
Da leggere rigorosamente in coppia con In the Mood for Love: soprattutto arrivati alla fine si coglie meglio anche il finale del precedente, con la forza figurativa posta in capo alla Storia. Un'ulteriore riflessione sull'amore, sulla sua impossibilità ed incomprensione, sugli intrecci voluti o casuali, sul ritardare i sentimenti, covarli in ossessioni fin quando è troppo tardi per viverli e rimane solo da capirli senza il conforto di nessuno. Il protagonista, che è lo stesso ed ha lo stesso nome, ha un carattere notevolmente diverso. I piani temporali sono non solo ellittici ma complicati da riavvolgimenti e dal romanzo di fantascienza parallelo, che nella parte centrale si prende più tempo con una digressione. Certamente complesso, a volte ripetitivo, compie però un percorso completo e coinvolgente, ammaliante per lo stile e con momenti mélo dalla grande carica. Interpreti femminili dalla superba bellezza orientale. Non è un film perfetto in ogni sua parte (non esagero se dico che le animazioni sembrano uscite da un video degli Eiffel 65... Poi avrei preferito che il rapporto realtà-romanzo fosse più stretto e continuativo, o comunque diverso), ma il risultato è notevole e toccante.
Voto: ****