milazzo in dtt
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In arrivo un mux a pagamento in Slovenia: https://satelitskiforum-com.transla...l=sl&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=nui,nv
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In arrivo un mux a pagamento in Slovenia: https://satelitskiforum-com.transla...l=sl&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=nui,nv
Al momento con la Slovenia non ci sono più interfereze su frequenze televisive. E tutti i canali assegnati alla Slovenia e al momento non utilizzati, sono liberi da segnali italiani, ad eccezione del 31 dove trasmette ancora il mux locale TVM Canale 6, che però dovrebbe spegnere a breve.Mi pare una versione ridotta di Evotv sulla cui offerta ci sarebbe da dire... in Croazia è molto ampia quantitativamente ma con la maggior parte dei canali in SD H264 (!!), in Slovenia avrà molti meno canali ma con una offerta HD-H265 più consistente. Funzionerà? Forse sì, considerata la scarsa offerta in chiaro...
Il vero problema è: su quali canali UHF opererà, visto che persistono problemi di interferenze da parte nostra!?
Per la pay-tv, non saprei, staremo a vedere, però vedo che quando vado a casa di amici in Slovenia, che sia Capodistria, Lubiana o Nova Gorica, hanno tutti un'offerta con internet superveloce che comprende anche servizi IPTV con centinaia di canali (un esempio: https://tv2go.t-2.net/tv/epg/1000259/time/1633182900000).
Magari questa nuova offerta terrestre potrà essere utile per chi è meno tecnologico o abita in zone isolate non raggunte dalla fibra.
Come sempre, a pagare (non) scelte scellerate pagheranno i più piccoli... nulla di nuovo sotto il sole italico. Intanto alle locali non vengono neanche date concessioni temporanee per accendere nuovi impianti consortili in DAB+: e sì che di spazio radioelettrico ce ne sarebbe...
prima o poi qualcosa escogiteranno e sappiamo quale sarà......bocca mia statti zitta!...
Dalle nostre parti si dice "Una fava che non si cuoce"...(Per il 5G: https://www.digital-forum.it/showth...i-confinanti&p=7295969&viewfull=1#post7295969)
Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 9 Febbraio che riguarda i problemi radio:
Il sottogruppo del RSPG si è riunito online il 18 Gennaio.
Italia, Croazia e Slovenia hanno spiegato di aver compiuto passi in avanti significativi nello sviluppo dell'accordo per la regione adriatica e ionica, per quanto riguarda il DAB. Nell'ultima riunione di Gennaio 2022, i 3 Paesi hanno concordato la spartizione della banda e la maggior parte del testo dell'accordo. Rimangono da definire alcuni punti riguardanti: (a) quando un paese chiede un nuovo incarico e (b) aspetti riguardanti le zone di confine con paesi terzi, come Serbia e Macedonia. Ulteriori discussioni sono previste per febbraio 2022 e le parti, riconoscendo l'importanza di quest’intesa, erano fiduciose che l'accordo fosse firmato prima di Luglio 2022.
Per quanto riguarda le interferenze DAB italiane, nè la Slovenia sul blocco 12C, nè la Croazia sulle frequenze 10A, 12A, 12B, 12C e 12D hanno notato dei miglioramenti.
La Slovenia ha evidenziato che, nonostante l'Italia abbia accettato di spostare alcuni trasmettitori dal blocco 12C al 7C, il disturbo è ancora presente, in quanto sono ancora attive altre postazioni interferenti sul 12C. In caso di mancato spostamento sulla nuova frequenza, verrà considerata la possibilità di ridurre la potenza della maggior parte delle stazioni interferenti italiane accese sul canale 12C.
L'interferenza sul blocco 10A è ancora presente per il mancato trasloco dell'Italia sul 10D che dovrebbe avvenire dopo le discussioni con le emittenti coinvolte.
L'Italia ha risposto che la situazione dovrebbe risolversi completamente dopo la firma dell'accordo DAB, dal momento che l'AGCOM potrà sviluppare il piano per la banda VHF nel rispetto dei diritti internazionali dei paesi confinanti. Nel frattempo il RSPG ha suggerito all'Italia di adottare misure temporanee per risolvere i casi di interferenza.
Per quanto riguarda la banda FM, il RSPG si ritiene soddisfatto dell'approvazione da parte del Parlamento italiano di una legge (Decreto Legge n. 208/2021) che contiene disposizioni utili ad eliminare qualsiasi situazioni di interferenza.
L'articolo 50 prevede che:
"L'Autorità adotta il Piano nazionale per l'assegnazione delle radiofrequenze in modalità analogica, tenendo conto del grado di sviluppo della radiodiffusione digitale. In attesa dell'effettiva diffusione della radiodiffusione digitale e dello sviluppo del mercato di riferimento, il Ministero, in coordinamento con l'Autorità, può procedere ad attività volte all'individuazione e alla progressiva razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse di frequenza in modalità analogica, in particolare nell'ottica di eliminare o ridurre al minimo le situazioni di interferenza con i paesi radioelettrici limitrofi e favorire l'uso e la gestione efficiente delle radiofrequenze, salvaguardando gli investimenti e promuovendo l'innovazione."
Il rappresentante della CE ha informato l'incontro di una lettera al RSPG e all'Ufficio radiocomunicazioni dell'ITU di uno studio legale italiano da parte di reti radiofoniche italiane che hanno registrato interferenze dalla Slovenia, a cui il presidente del RSPG ha risposto, e di una lettera di un altro studio legale italiano alle autorità slovene e italiane in cui si fa riferimento a una decisione presa dai tribunali italiani in relazione a interferenze causate da un'emittente slovena.
In quest'ultimo caso il tribunale italiano ha deciso che sia le emittenti italiane che quelle slovene dovevano applicare le misure corrispondenti per eliminare il disturbo. L'Italia ha dichiarato che non intende modificare nulla perché la Slovenia non intende adottare alcuna misura nei confronti della sua emittente, affermando che la sua rete sta rispettando il piano GE84 e che i tribunali italiani non hanno riconosciuto il fatto che la propria stazione stia trasmettendo secondo il diritto internazionale. La riunione ha preso atto di questo scambio di opinioni.
Croazia e Slovenia non hanno registrato nessun miglioramento neanche sulla banda FM, nonostante la segnalazione dei casi prioritari e dei relativi rapporti di interferenza diversi anni fa.
L'Italia ha affermato che a breve avanzerà sui casi prioritari e fornirà un aggiornamento nella prossima riunione.
La risoluzione delle interferenze ai danni del ripetitore croato di Biokovo si sta rivelando complicata dal momento che l'Italia non riesce a trovare una frequenza ideale per permettere alla propria emittente di traslocare, tenendo conto di altre assegnazioni nazionali e transfrontaliere. A causa di ciò non è stato possibile fissare una data certa per la presentazione di una soluzione concreta.
La Slovenia è rimasta contrariata con l'Italia per la mancata possibilità di registrazione delle proprie stazioni nel MIFR, a seguito dell'applicazione delle procedure di modifica del piano previste dall'accordo GE84. La Slovenia vuole un chiarimento in quanto l'Italia sta esercitando i suoi diritti, ma al tempo stesso sta ignorando gli obblighi degli accordi internazionali. L'Italia ha spiegato che fornirà la motivazione per la quale si è opposta.
Il RSPG ha sottolineato che, in conformità con il CECE, l'Italia deve rispettare le normative ITU, gestire e utilizzare lo spettro radio in modo efficiente e prevenire le interferenze dannose transfrontaliere.
Neanche Malta ha notato dei miglioramenti
La Francia ha rifiutato la nuova proposta italiana per la stazione di Bonifacio sulla frequenza 107,8 MHz perché questo canale era già usato nell'area di Porto Vecchio. Entro la fine di Gennaio questa postazione dovrebbe essere registrata dall'ITU per gli accordi di GE84.
La Francia ha notato che la propria stazione FM sugli 88,3 MHz da Monte Corbu era ancora attiva ma subiva interferenze italiane. Tuttavia, sulla base delle misurazioni, la Francia ha osservato che la frequenza 88,4 MHz non subiva disturbi in Sardegna e ha chiesto di poter utilizzare questa frequenza. L'Italia valuterà questa possibilità e nel frattempo fornirà anche i risultati delle misurazioni effettuate sull'uso della frequenza 107,9 MHz in Sardegna.
Il prossimo incontro del RSPG è previsto telematicamente il 23 Marzo
Finalmente siamo allo scioglimento dei nodi storici. Solo che oggi l'alternativa c'è: perché continuare a lamentarsene invece di cavalcare la nuova onda!?