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70 anni della RAI, repliche storiche?

Niola76

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29 Giugno 2018
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Per i 70° della tv italiana e della Rai non trasmettono sceneggiati storici o ritrasmissioni di programmi storici? Intendo di notte, altre volte lo fecero; a cercare in Rete vedo solo info sulle trasmissioni del 3-1-24 e nei palinsesti non trovo nulla. Voi ne sapete qual cosa?
 
Prova su Rai Storia, vanno dei programmi dedicati con delle parti di trasmissione storiche Rai. O su Rai Play vai a ritroso sui programmi di oggi e ieri di Rai Storia o se c'è anche una sezione on demand dedicata da altre parti.
 
Alcuni sceneggiati del passato potrebbero tranquillamente essere riproposti anche in tv in prima serata.
Perché no? Hanno fatto tanti esperimenti costosi e fallimentari con tanti programmi inutili, questo esperimento sarebbe a costo zero (ecco perché non provano !!!)

Penso che tutta LA PIOVRA su rai2 o rai3 contribuirebbe ad alzare gli ascolti.
Stessa cosa per i PROMESSI SPOSI (ben 3 versioni Bolchi, Nocita + la parodia del trio Solenghi, Marchesini, Lopez), CUORE, MARCO POLO, ecc..

Anche LA STORIA. Rai1 proporrà una nuova trasposizione del romanzo di Elsa Morante quando su Raiplay c'è quella di Comencini che da tempo non va in tv.

Per me in RAI ci sono tanti dirigenti poco appassionati di tv e di RAI.
 
Alcuni sceneggiati del passato potrebbero tranquillamente essere riproposti anche in tv in prima serata.
Perché no? Hanno fatto tanti esperimenti costosi e fallimentari con tanti programmi inutili, questo esperimento sarebbe a costo zero (ecco perché non provano !!!)

Penso che tutta LA PIOVRA su rai2 o rai3 contribuirebbe ad alzare gli ascolti.
Stessa cosa per i PROMESSI SPOSI (ben 3 versioni Bolchi, Nocita + la parodia del trio Solenghi, Marchesini, Lopez), CUORE, MARCO POLO, ecc..

Anche LA STORIA. Rai1 proporrà una nuova trasposizione del romanzo di Elsa Morante quando su Raiplay c'è quella di Comencini che da tempo non va in tv.

Per me in RAI ci sono tanti dirigenti poco appassionati di tv e di RAI.
L ultima tua frase mi trova pienamente d' accordo ,possono fare un teche teche/ o / blob speciale 70 di raitv avrebbe un mega successo per me magari un appuntamento settimanale serale per questo anno e poi se gli ascolti sono buoni continuare e il costo sarebbe molto molto molto basso magari intervallato non solo di varietà ma anche cose che anno segnato in positivo e negativo di cronaca di costume di spettacolo e notizie tipo la caduta del muro di Berlino esempio una trasmissione nella storia di questo paese che lei mamma rai ci ha raccontato da appunto 70 anni .
 
techetechetè stabile, almeno fino all'estate non se ne parla. il team, è bravissimo e potrebbe tranquillamente creare qualcosa di interessante per il pubblico di rai2 al posto del mercante in fiera che tra un po' viene battuto pure da tv2000:doubt:

il vero problema della rai e di molte aziende è proprio quello, avere in cima qualcuno che ne sa poco...

per dire che coletta (ex direttore primetime) prima ha creato molta tv ha fatto radio e dopo è diventato dirigente. l'attuale ha sempre ricoperto altri ruoli molto + tecnici come palinsesto e marketing

anche i curriculum fuortes e sergio...non mi sembrano orientati alla stessa maniera

tutta roba che "si vede"

ho letto che vorrebbero persino riportare in auge nientepopodimenochè...MISS ITALIA e già la scelta delle due nuove professoresse dell'eredità fa rimpiangere moltissimo tutte le precedenti e anche il precedente che con insinna creava un duo "comico" inaspettato
 
Ultima modifica:
In occasione del 60° anniversario, Rai1 mandò in onda una puntata speciale di Techetechtè.

La memoria , anche televisiva, andrebbe sempre coltivata. Nella RAI3 di Gugliemi , oltre a BLOB, c'erano SCHEGGE 20 anni prima. Così i vèèèèèèècchi :D di 40/50anni potevano rivedere la tv del loro passato e noi gggiovani brufolosi , erudirci sulla tv in bianco e nero.
 
La ricchezza della Rai sono proprio le sue teche! L'unica cosa che non potranno mai avere i giganti dello streaming.
Eppure sembra che proprio questi ultimi le sappiano sfruttare meglio della Rai stessa confezionando documentari come Wanna e SanPa (Netflix) e Raffa (Disney+) che attingono a piene mani dalle Teche Rai.

Per quanto riguarda le repliche integrali, purtroppo, si vede qualcosina solo raramente e, spesso, in occasione della morte di qualcuno.
Per esempio, alla morte di Piero Angela si sono limitati a ripescare quello che era stato trasmesso in occasione dei suoi 90 anni, invece mi sarei aspettato la riproposizione integrale dei suoi programmi speciali su qualche canale. Per fortuna è stato caricato almeno un po' di materiale su Rai Play
 
La ricchezza della Rai sono proprio le sue teche! L'unica cosa che non potranno mai avere i giganti dello streaming.
Eppure sembra che proprio questi ultimi le sappiano sfruttare meglio della Rai stessa confezionando documentari come Wanna e SanPa (Netflix) e Raffa (Disney+) che attingono a piene mani dalle Teche Rai.

Per quanto riguarda le repliche integrali, purtroppo, si vede qualcosina solo raramente e, spesso, in occasione della morte di qualcuno.
Per esempio, alla morte di Piero Angela si sono limitati a ripescare quello che era stato trasmesso in occasione dei suoi 90 anni, invece mi sarei aspettato la riproposizione integrale dei suoi programmi speciali su qualche canale. Per fortuna è stato caricato almeno un po' di materiale su Rai Play

ci sono gigantesche realtà storiche che continuamente sfornano libri e raccolte di materiale d'archivio. la rai no, deve aver perso le chiavi. posso anche immaginare quanto materiale non sia ancora stato visionato e che se non andasse forte d'ascolti non vedremo mai niente...fino a che qualcuno non ha creato techetechetè
 
Vedrete che riusciranno a mandare via o fare andare via anche Alberto Angela.

Molte produzioni RAI recenti non sono nemmeno di sua proprietà come accadeva in passato e molti programmi non potranno essere riproprosti su Raiplay, finiranno nel dimenticaio.
L'impoverimento della RAI (voluto) passa anche dai diritti d'immagine non trattenuti e dall'aver voluto dare potere ai Presta, Caschetto, Ballandi e compagnia.
Non so com'è la situazione con Fazio e la sua squadra, ma difficilmente programmi come Quelli che il calcio... Anima mia ecc..potranno essere riprposti (se non pagando i diritti). Stessa cosa per le Domenica In di Venier.
Poi lo vedete anche voi...a personaggi come Simona Ventura che già fanno Citofonare Rai2 e Ballando con le stelle, in RAI non pongono nemmeno dei vicoli contrattuali..permettendole di partecipare come ospite a un programma della concorrenza.
Questo sigifnica che la RAI è debole.
Chissà come sarà l'80° Anniversario ! Questo è il peggiore (a mia memoria) compleanno.
 
Poi lo vedete anche voi...a personaggi come Simona Ventura che già fanno Citofonare Rai2 e Ballando con le stelle, in RAI non pongono nemmeno dei vicoli contrattuali..permettendole di partecipare come ospite a un programma della concorrenza.
Questo sigifnica che la RAI è debole.
Chissà come sarà l'80° Anniversario ! Questo è il peggiore (a mia memoria) compleanno.

al netto dell'interesse di fare ulteriori soldi dopo che ne hanno fatti a barcate lavorando molto meno e del fatto che comunque è il loro lavoro e che qualcuno si diverte anche a farlo, ci sono anche altre questioni da valutare:
mettere dei tetti ai compensi per scelta populista di abbassare i costi è altamente controproducente sul lungo periodo(se non ci fosse stato amadeus voglio vedere chi sarebbe capace di fare un festival così e dove sarebbe finito tutto il festival in epoca covid).
che bisogna dare spazio a gente volenterosa proponendo sempre roba nuova sia esso matano, liorni, cattelan o demartino e chi faceva bene nel pomeriggio, altrimenti fanno come la berlinguer e fazio che hanno accresciuto il loro valore in rai e ora possono andare a riscuotere altrove. i nuovi sicuramente si accontentano di cachet lontani dal tetto massimo. tutti i nuovi sono stati portati dove sono dalla scorsa dirigenza sottraendoli a mediaset e sky, dirigenza che dopo decenni aveva messo mano a artisti nuovi tenendo buoni gli intoccabili.

hanno rivoluzionato raiplay con contenuti esclusivi per giovani poi raccontati pesantemente nei programmi da vecchi(i contenitori mattinopomeridiani). ecc ecc. fino a qualche mese fa la rai era molto dinamica.

la dirigenza attuale non sarebbe stata minimamente capace di creare viva rai due e convincere fiorello a fare quello che ha fatto sui social e anche su sky con l'edicola. nessuno avrebbe concesso un programma live impegnativo e costoso a quella maniera fuori dagli studi di radiorai la mattina all'alba.
 
Curiosità sui 70 anni RAI.
Tra le prime trasmissioni ufifciali trasmesse c'è anche la diretta del gran premio d'Italia di formula1 del 1953.
Chissà che bello aver visto queste dirette pionieristiche. Immagino che qui non ci siano testimoni? Non tanto per l'età quanto per l'avere già all'epoca un apparecchio tv e l'antenna sul tetto.

https://www.formulapassion.it/motor...italia-qual-e-stato-primo-gp-f1-trasmesso-rai
 
al netto dell'interesse di fare ulteriori soldi dopo che ne hanno fatti a barcate lavorando molto meno e del fatto che comunque è il loro lavoro e che qualcuno si diverte anche a farlo, ci sono anche altre questioni da valutare:
mettere dei tetti ai compensi per scelta populista di abbassare i costi è altamente controproducente sul lungo periodo(se non ci fosse stato amadeus voglio vedere chi sarebbe capace di fare un festival così e dove sarebbe finito tutto il festival in epoca covid).
che bisogna dare spazio a gente volenterosa proponendo sempre roba nuova sia esso matano, liorni, cattelan o demartino e chi faceva bene nel pomeriggio, altrimenti fanno come la berlinguer e fazio che hanno accresciuto il loro valore in rai e ora possono andare a riscuotere altrove. i nuovi sicuramente si accontentano di cachet lontani dal tetto massimo. tutti i nuovi sono stati portati dove sono dalla scorsa dirigenza sottraendoli a mediaset e sky, dirigenza che dopo decenni aveva messo mano a artisti nuovi tenendo buoni gli intoccabili.

hanno rivoluzionato raiplay con contenuti esclusivi per giovani poi raccontati pesantemente nei programmi da vecchi(i contenitori mattinopomeridiani). ecc ecc. fino a qualche mese fa la rai era molto dinamica.

la dirigenza attuale non sarebbe stata minimamente capace di creare viva rai due e convincere fiorello a fare quello che ha fatto sui social e anche su sky con l'edicola. nessuno avrebbe concesso un programma live impegnativo e costoso a quella maniera fuori dagli studi di radiorai la mattina all'alba.

per me la questione è molto semplice. In Italia ci sono RAI e MEDIASET che comandano il settore tv in tutto e per tutto.
Solo che siamo l'unico paese dove certi governi anziché "favorire", tutelare la tv concessionaria del servizio pubblico, cura anche gli interessi o favoriscono la rivale (che spesso poi, prevale, basta vedere i fatturati). Addirittura la commissione RAI venne chiamata di VIGILANZA.
Seconda cosa Rai e Mediaset dovrebbero essere come Coca Cola e Pepsi e non esiste che manager della seconda o vicini alla seconda determinino le strategie della prima.
Per risolvere tutto ciò, basterebbe legare i compensi dei manager pubblici ai risultati (ascolti, gradimenti e fatturati)
Anche se tu dirigente RAI sei o simpatizzi il partito x o y, l'appartenza alla RAI deve prevalere.
Se si vuole parlare di mercato liberale , bisogna rispettare le regole del gioco.
In Inghilterra qualcuno (Johnson) provò a metter mano contro la BBC perché lo aveva criticato...è finita male per il secondo , ma questo anche grazie all'opinione pubblica più attente che ha capito che a tutto c'è un limite

Alla fine chi fa bene verrà ricordato per sempre, chi fa male, ok magari sta bene in vita porta a casa tanti soldi sistema se stesso e la famiglia...ma di lui non si ricorderà nessuno e nessuno lo rimpiangerà.

Certamente in cambiamenti introdotti e votati nel dicembre 2015 per la RAI la stanno danneggiando.
 
Ultima modifica:
Ecco cosa prescrive l'Unioe Europea

In tema di servizio pubblico radiotelevisivo, quello della governance è senza dubbio l’argomento più
discusso degli ultimi anni.
Al riguardo, si ricorda che il 16 febbraio 2012 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha adottato
una Raccomandazione, che invitava gli Stati membri a modernizzare la governance dei media di servizio
pubblico, adattandola al mondo della moderna comunicazione
In particolare, evidenziava come alcuni media dovessero completare la loro trasformazione e passare
dallo status di servizi di radiodiffusione di Stato, strettamente legati ai governi e controllati da questi ultimi,
a quello di veri media di servizio pubblico. In tal senso, proponeva l’applicazione delle seguenti linee
direttrici: indipendenza, assunzione di responsabilità, gestione efficiente, responsabilità deontologica,
trasparenza e apertura.

https://www.camera.it/temiap/allegati/2016/11/22/OCD177-2519.pdf
 
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Ecco cosa prescrive l'Unioe Europea

In tema di servizio pubblico radiotelevisivo, quello della governance è senza dubbio l’argomento più
discusso degli ultimi anni.
Al riguardo, si ricorda che il 16 febbraio 2012 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha adottato
una Raccomandazione, che invitava gli Stati membri a modernizzare la governance dei media di servizio
pubblico, adattandola al mondo della moderna comunicazione
In particolare, evidenziava come alcuni media dovessero completare la loro trasformazione e passare
dallo status di servizi di radiodiffusione di Stato, strettamente legati ai governi e controllati da questi ultimi,
a quello di veri media di servizio pubblico. In tal senso, proponeva l’applicazione delle seguenti linee
direttrici: indipendenza, assunzione di responsabilità, gestione efficiente, responsabilità deontologica,
trasparenza e apertura.

https://www.camera.it/temiap/allegati/2016/11/22/OCD177-2519.pdf

e quando hanno "scritto" ciò, nelle loro teste erano in onda le pecorelle dell'intervallo:lol:
 
La RAI non valorizza le sue teche, solo a Raisport hanno fatto molto.
Raistoria solo qualcosa, mentre Raiplay s'è data da fare molto però forse qualcosina in più avrebbe potuto fare soprattutto nella sezione spettacoli, anche per evitare le speculazioni do collezionisti privati
 
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