Addio costi di ricarica! march 4!

roddy ha scritto:
Guarda che la concorrenza non è un gentile omaggio che le aziende ti fanno: la concorrenza non piace a nessuno, bisogna IMPORLA e stare sempre in guardia affinché chi la subisce non trovi uno stratagemma per sfuggirle...

Strquoto, basterebbero due-tre lezioni di economia politicia per fare conoscere alle persone tantissime cose.

Ad esempio il modello concorrenza perfetta, oligopolistica, monopolio.

Far vedere su grafico cosa avviene ai prezzi che noi consumatori paghiamo in questi casi :)
 
ERCOLINO ha scritto:
In arrivo aumenti per i rivenditori

Con una comunicazione che arriverà nelle prossime ore, i gestori di telefonia mobile informeranno dealer e distributori che le ricariche telefoniche subiranno un aumento a listino, riducendo il già risicatissimo compenso spettante al rivenditore. Una brutta notizia per i reseller, specie per coloro che sono costretti ad invesire molti soldi per avere una scorta a magazzino decente o per i rivenditori che effettuano le ricariche via telematica con i POS di società esterne ai circuiti ufficiali (che quindi pagano la chiamata del terminale al centro servizi per effettuare la ricarica), i quali vedranno ridursi praticamente a zero (se non peggio...) il margine di guadagno sui tagli bassi come quelli da 5 o 10 euro.



Dettagli
e allora si rifiuteranno di venderle? se non conviene che smettano....poi vediamo come gli operatori riusciaranno a farci ricaricare i cell..
 
dj GCE ha scritto:
Non sperate nello scatto alla risposta: troppo sogno è e rimarrà!!!

L'AGCOM ha già dato il parere e, non cambierà idea su questo, ora tocca al legislatore fare la sua parte.
Non dimentichiamoci che in Italia, le tariffe della telefonia mobile sono tra le più care d'Europa, e da tempo che ci si lamentava per questo.
Se il legislatore farà la sua parte come penso, ne vedremo delle belle anche per i costi esorbitanti dell'ADSL:D

Il nostro paese fa gola ai gestori esteri, non per niente siamo tra i primi per il numero di utenze.

Questo che vediamo è solo l'inizio...
dopo anni di soprusi (e non solo nella telefonia)!
 
alex86 ha scritto:
I TABBACCAI VERSO LO SCIOPERO

Cellulari:tabaccai verso sciopero
Meno guadagni senza costi ricarica


Con l'abolizione dei costi di ricarica i tabaccai hanno visto ridursi i loro margini di guadagno sulla vendita delle carte. E adesso fanno sapere di essere pronti allo sciopero perché gli operatori abbatteranno a breve i già bassi compensi che spettano alla categoria per il servizio vendita. "Sulle ricariche telefoniche non accettiamo più aggi da elemosina. Siamo pronti allo sciopero", afferma Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Fit, Federazione Italiana Tabaccai.

"Non è giusto -continua Risso- che i gestori penalizzino la nostra rete, tenendo presente che, a titolo di esempio, in futuro su una ricarica da 10 euro il tabaccaio, secondo indiscrezioni, percepirebbe un margine medio lordo di circa 25 centesimi, mentre ora ne guadagna mediamente appena 30. E pensare che molti consumatori credono ancora che i costi di ricarica aboliti andassero tutti ai tabaccai! La verità è assai diversa".

Per porre l'attenzione su questo problema la Giunta Nazionale Fit ha deliberato lo stato di agitazione della categoria che da dieci anni garantisce una distribuzione capillare, efficiente ed economica al servizio del consumatore, contribuendo in modo determinante al successo della telefonia mobile nel nostro Paese. La Fit chiede al governo di farsi mediatore con le compagnie telefoniche per l'avvio di un tavolo congiunto per una costruttiva soluzione della vertenza che potrebbe anche portare alla sospensione, per protesta, della commercializzazione delle ricariche in tabaccheria, sia in modalità scratch che on line.

"Tuttavia -conclude Risso- con la nostra professionalità continueremo ad assicurare alla clientela tutta l'assistenza necessaria in questo momento di adeguamento alla nuova normativa introdotta dal Decreto Bersani".

|TGCOM|


Facciano pure lo sciopero, è un loro diritto per carità, lo fecero pure per le sigarette, contro la Lottomatica, contro l'ACI, e adesso contro i gestori telefonici per il risicato compenso, volete vedere che è colpa di chi gli ha tolto le caramelle:badgrin: :badgrin: :badgrin:
 
il problema è che ora guadagneranno più vendendo le caramelle che le ricariche....
 
beba ha scritto:
Facciano pure lo sciopero, è un loro diritto per carità, lo fecero pure per le sigarette, contro la Lottomatica, contro l'ACI, e adesso contro i gestori telefonici per il risicato compenso, volete vedere che è colpa di chi gli ha tolto le caramelle:badgrin: :badgrin: :badgrin:
Per sigarette e Lottomatica non vedo perché dovrebbero protestare visto che sono servizi e prodotti che aumentano di prezzo (e quindi anche la loro percentuale) :D
 
Che facce di c.ulo!!! Ho appena visto in un giornale la pubblicita' di Vodafone:

SENZA COSTI DI RICARICA !!!!!!

Senza parole :mad: :mad: :mad:

Ciao ciao ;) ;)
 
TIKAL ha scritto:
Che facce di c.ulo!!! Ho appena visto in un giornale la pubblicita' di Vodafone:

SENZA COSTI DI RICARICA !!!!!!

Senza parole :mad: :mad: :mad:

Ciao ciao ;) ;)
l'immagine prima di tutto.....quella che wind si è rovinata per sempre.....
 
m4ybe ha scritto:
l'immagine prima di tutto.....quella che wind si è rovinata per sempre.....

Non ti preoccupare, Wind si rifarà sicuramente con una nuova proposta allettante per i clienti.
Della serie: il primo amore non si scorda mai!:D ;)
 
Però una cosa strana la noto e, credo anche altri...
ma per le ricariche dtt c'è un silenzio assordante, da parte di Mediaset e La7, non vi pare?
Non danno nessuna anticipazione :eusa_think:
 
beba ha scritto:
Però una cosa strana la noto e, credo anche altri...
ma per le ricariche dtt c'è un silenzio assordante, da parte di Mediaset e La7, non vi pare?
Non danno nessuna anticipazione :eusa_think:
Quando il decreto sarà convertito in legge toccherà anche a loro abbassare la cresta.
 
Authority, nel mirino anche la tassa di concessione governativa

Abolire lo scatto alla risposta costerebbe al settore della telefonia mobile 3,5 miliardi, oltre ai 2 già persi per lo stop ai costi di ricarica. I gestori sono allarmati, mentre Authority e ministero dello Sviluppo economico continuano a studiare la misura, ma aprono anche un altro fronte, quello della tassa di concessione governativa che grava sugli abbonamenti e che pesa sulla clientela consumer per 5,16 euro al mese.


Fonte
 
beba ha scritto:
Però una cosa strana la noto e, credo anche altri...
ma per le ricariche dtt c'è un silenzio assordante, da parte di Mediaset e La7, non vi pare?
Non danno nessuna anticipazione :eusa_think:
C'è solo un emendamento in merito signori. Quindi, finché Camera e Senato non lo votano...
 
la prossima battaglia è eliminare i costi dello scatto alla risposta
 
la battaglia di wind invece adesso è quella di rimodulare a proprio favore e a nostro sfavore i piani esistenti a partire da wind 10...:D:D

della serie...NE rimarrà soltanto uno....di cliente..:D:D
 
Il problema per adesso è convertire il decreto in legge.

Alcuni settori del Parlamento stanno cercando di perdere tempo, che come si sa dopo l'approvazione alla Camera deve passare al Senato entro il 2 aprile.

La domanda che ognuno di noi deve porsi adesso è:

perché si cerca di mettere i bastoni tra le ruote all'iter parlamentare della conversione in legge?:eusa_naughty:

Come sempre i grandi potentati economici, stanno facendo la loro parte...:eusa_naughty:
 
m4ybe ha scritto:
la battaglia di wind invece adesso è quella di rimodulare a proprio favore e a nostro sfavore i piani esistenti a partire da wind 10...:D:D

della serie...NE rimarrà soltanto uno....di cliente..:D:D


finche' mi da' la possibilita di prendere il doppio delle ricariche(fino a 50 €)per un anno intero e di chiamare il brasile a 15 cent al minuto...saro' un utente WIND :badgrin: :badgrin: :badgrin: l'anno scorso mi sono fatto i telefonini gratis.....:happy3:
 
IL GOVERNO pensa di ricorrere alla fiducia sul dl liberalizzazioni all'esame dell'aula della Camera. I tempi stretti e l'ostruzionismo dell'opposizione potrebbero infatti costringere l'esecutivo Prodi a questa eventualità. Di fronte all'iscrizione in massa dei deputati della Cdl a parlare sul complesso degli emendamenti, lo stesso Pier Luigi Bersani ha spiegato di «non escluderla». Anzi, il ministro dello Sviluppo economico si dice certo che gli italiani «vogliono le liberalizzazioni» e preannuncia «troveremo il modo per fargliele avere». Ieri si sarebbe dovuto cominciare a votare sugli emendamenti al provvedimento. Invece fin dalla mattina c'è stato un fiume di interventi in aula dei deputati di Forza Italia, An, Lega e Udc, interrotto solo dalla sospensione in serata della seduta che riprenderà stamani alle 9, con altri esponenti dell'opposizione iscritti a parlare. Quanto ai parlamentari di maggioranza non hanno perso tempo e hanno già iniziato a parlare dei contenuti di un eventuale maxiemendamento. «Di fronte all'ipotesi di fiducia — hanno spiegato — saremmo irresponsabili a non essere pronti». Il provvedimento scade infatti il 2 aprile. Il Senato lo ha calendarizzato per l'Assemblea a fine marzo e la commissione competente dovrebbe avere almeno due settimane di tempo per fare il suo lavoro. Se Montecitorio non riesce a licenziarlo per venerdì prossimo, si rischia di andare fuori tempo massimo. Lo stesso relatore Andrea Lulli pur auspicando un «confronto costruttivo» ha ammesso che «se si va avanti così la strada della fiducia è obbligata». Intanto ieri, fin dalla mattina, la scure della presidenza della Camera si è abbattuta sugli emendamenti al decreto legge. All'inizio della seduta a Montecitorio, il vicepresidente Giulio Tremonti ha annunciato all'Assemblea che erano stati giudicati inammissibili 114 emendamenti, che spariscono dalle circa 100 pagine del fascicolo di richieste di modifiche del testo. Diverse le proteste dei deputati rispetto alla decisione della presidenza che, ha annunciato Tremonti, «si riserva ulteriori comunicazioni sulle ammissibilità». La «pioggia» di inammissibilità ha destato le proteste di deputati di maggioranza e di opposizione, soprattutto di Roberto Villetti (Sdi). Ma il presidente della Camera Fausto Bertinotti è stato irremovibile. «Ai fini del giudizio di inammissibilità della presidenza — ha spiegato Bertinotti in Aula — non possono rilevare né le intenzioni del presentatore né il merito o la finalità dell'emendamento. La presidenza rispetta il merito degli emendamenti, ma chiede a sua volta che vengano allo stesso modo rispettate le sue decisioni». Sono due i punti maggiormente controversi. Innanzitutto, la revoca delle concessioni per la progettazione e costruzione della Tav. Il governo, e in particolare il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, l'ha voluta per «mettere ordine» nelle concessioni e far andare velocemente le procedure con gli appalti; la Cdl sostiene che è solo una perdita di tempo, ma sulla norma sarebbe fredda anche l'Udeur. Contestato anche l'articolo 13 del decreto, che prevede la riforma dell'istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica: norme che non vanno decisamente giù alla Rosa nel pugno. «È piovuta dal cielo — ha detto il capogruppo alla Camera Roberto Villetti — una piccola riforma della scuola per decreto legge, e questo non è ammissibile. L'ha voluta il ministro Fioroni con una scelta di classe». La fiducia potrebbe essere quindi dietro l'angolo se perdurasse l'ostruzionismo, mettendo in forse un'approvazione del decreto in tempo utile. In quel caso, dovrà però essere convocato un Consiglio dei ministri straordinario per autorizzarla.
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1154814


per una volta sono daccordo sul voto di FIDUCIA :badgrin: sperando che lo lascino cosi come e'....
 
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