnale principale. La tecnica SFN consente di tollerare anche questi echi entro un certo margine, purché pure essi rientrino nell’“intervallo di guardia” di cui si parlerà.(Ma in ogni caso, il nodo cruciale sta nella differenza di potenza tra segnale ed eco, cioè il rapporto “segnale/rumore”).

Allora, affinché il sistema SFN si manifesti costruttivo per la nostra ricezione, condizione necessaria è che i 2 o più segnali di uno stesso mux in iso-frequenza siano ricevuti in modo non sfasato oltre l’"intervallo di guardia" temporale. Cioè, il ns. impianto deve ricevere questi 2 (o più) segnali sfasati non oltre l'arco di tempo costituito dall'intervallo di guardia di trasmissione del segnale; se i segnali giungono sfasati oltre questo intervallo, gli apparecchi non saranno in grado di considerare questi segnali come uguali, ma saranno trattati come interferenti e quindi il processo di decodifica ne potrebbe risentire con i problemi di squadrettamento, scoppietti audio o segnale in nero. Ora, quanto maggiore è la distanza da cui proviene l'interferente, tanto più c'è il rischio che questo segnale arrivi al ns. impianto con un ritardo tale da non ricadere nell'intervallo di guardia: in particolare, i segnali provenienti da una distanza oltre i 67 Km circa, diventano critici e potenziali interferenti.
Comunque, conta anche il livello con cui l'interferente giunge in zona in rapporto al livello del segnale utile ricevuto (in pratica quello che si definisce rapporto “segnale/rumore”): chiaramente maggiore è il livello del segnale interferente, e quindi minore è lo scarto rispetto al segnale utile, tanto più c'è il rischio che le cose non funzionino.
Allora, la cosa che bisogna cercare di attuare è fare in modo che il proprio impianto ricevente sia in grado di ricevere i segnali dal sito che tipicamente serve la ns. zona, tentando di attenuare quanto più possibile l'entità dei potenziali segnali interferenti che possono provenire dai siti che tipicamente possono determinare situazioni interferenziali: quindi bisogna cercare di ricevere i segnali da un unico sito (nel caso della provincia di Bari, per le emittenti private, si dovrà optare per Corato o per Cassano, evitando entrambe; oppure nel leccese: Parabita o Martina Franca) utilizzando un'antenna adeguatamente direttiva e/o con adeguato livello del parametro fronte/retro che possa attenuare l'entità dei fenomeni interferenziali: altrimenti, un certo rischio di squadrettamenti fino a perdite di segnale, tipicamente, ma non solo, in periodi di rilevanti fenomeni di propagazione, si potrà pur sempre avere.
P.S.: se poi, consideriamo i mux locali (non di livello regionale) che potranno essere diversi da sito di trasmissione a sito, condividendo una stessa frequenza, non c'è neanche la possibilità di sincronizzazione dei segnali col sistema SFN e quindi i rischi interferenziali saranno ancora maggiori e analoghi a quanto accade già oggi.
Con l'aggravante che se un segnale digitale è interferito da un altro segnale digitale, essendoci 2 flussi digitali che si sovrappongono e che sono entrambi "da interpretare", spesso gli apparecchi non sono in grado di decodificare proprio nulla!

SUGGERIMENTI
E’ importante capire che per una buona ricezione di ogni mux e se si vogliono evitare problemi ricettivi:

a) puntare uno e un solo sito di ricezione, e se proprio si deve ricevere da due postazioni, filtrare i segnali in ingresso per evitare di ricevere gli echi di uno stesso segnale o un’emissione in SFN che però potrebbe non rientrare nell’intervallo di guardia o essere un’emissione non sincronizzata (per problemi di trasmissione o proprio perché trattasi di 2 emissioni differenti);

b) avere sistemi di ricezione in grado di assicurare adeguati valori di margine di protezione, cioè segnali al di sopra di un certo livello rispetto alla “soglia critica minima di ricezione" (cosa che però può essere appurata solo da antennista qualificato con opportuna strumentazione professionale);


c) se si riesce a minimizzare le interferenze co-canale provenienti da uno dei siti, restando quindi solo “in balia” degli "echi naturali", in linea di massima si riuscirà a ricevere bene;


d) tuttavia, un cattivo sistema di distribuzione del segnale può generare problemi in termini di echi di segnale e quindi una revisione e talora ripensamento del complessivo sistema di distribuzione del segnale, potrebbe rivelarsi opportuno (ma anche qui con opportuno intervento professionale).

In tutti questi casi, per analizzare meglio la situazione, potete andare in questa sezione:
”DISCUSSIONI TECNICHE”,
premere il pulsante “Nuovo Thread” e spiegare la situazione del vostro impianto, specificando la esatta località da cui ricevete: antenne in uso, dove sono direzionate, componentistica del proprio impianto (amplificatore, filtri, etc……) e sistema di distribuzione del segnale, intitolando la vostra nuova discussione in questo modo:
“[LOCALITA’]_breve descrizione del problema_”


10) Come mai su un apparecchio si riceve un certo multiplex e su un altro della mia stessa abitazione no?

Anzitutto va detto che gli apparecchi decoder/tv non sono tutti uguali in termini di funzionamento del processo di decodifica e di sensibilità del tuner (sintonizzatore delle frequenze). Però, se si notano queste incongruenze, spesso stiamo ricevendo un certo multiplex o a pelo della soglia critica minima di ricezione (vedi punto 4) o con una qualità non appropriata. Ora, quegli apparecchi che hanno sistemi di correzione degli errori di decodifica più efficienti o tuner maggiormente capaci di discernere il segnale utile dal “rumore di disturbo” possono non manifestare grandi problemi nella ricezione di quel mux, mentre altri apparecchi possono dare problemi. Spesso queste incongruenze sono introdotte da un sistema di distribuzione non realizzato in modo appropriato e quindi i segnali non sono adeguatamente equalizzati fra le varie prese tv della nostra abitazione. Ma per la soluzione, bisogna capire cosa concretamente del proprio impianto genera una non ottimale ricezione del mux e all’uopo si rimanda alle considerazioni dei punti 8 e eventualmente 9.

11) Cosa s’intende per (posizione) LCN?

LCN è l’acronimo dell’espressione anglosassone “Logical Channel Number” e si tratta di una funzionalità peculiare della trasmissione digitale tale per cui ad ogni emittente (a livello trasmissivo) è associato un certo numero di posizionamento nella lista generale dei canali. Quindi, quando effettuiamo la installazione della lista canali ed è attiva la funzione LCN (spesso lo è in modo automatico e talora non disattivabile), i canali saranno ordinati non secondo l’ordine casuale con cui i vari canali (o meglio emittenti) sono trovate durante la scansione, ma saranno ordinati secondo il numero di posizione LCN trasmesso. Per alcune emittenti, questo dato non è trasmesso e di solito gli apparecchi relegano le emittenti senza LCN, in fondo alla lista a partire dal numero 800 o 850 (ma sono possibili altri casi secondo gli apparecchi) in poi.
Inoltre, in zone non di switch-off, non essendoci stato un provvedimento ufficiale di assegnazione delle posizioni LCN per le emittenti regionali/locali, può accadere che 2 o + emittenti si siano scelte uguali posizioni LCN con conseguente conflitto di attribuzione: alcuni apparecchi lasciano decidere all’utente, in fase di installazione della lista, come risolvere il conflitto; in altri casi, purtroppo, è l’apparecchio che decide di sua iniziativa e poi, quindi, bisognerà procedere ad uno spostamento manuale dei canali secondo i propri gusti.
La numerazione LCN attuale per le emittenti nazionali, è la seguente:
http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=650043&postcount=1
 
Ultima modifica:
EliseO ha scritto:
Non necessariamente; ma per essere precisi, sapendo che la frequenza futura per un mux nazionale è la frequenza X (ad es., per il mux 2 RAI è il ch.30), non conta assolutamente cosa e come si riceve in questo periodo nella propria zona su questa frequenza. Ma ogni broadcaster, in genere, riciclerà gli impianti trasmittenti (tralicci e antenne trasmissive adesso utilizzati, spesso per l'analogico, ma anche per alcuni segnali già digitali) che ora veicolano canali analogici e digitali su attuali frequenze che quasi spesso non coincideranno con le future frequenze di switch-off. Ad es., la Rai per trasmettere i futuri mux utilizzerà i suoi attuali impianti e perciò, a prescindere dalle frequenze, conta come oggi si ricevono i segnali analogici (ed eventualmente digitali) Rai trasmessi dai siti Rai. Idem per Mediaset e per tutte le regionali/locali. Se oggi si ricevono bene in analogico i segnali di T.Norba 7 e 8 (ad esempio), poi si riceveranno bene i mux del gruppo e così via per tutti gli altri.
Tuttavia la cattiva ricezione di alcuni segnali che si dovrebbero poter ricevere bene, potrebbe essere indicativa di un non efficiente funzionamento del proprio impianto d’antenna e quindi potenzialmente in futuro potrebbero manifestarsi dei problemi, la cui natura e intensità, oggi è pressoché difficilmente prevedibile.
C’è una particolarità per la provincia di Bari ed è che, in base alle informazioni a nostra disposizione, la postazione di Modugno viene soppiantata e quindi i mux privati (non RAI) si riceveranno, secondo i casi, da Corato o Cassano Murge.

Secondo la propria specifica posizione, ci vuole un’antenna UHF larga banda verso Cassano o Corato (sarà sufficiente una delle 2 postazioni). La ricezione dei mux RAI da M.te Caccia potrebbe avvenire soddisfacentemente con quest’antenna. Ma se vi è una differenza significativa di gradi di puntamento fra Cassano o Corato e M.te Caccia, allora sarà necessario integrare con altra antenna UHF larga banda verso M.te Caccia. La soluzione dipende molto dal proprio punto ricevente e se M.te Caccia è più o meno allineata con il sito di Corato o Cassano da cui si riceveranno tutte le private.

Ottima spiegazione Eliseo bravo.

Ciò che mi preoccupa è che hai scritto che utilizzeranno sempre gli stessi impianti...a questo punto mi preoccupa la nota faccenda dei mux Dfree e Mediaset 2 da Impalata Ristorante mai visti a Polignano. :eusa_think:
 
pietro_d ha scritto:
poi io se fossi telenorba darei il posto di telepuglia9 al tgnorba24.... altrimenti9 rischia di essere il primo canale dopo tutti quelli in lista quindi oltre i 100 ;)
Beh, è un nuovo canale tematico, e non una emittente storica...;)
 
M. Daniele ha scritto:
Ottima spiegazione Eliseo bravo.

Ciò che mi preoccupa è che hai scritto che utilizzeranno sempre gli stessi impianti...a questo punto mi preoccupa la nota faccenda dei mux Dfree e Mediaset 2 da Impalata Ristorante mai visti a Polignano. :eusa_think:
Diciamo che questa è una situazione strana; ma il traliccio detto "Impalata Ristorante" dovrebbe essere dismesso perché sarebbe ridondante; già adesso trasmette un doppione di Canale 5 e uno di Rete4 sui ch.29 e 68 (che sono abbastanza superflui); poi, il traliccio è tornato utile per le emissioni dei mux Mediaset2 e D-Free sui ch.58 e 66. Ma con lo switch-off, questo traliccio diventa superfluo; e inoltre all'Impalata ci dovrebbe essere sempre quella razionalizzazione di cui si parlava con realizzazione di un nuovo traliccio sul M.te S.Nicola (anche se ancora mi sembra che si stia muovendo molto poco).
Ad ogni modo, per il mux D-Free non penso che potrebbe essere molto problematico (anzi, con la dismissione del traliccio "Impalata Ristorante" sarà inevitabile) per Mediaset chiedere l'autorizzazione per trasmetterlo dall'altro suo traliccio che ha copertura più ampia (compresa Polignano) o da altro traliccio ancora, sempre con copertura più ampia: in fondo, operazioni di questo tipo sono già state fatte altrove, col vantaggio che dalla nostra postazione, esiste già l'emissione del mux D-Free (mentre in altri casi, è stata attivata ex-novo, previa le necessarie autorizzazioni). Ciao!
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Per quanto concerne le FAQ/VADEMECUM sullo SWITCH-OFF in PUGLIA, io ho messo il link nella mia firma, cosicché chiunque sia interessato possa accedervi facilmente, ma soprattutto quando ci saranno nuovi utenti (che tipicamente fanno sempre le stesse domande), sarà possibile indirizzarli direttamente alla lettura dei punti più opportuni in base alle loro richieste.
Comunque, provvederò ad aggiungere altre FAQ e a sistemare meglio il tutto.
Chiunque fosse interessato, può mettere la mia stessa firma e magari quando ci sono utenti che fanno certe domande, li si può invitare a cliccare sul link nella propria firma e indirizzarli a leggere certi punti in base alle loro domande.
La stringa da inserire per la firma, per chi è interessato, ad aderire all'iniziativa, è questa:

HTML:
 [center][url="http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=2698517&postcount=1625"][size=5][u][font=Lucida Console][color=Blue][b][size=6]FAQ - VADEMECUM SWITCH-OFF IN PUGLIA[/size] 
  [size=4](MAGGIO - GIUGNO 2012)[/size][/b][/color][/font][/u][/size][/url]
  [/center]
Se qualcuno, nelle FAQ rileva degli errori, delle imprecisioni, delle inesattezze o delle cose da integrare o chiarire, me lo faccia sapere via messaggio privato.
Ciao ;)
 
Ultima modifica:
Astrix ha scritto:
LO SO ragazzi, infatti avevo preceduto dal "se si potesse". era una valutazione personale, perché ritengo che le posizioni 8 e 9 date a Mtv e Deejay tv siano ALTAMENTE inappropriate. ancor di più la 9, rispetto alla 8.
Sì, questo è un veccho dibattito. E' un po' un mistero (ma non troppo...) capire il perchè siano stati dati quei numeri a due emittenti con un target di ascolto così specifico. Mettiamola così: diciamo che non sapevano cos'altro mettere...:D
 
;) Colgo l'occasione per augurare a tutti i frequentatori del thread un Buon 2012, e che durante questo anno si possa realizzare qualcuno dei vostri desideri (beh, certamente quello dello switch-off si realizzerà!!!) ;)
 
EliseO ha scritto:
;) Colgo l'occasione per augurare a tutti i frequentatori del thread un Buon 2012, e che durante questo anno si possa realizzare qualcuno dei vostri desideri (beh, certamente quello dello switch-off si realizzerà!!!) ;)

Auguri anche a te e grazie per tutti i tuoi utilissimi supporti tecnici che ci dai. :)
 
buon 2012 PUGLIESI!! nel 2012 anche noi entreremo nell'all digitall!!
p.s. buon 2012 A TUTTI pugliesi e non:D
 
E' un po' triste constatare che l'anno scorso potevamo switchare veramente tutti quanti... dal 7 maggio al 30 giugno sono meno di 2 mesi...

Auguri a tutti!
 
EliseO ha scritto:
;) Colgo l'occasione per augurare a tutti i frequentatori del thread un Buon 2012, e che durante questo anno si possa realizzare qualcuno dei vostri desideri (beh, certamente quello dello switch-off si realizzerà!!!) ;)
Auguri anche in famiglia :)

Un augurio anche a tutti gli altri assidui frequentatori di questo 3d :)
 
Buon 2012 a tutta la Puglia - ultimi o non ultimi, alla fine non vale più pensare a quello che doveva essere e che invece non è stato: quello che conta è che ormai le date certe ci sono anche per noi. :icon_bounce:
 
Maggio 2012: il passaggio al Digitale Terrestre. Controlli di trasmissione di segnale in città

E' previsto per maggio 2012, in città, il passaggio al Digitale Terrestre per i canali Rai.

È quello che ci ha dichiarato un lavoratore dell’impianto di Bari che, quest’oggi, in piazza Vittorio Emanuele II, ha controllato che gli impianti Rai trasmettano bene il segnale a Monopoli. In attesa che questo passaggio avvenga come previsto, nel frattempo continuiamo ad utilizzare i vecchi televisori e a munirci di un decoder o di un televisore nuovo con decoder incorporato.

Monopoli Live

Bene la Rai sta già lavorando da ora. :icon_cool:
 
M. Daniele ha scritto:
Monopoli Live

Bene la Rai sta già lavorando da ora. :icon_cool:

Ma infatti, io ho detto che secondo me la RAI aveva fatto dei lavori su vari fronti sul traliccio M.te S.Nicola; mi sembra che adesso non ci siano più quei saltuari squadrettamenti di segnale, ma il mux RAI A è sempre ripreso da satellite e quindi con la versione satellitare di RAI3 coi TG regionali a rotazione e non quello della Puglia (e il televideo in versione nazionale). Temo che la cosa potrebbe restare così fino allo switch-off perché (forse) hanno già predisposto l'emissione per i futuri mux 2-3 (anche a livello di sistema radiante), che verranno attinti da satellite e che prenderanno il posto degli attuali mux A-B (ora entrambi alimentati da satellite). Mentre il mux 1 nella versione pugliese verrà trasmessa al posto dell'attuale segnale analogico di RAI1 sulla attuale frequenza (E9), usando il ponte-radio digitale che attinge il segnale, presumo dalla sede RAI di Bari città (com'è adesso per RAI3). Ciao!
 
M. Daniele ha scritto:
E' previsto per maggio 2012, in città, il passaggio al Digitale Terrestre per i canali Rai.

Bene, così non si avranno problemi durante gli europei :D
 
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