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The Aviator

gahan

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25 Febbraio 2004
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Dopo Gangs of New York, con The Aviator Scorsese conferma purtroppo di aver perso dall'oggi al domani ogni capacità di osare, invischiato in grandi produzioni, curatissime e dispendiosissime passerelle per star e starlet che mancano però di qualsiasi anima. Triste per noi doverci ritrovare a gioire, agli Oscar 2005, per la sua faccia sconsolata mentre il grande Clint Eastwood sale sul palco ad agguantare le statuette di miglior film e regia per il suo capolavoro Million Dollar Baby: le undici nomination andate in porto solo per il reparto tecnico, oltre all'Oscar per Cate Blanchett col suo perfetto accento del New England, rappresentano il treno che è ormai partito per quello che una volta era un mito. Allo stesso modo per l'acclamato, lodevole ma ancora troppo immaturo DiCaprio, che quanto ad aerei avrebbe dovuto fermarsi al Prova a prendermi dell'altro svuotato di guizzo che è Spielberg. Il parallelo fra quest'ultimo e Scorsese è disarmante: due maghi con la macchina da presa, ormai abili (abilissimi, per carità...) ad usarla solo in superficie.

Voto: **
 
Ultima modifica:
ottimo film, non al livello del meglio di Scorsese ma un deciso passo avanti rispetto a "Gangs of New York"
 
spacebeagle2003 ha scritto:
Cominciavo a disperare: finalmente un film sul quale siamo d'accordo.
Certo: come non esser d'accordo sul fatto che questo è un ulteriore passo indietro rispetto al già deludentissimo Gangs of New York? :D :icon_wink:
 
che non ti piaccia Scorsese si era capito, ma ti assicuro che è un problema tutto tuo... al massimo posso essere dispiaciuto per te :D
 
Per una volta che ero in sintonia con Gahan...
mannaggia, é destino che l'unanimità con lui nn si avrà mai:badgrin:
 
Chi ha detto che Scorsese non mi piace? L'ultimo Scorsese non mi piace. :icon_wink: Non è il mio mito, questo è vero, ma è ciononostante un mito: appunto perché ho considerazione di lui il mio giudizio è giustamente severo. :eusa_think:
 
Sì: tutta colpa di Gangs of New York. Un film altamente allarmante dopo il quale immaginare di ritrovarsi di nuovo insieme i due non era roba semplice... :eusa_wall:
 
A me è piaciuto moltissimo.
Finalmente sono riuscito a guardare un film di quasi 3 ore senza mai stancarmi.
Ottima l'interpretazione di Leonardo di Caprio. Pessimo (per l'ennesima volta) il doppiaggio italiano dell'attore: ha la stessa voce del 17enne di Titanic e anche quando in questo film, diventa vecchio, ha la stessa vocina da ragazzino

Voto: ***
 
concordo sul doppiaggio di Di Caprio che non rende minimamente giustizia ad una interpretazione davvero notevole , il film è impostato un pò sulla falsa riga dell'età dell'innocenza ( più che su Gangs of New York che personalmente mi è piaciuto molto ,basti l'interpretazione di Daniel Day lewis e la truculenza della seconda parte) , ma prende quota nel protagonista avvinghiato da disturbi mentali e nello stesso tempo proteso all'osare l'impossibile
alcune scene sono degne di Scorsese , il film d'altronde risulta pesante anche perchè non può avere molti sbocchi puntando sulle ossessioni del protagonista .. forse per essere completo doveva durare un paio d'ore in più , cmq un film difficile da fare

voto : buono ++ ( quasi distinto )
 
vero, l'ho rivisto ieri e sono rimasto impressionato da Di Caprio più di quanto già lo fossi stato la prima volta.
Una grande intepretazione (ed un imbarazzante doppiaggio italiano).
 
Mi accodo: un buonissimo lavoro su voce ed accento. :icon_bounce:
 
Film "tecnicamente" molto bello ma di scarso contenuto.
La storia di quel matto di Howard Hughes secondo me non meritava quasi 3 ore di film, e Scorsese non ha neanche sfruttato l'occasione per approfondire altri argomenti.
Alla fine, al di là dell'ottima fotografia e di qualche buona prova recitativa, sembra quasi di avere assistito ad un perfetto esercizio d'autore.

Un film sicuramente da vedere, ma per favore non parlatemi di Oscar!:doubt:

Voto: **
 
più che la storia di un "matto", io l'ho vista come la storia di un uomo con una passione (l'aviazione) alla quale ha dedicato tutto se stesso, tutta la vita, ogni sua risorsa ed energia.

Si percepisce bene (a mio avviso) che è l'omaggio molto partecipato da parte di un regista ugualmente appassionato (per il cinema)... e la complicità, l'ammirazione ed il senso di appartenenza di Scorsese sono tanto palpabili quanto sinceri, cosa che mi ha fatto volare le tre ore... e personalmente mai, nemmeno per un momento, ho avuto la sensazione di un esercizio d'autore (mio parere, si intende)
 
andag ha scritto:
Si percepisce bene (a mio avviso) che è l'omaggio molto partecipato da parte di un regista ugualmente appassionato (per il cinema)... e la complicità, l'ammirazione ed il senso di appartenenza di Scorsese sono tanto palpabili quanto sinceri, cosa che mi ha fatto volare le tre ore... e personalmente mai, nemmeno per un momento, ho avuto la sensazione di un esercizio d'autore (mio parere, si intende)

Ribadisco che si tratta di un buon film.
Anche a me le tre ore tutto sommato sono passate più che bene, e concordo che si è trattato di un omaggio molto sentito.
Però alla fine del film mi è rimasto un po' di amaro in bocca: mi aspettavo contenuti più profondi ed interessanti.
Per quanto riguarda Hughes è vero che è un appassionato di volo, ma è anche vero che Scorsese (forse prorpio per mancanza di altri contenuti) ha secondo me indugiato troppo sugli aspetti "patologici" delle sue manie ossesive!
 
Il matto non è affatto un matto ma un genio. Al massimo, matto lo è diventato, vittima delle sue paranoie. Visto che Hughes è stato, in un certo senso, anche il datore di lavoro del sottoscritto, credo di sapere abbastanza bene di cosa sto scrivendo....
Relativamente al film, ottimamente realizzato dal punto di vista tecnico, il mio personale parere trova eccessivo il tempo dedicato alla fase iniziale, ma questo è forse dovuto all'età ed alla faccia bimbesca dell'attore protagonista, completamente sbagliato/a, e che unicamente a questa fase poteva, e solo in parte, adattarsi....
Sempre secondo il mio metro di valutazione, a parte alcuni momenti, come ad esempio il processo con l'autodifesa di Hughes, Aviator è anche un prodotto troppo documentaristico e poco romanzato per poter essere del tutto gradevole e pienamente gustabile dal pubblico standard e dai critici.
Di Caprio, ottimo in (e per) Prova a Prendermi, è abbastanza ridicolo come Hughes maturo o anziano, e non era sicuramente l'interprete migliore a cui affidare il ruolo, ribadisco.
....come dirglielo, però, visto che era anche produttore esecutivo.
 
andag ha scritto:
è l'omaggio molto partecipato da parte di un regista ugualmente appassionato (per il cinema)... e la complicità, l'ammirazione ed il senso di appartenenza di Scorsese sono tanto palpabili quanto sinceri
In fondo credo sia proprio questo a render triste quello che Scorsese si ritrova a fare ultimamente: se andiamo a vedere, anche Gangs of New York aveva un suo perché ed era sentito, ciononostante non basta che il regista abbia empatia per il suo film per renderlo "palpabile"... :doubt:
 
evidentemente è proprio questione di gusti: perchè questo, secondo me, è un grandissimo film che non mi stanco di rivedere.
L'unica cosa triste è che ci sono troppo pochi film di questo livello in circolazione. Punto e a capo, per quanto mi riguarda.
 
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