Io lo trovo costruito cronologicamente da far venire il mal di testa. Troppi, variegati e confusionari salti temporali in avanti e indietro anche solo in una puntata. Si salta di palo in frasca continuamente creando spaesamento. Allungato il brodo eccessivamente, almeno finora, sulle storie di Cunanan e si ripetono allo sfinimento alcuni dettagli di esse. Sinceramente per me Murphy ha toppato stavolta. Se ne sarebbe volentieri fatto a meno di questa stagione.
è dai tempi di lost che non usa più narrare le cose con un filo cronologico, e ancora d+ in questa serie(ricordi AHS stagione 1?) che parla di un ragazzo problematico e definito un camaleonte che si confondeva, travestiva e inventava storie sul suo conto con un modo di fare a cui tutti credevano...
in queste puntate si fa vedere chi uccide e come e in quella successiva come ci è arrivato e perchè, i delitti sono tutti molto ravvicinati e cosa gli succede nel cervello dopo uno influenza il successivo. abbiamo visto che uccideva il giovane e poi il vecchio (e come ci è arrivato) e poi ti hanno fatto vedere come è arrivato a uccidere il giovane...il vecchio era ancora vivo
tutto si volge in pochi mesi:
fine aprile uccide il ragazzo a martellate(è il primo)
maggio uccide l'architetto giovane
poco dopo uccide il vecchio nell'albergo
qualche giorno dopo uccide il guardiano per rubargli l'auto
luglio uccide versace
il tutto facendo fare giri a vuoto alla polizia ecco xkè ti stanno facendo fare giri a vuoto nella tua testa a te, devono farti capire che nessuno ci capiva nulla e nessuno aveva inizailemtne collegato niente xkè cambiava aspetto e si spostava e uccideva come se niente fosse per il suo scopo...
forse per discostarsi da OJ e perchè è murphy e non il creatore di law e order dick wolf, ha abbandonato "la cronaca", questo ha sollevato molte critiche (di gente che non l'ha guardato e capito proprio x tutti questi rigirii, che tanto erano piaciuto in AHS murderhouse) ma avrebbe rischiato una narrazione piatta(uccide gente a caso che non ha una storia da raccontare se non quella di essere stato una sua vittima)