Per quel che riguarda invece i telegiornali, l’esperto Klaus Davi su Affaritaliani.it ha le idee chiare: “Il problema, a mio parere, è solo uno. Ed è parecchio grande: c’è troppo vecchiume. I format sono rimasti vecchi, noiosi e non valorizzano abbastanza i social e, in generale, internet spettacolarizzandoli”.
“Infine”, conclude il professore, “non credo che gli inserzionisti pubblicitari stiano già fuggendo, ma è scontato che il se il trend rosso sangue degli ascolti dovesse avere vita lunga, allora a quel punto diversi investitori potrebbero decidere di cambiare gli accordi o, addirittura, cancellarli. Credo che la Rai abbia tempo fino a Natale per dare un cambio di registro ai risultati, altrimenti dovrà pensare a qualche manovra ‘choc’ per far cambiare idea a chi mette i soldi”.
Il Tg5 (e anche il TGcom) ha una redazione molto giovane con alcuni under 30, mentre i più giovani nelle redazioni Tg della Rai superano di poco i 32 anni.