Piccola riflessione sull'approccio di Sky al mercato dei diritti TV: quando fecero la fusione tra le tre Sky europee si era detto che sarebbero state applicate delle interessanti sinergie per contenere i costi e al tempo stesso migliorare l'offerta. Ad oggi, queste sinergie le vediamo solo a livello strettamente tecnico, con piattaforme comuni (peraltro più scopiazzate da quanto proposto in Gran Bretagna che personalizzate per i vari mercati) e produzione centralizzata di certi eventi, come ad esempio le serie TV e alcuni collegamenti dai circuiti di Formula 1.
Non vedo invece nessuna sinergia a livello di diritti, in quanto le tre Sky continuano a lavorare esattamente come entità del tutto separate. La notizia sopra riportata della Indycar conferma questa tendenza, ma sono tantissimi gli esempi che si possono fare. Capisco che ogni mercato ha peculiarità e caratteristiche proprie per cui è indispensabile differenziare l'offerta, soprattutto sportiva, ma per alcuni eventi globali come F1, Indycar o grosse competizioni di calcio, non sarebbe meglio che Sky si presentasse alle trattative come Sky plc acquistando i diritti per tutti i mercati in cui è presente? Si dice che l'unione fa la forza e una Sky che tratta compatta per cinque mercati è sicuramente in una posizione migliore soprattutto nel fronteggiare la concorrenza sempre più forte del mercato.
Secondo me, avrebbe un potere contrattuale notevolmente maggiore, potrebbe risparmiare qualcosina comprando appunto "all'ingrosso" e avrebbe un'offerta un po' più uniforme tra le varie Sky. Non capisco che senso abbia parlare di sinergia quando invece vedi Sky Italia acquistare la F1 e la MotoGP per conto proprio, Sky Deutschland perdere la F1 e offrire praticamente calcio e pochissimo altro, Sky UK prendere la Indycar e gli sport americani che altre Sky non hanno.
Insomma, io non sono certo competente come i dirigenti e non mi permetto di dar loro consigli, ma dico solo che agli occhi di semplice cliente queste presunte sinergie mi lasciano molto perplesso.
Hai ragione. Ormai lo sport professionistico è diventato appannaggio esclusivo di chi vuole o può pagare una pay TV. La cosa buona è che con le piattaforme OTT la soglia d'accesso, che poi rappresenta lo scoglio economico per gli spettatori meno propensi a spendere, s è abbassata e quindi diciamo che lo sport è un pochino più accessibile a tutti rispetto ai pacchetti tradizionali di Sky. L'unico dubbio è la sostenibilità nel lungo periodo dei vari DAZN e simili, ma si va in un discorso a parte che non c'entra con questa discussione.