ADSL: "Gli operatori dicano la banda reale"

GPP

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È alto il rischio di restare delusi quando si acquista un'Adsl, ma presto non sarà più così: stanno per arrivare norme che obbligheranno gli operatori italiani a indicare, nella pubblicità, anche la velocità minima delle offerte. Lo prescrive Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), in una delibera in via di pubblicazione sul sito (www.agcom.it). In particolare, deve essere specificata la "banda disponibile in download nel 95 per cento dei casi".

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Eh sarebbe un fattore trasparenza dovuto ai clienti. :)
 
Infatti, sbandierare le ipotetiche velocità massime irraggiungibili crea solo aspettative che andranno puntualmente deluse.
Ben venga il provvedimento :D
 
per fortuna tiscali mi dice che mi da 8 MB e con speedtest mi dice 8 Mb..e a volte anche di più ;)
 
beh tra queste la TELECOM e' veramente scandalosa, vendono offerte come "TUTTINCLUSO" che hanno un telefono VOIP e una ADSL da 7 mega piu' la visione di ALICE TV, peccato che come banda minima garantita e' "ZERO Kbps".
E siccome le centrali fanno pieta', sono tre anni che apro in continuazione chiamate verso telecom, puntualmente chiuse dall'unita tecnica con la motivazione "LA BANDA MINIMA NON E' GARANTITA" e con questa scusa la mia adsl puo' andare a 60 k ...non ho sbagliato ha scrivere e' proprio 60 kb in download...cioe' assurdo
 
Capitato pure a me di sentirmi dire che nel contratto,
c'è scritto che la banda minima non è garantita,e che nessuno
mi aveva obbligato a sottoscriverlo:D ,come dargli torto,tutto questo
con Tiscali in WS"per chiarezza",situazione altamente rischiosa in tutti i sensi,in caso
di problemi ti va bene quando non ti sbattono il telefono in faccia:icon_twisted: ,
comunque vedrete che con i soldi dell'aumento del canone Telecom,che partirà
a febbraio,rimoderneranno tutto e avremo un servizio a livello della Svezia:lol: .....
 
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aumento del canone? :D che bello non essere più in Telecom...
W Tiscali, almeno a Cagliari :D:D
 
Giusto per smorzare un po' di entusiasmi. :D

Leggendo il provvedimento fino alla fine, si scopre che i dati da pubblicare (oltretutto in tempi non chiari) verranno raccolti da un ipotetico organismo di controllo super partes. Ora, a chi si occupi di questioni italiane basta questo affinché sia già chiaro che fine farà questo provvedimento: l'organismo ci dirà che Alice 20 Mega va a 22, la 7 va a 9, e così via.

Mancano infatti del tutto i criteri attuativi sulle misurazioni, mentre si dà già di fatto la stura al consueto ballottino. Almeno, creeranno qualche posto di lavoro...
 
semolato ha scritto:
Giusto per smorzare un po' di entusiasmi. :D

Leggendo il provvedimento fino alla fine, si scopre che i dati da pubblicare (oltretutto in tempi non chiari) verranno raccolti da un ipotetico organismo di controllo super partes. Ora, a chi si occupi di questioni italiane basta questo affinché sia già chiaro che fine farà questo provvedimento: l'organismo ci dirà che Alice 20 Mega va a 22, la 7 va a 9, e così via.

Mancano infatti del tutto i criteri attuativi sulle misurazioni, mentre si dà già di fatto la stura al consueto ballottino. Almeno, creeranno qualche posto di lavoro...
quoto in pieno....purtroppo siamo in Italia
 
semolato ha scritto:
Giusto per smorzare un po' di entusiasmi. :D

Leggendo il provvedimento fino alla fine, si scopre che i dati da pubblicare (oltretutto in tempi non chiari) verranno raccolti da un ipotetico organismo di controllo super partes. Ora, a chi si occupi di questioni italiane basta questo affinché sia già chiaro che fine farà questo provvedimento: l'organismo ci dirà che Alice 20 Mega va a 22, la 7 va a 9, e così via.

Mancano infatti del tutto i criteri attuativi sulle misurazioni, mentre si dà già di fatto la stura al consueto ballottino. Almeno, creeranno qualche posto di lavoro...

beh pero' se tu dai la banda minima garantita dopo se non la dai sono nel torto marcio, quindi non so se gli converra' fare dire che andranno a 9 mega
 
Il provvedimento parla di banda minima garantita, ma si tratta di cosa diversa dalle misurazioni di velocità media, che faranno parte dell'offerta.

Cioè, accadrà grossomodo questo. L'Organismo preposto misurerà le velocità delle offerte, le quali potranno essere pubblicizzate solo con le velocità effettive certificate, ovviamente altissime; inoltre, i gestori dovranno rendere esplicita la banda minima garantita, che però resta cosa diversa, e sarà con ogni probabilità irrisoria.

Come commento, posso solo dire che si tratta di un classico esempio di finto provvedimento a favore dei consumatori, che in realtà prende atto di una illegalità e la rende legale. Infatti, quello che è accaduto fino ad oggi ha dell'incredibile, eppure è successo: si vendono servizi internet con nomi di fantasia facenti riferimento a velocità, ma non esiste neppure l'oggetto del contratto, cioè la fornitura minima garantita. In pratica, questi contratti di fornitura sono nulli.

Il sistema legale italiano allora, furbetto come sempre, anziché intervenire con durezza estrema per ripristinare la legalità (indagando al limite sui risvolti penali di tali azioni compiute in cartello de facto) usa le "Authorities" (vero specchietto per le allodole peracottaro, con tanto di nome "anglese") per rendere pacifico ciò che è illegale, obbligando con provvedimento a fare ciò che incredibilmente non veniva fatto, e ottenendo così l'effetto pratico di sanare più di un lustro di comportamenti indecenti.

Questo è quello che sempre fanno le "Authorities", cioè affermano che c'è stato un comportamento illecito, ma di fatto lo sanano, perché non condannano chi se ne è reso responsabile a nessuna sanzione risarcitoria! Pensiamo allo scandalo dei costi di ricarica: tutti a plaudire che siano stati aboliti ma... e i rimborsi delle cifre per anni malversate?
Le "multe" delle "Authorities" e i loro "provvedimenti" sono semplici spese che i cartelli italiani mettono in conto, vere e proprie sanatorie (a buon mercato) per illegalità che danneggiano gli utenti per milioni di euro, mai restituiti.
 
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