Alimentatore decoder, un dubbio

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Il punto dove la corrente e maggiore è nel contatto tra i due poli .
Prova ad immaginare una batteria di un camion da 12v con due cavi di 10 mt collegati ad i due poli, se si metteranno in corto in qualunque punto i cavi prenderanno fuoco o se in contatto con altri materiali si fonderanno a prescindere dal punto dove sono in corto.
Una batteria di 200 Ah da 12v ha una potenza di 2,4Kw/h ,nel momento del corto la batteria può erogare tutta la corrente disponibile e andare a 0 e si possono raggiungere correnti elevatissime , stessa cosa succede con un generatore senza protezioni adeguate.
Solo nel punto del contatto la temperature aumentano in maniera esponenziale in funzione della corrente per effetto joule.
 
NO, assolutamente falso; l'unica differenza é se il punto di contatto é di sezione inferiore a quella dei cavi si avra una temperatura maggiore in quel punto (effetto fusibile) ma la corrente é identica in tutto il circuito, é il principio delle resistenze in serie che anche se di valori diversi la corrente rimane identica lungo tutto il circuito, altrimenti secondo il tuo ragionamento in una lampadina dovrebbe esserci piu corrente che sui cavi che la alimentano...
Il punto dove la corrente e maggiore è nel contatto tra i due poli ..
 
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A allora la legge di Ohm è sbagliata? , la quantità di corrente non è legata alla resistenza ? la resistenza nel punto del corto non è pari a 0 Ohm, mentre nalla tratta è piu alta?

Comunque questa discussiono non ha senso tutti sanno che se metti in corto un polo positivo con uno negativo in quel punto il calore è cosi elevato che tutto cio che è a tiro prende fuoco.
 
é proprio la legge di ohm a decretare questo, la corrente in un circuito di resistenze in serie di diverso valore é identica in qualsiasi punto tu la misuri, é semmai la tensione a variare su una resistenza o l'altra...:evil5::evil5::evil5:
 
Ti riporto una parte di un libbro :

l’intensità della corrente elettrica che circola in essi: infatti, resistenza e intensità di corrente sono legate dalla prima legge di Ohm, secondo cui se ai capi di un tratto resistivo di resistenza RR viene applicata una differenza di potenziale VV scorrerà in esso una corrente II pari a I=VRI=VR. Secondo questa legge, al crescere della resistenza RR diminuisce l’intensità di corrente II, e viceversa quest’ultima è molto forte in presenza di resistenze molto basse. Se escludessimo uno di questi resistori mediante un corto circuito, la corrente che fluirebbe attraverso il cortocircuito sarebbe molto intensa (anche di centinaia di migliaia di Ampére!), con disastrose conseguenze:
 
Altro testo è ABC dell'eletronica:

L'evoluzione di un cortocircuito si può schematizzare come la chiusura di un circuito RL alimentato da un generatore di tensione alternata
La chiusura del circuito provoca il passaggio di una corrente, la cui forma d'onda è data dalla somma della componente transitoria aperiodica, e della componente a regime alternata sinusoidale. La somma delle componenti può dar luogo ad un picco di corrente superiore a quello della componente a regime:[1]
 
In questo thread si sta andando un po' oltre e quindi intervengo per l'ultima volta....

@coppo76, qui parliamo di una ipotesi di un corto circuito sul cavo antenna, prima che arriva al lnb e non un corto nel lnb... che è tutta un'altra cosa.. ti consiglio di riflettere prima di scrivere certe cose..

@a00818, le correnti elettrostatiche non si formano solo con i fulmini.. ma possono anche essere indotti dai sistemi di alimentazione... fai una semplice prova collega due apparecchiature alla rete elettrica, senza collegarle a terra e senza massa comune fra loro, poi prendi un multimetro settato per rilevare le tensioni alternate e lo collegalo fra le due masse degli apparecchi.... e vedrai la differenza di potenziale... puoi anche provare con un solo apparecchio, metti un puntale del multimetro sulla massa e l'altro lo stringi tra le dita, sempre in modalità alternata, vedrai come il multimetro comincia a rilevare tensione... a volte vengono rilevati solo pochi volts, ma a volte possono arrivare a qualche centinaio.....
 
Intanto tutti gli apparecchi elettronici marchiati CE senza il cavo di terra devono essere per forza a doppia protezione e a massa non devono circolare tensioni, mente il differenziale tra terra e massa del cavo dovrebbe essere inferiore a 5 Ohm. Comunque torniamo al discorso LNB e torno a ribadire che dopo averne montati un migliaio dato che per 12 anni ho fatto l'installatore SKY non mi è mai capitato che mentre ne montavo uno si rompesse ,reputo più facile che un lnb si possa rompere per un corto circuito o per un scarica elettrostatica generata da un fulmine piuttosto che altro.
 
In questo thread si sta andando un po' oltre e quindi intervengo per l'ultima volta....

fai una semplice prova collega due apparecchiature alla rete elettrica, senza collegarle a terra e senza massa comune fra loro, poi prendi un multimetro settato per rilevare le tensioni alternate e lo collegalo fra le due masse degli apparecchi.... e vedrai la differenza di potenziale... puoi anche provare con un solo apparecchio, metti un puntale del multimetro sulla massa e l'altro lo stringi tra le dita, sempre in modalità alternata, vedrai come il multimetro comincia a rilevare tensione... a volte vengono rilevati solo pochi volts, ma a volte possono arrivare a qualche centinaio.....

Questo esperimento non ha senso perche il voltmetro non è in grado di fare certe misure , per tali misure serve un oscilloscopio con le sonde ben shermate e ci vuole il manico!!.Per misurare microvolt servono apperecchi seri e non giocattoli.
 
@flips
1)Mi pare che da tutta la discussione si sia chiaramente capito che è ASSOLUTAMENTE inutile spegnere il decoder prima di straccare la RF.
2)Le cariche elettrostatiche esistono con decoder acceso o spento.
3)L'unico problema può essere per la sicurezza personale se il decoder fosse talmente guasto da buttare i 220V sul connettore RF, cosa che nel tuo caso non può neanche succedere perchè alimentato a 12V.

Continuo ad affermare che la necessità di disalimentare decoder e/o TV prima di connettere/sconnettere la RF e una bufala.

Ma a me questo sta anche bene. Quello che io ho contestato era il modo categorico con cui avevi affermato la mia inabilità a formulare un semplice quesito: se chiedo qualcosa è perché ho un dubbio = incertezza tra diverse opzioni. Tu non puoi additare una mia affermazione quale panzana, in un contesto dialogico teso per giunta a chiarire quel dubbio. Tu sei consapevole di ogni concetto in ogni istante? Magari prima di aver chiaro nella testa l'effetto Joule avrai prima chiesto a qualcuno, sfogliato qualche pagina e magari congetturato qualcosa di sbagliato.. Non per questo avrai raccontato panzane, ma solo immaginato legittimamente e umanamente un falso. Di inesattezze poi ce ne possono stare dappertutto, anche sui libri di testo.

Effettivamente la tensione in questione risulta scarsina per fulminarti, ma il mio cruccio iniziale e essenziale era ovviamente questo: danni al decoder.. Cavolo, l'avevo appena acquistato, e romperlo per un errore banale per di più consapevole (chi l'aveva staccata e riattaccata sapeva di questo precetto) proprio non mi sarebbe andata giù! In generale, tuttavia, credo che gli utenti mediamente non seguano tanto la regola, o perché la ignorano o perché semplicemente se la scordano, per cui credo che le case produttrici tengano conto di questo fatto.. Peraltro, come avevo detto, nel manuale dello zgemma non ho visto questa indicazione.

Cmq ho notato che alcuni nel thread sembrano sostenere la tesi contraria, e per giunta sulla base di esperienze dirette.. Per stare al mio problema del cavo antenna, mi pare strano.. Eliminando il contatto sull'apparecchio o sulla presa a muro si potrebbe generare qualche cortocircuito interno al punto da provocare guasti?? Certamente, nei circuiti del decoder un po' di corrente fluisce sempre, ma..
 
Ultima modifica:

Avevo mal interpretato.. Non avevo ricordato quella caratteristica dei ricevitori.
Non sono un installatore o un tecnico progettista di questi sistemi; l'unica esperienza che ho è relativa ai 4 apparecchi complessivi provati, per cui non ho sempre davanti agli occhi la tecnologia sottostante, le problematiche, il gergo specialistico.. Lo zgemma fa al caso mio, e a questo mi fermo.
 
Questo esperimento non ha senso perche il voltmetro non è in grado di fare certe misure , per tali misure serve un oscilloscopio con le sonde ben shermate e ci vuole il manico!!.Per misurare microvolt servono apperecchi seri e non giocattoli.

E da quando l'oscilloscopio rileva le scariche elettrostatiche? serve ad analizzare le forme d'onde ed eventuali disturbi create da correnti parassite indotte, sistemi di filtraggi, ecc... ti invito a rileggerei per bene tutti i miei interventi, prima di tirare fuori legge di ohm, effetto joule, ecc...

Hai fatto l'esempio dell'accumulatore del camion da collegare ad un lnb.. Io ti propongo di fare questo esperimento, prendi un accumulatore un po' di cavetto ed una lampada da 12V.. crea il semplice circuito e fai accendere la lampadina... poi crea un corto circuito e vedrai che si bruceranno solo i cavetti che partono dall'accumulatore fino al punto del corto circuito, la lampada e i restanti pezzi di cavo resteranno intatti.. perché in quel tratto non c'è stato transito di corrente... Per sicurezza vanno usati cavetti molto sottili, altrimenti si può danneggiare l'accumulatore.. un eccessivo calore all'interno di essa può incurvare le piastre o addirittura farla esplodere.. quindi attenzione a fare questo esperimento.

PS: non è che gli lnb si guastano così facilmente, con correnti elettrostatiche o indotte, per via delle protezioni al suo interno.. però anche se in bassissima percentuale, è un reale rischio...

PS2: senza offese... si vede che sei solo un installatore e non un vero dxer o radioamatore... altrimenti di lnb ne avresti aperti, fai un po' di ricerche in rete e ne vedrai i motivi e le vari mod che vengono eseguite....
 
Nei manuali citano di staccare la corrente dal decoder prima di fare tutti i collegamenti per pararsi il c**o, perchè sanno bene che gli impianti elettrici possono non essere a norma e quindi è preferibile collegare prima tutte le masse delle spinotterie varie. Se poi quando si dà corrente al decoder si sente un "boom" e scatta il salvavita, allora c'è una dispersione.
Se ci fosse una dispersione, e il decoder è acceso, collegando il connettore F, il primo contatto è il centrale che, non avendo riferimento a massa, potrebbe trovarsi ad una tensione elevata, ed al momento del contatto con la massa dello spinotto provoca una scintilla, la quale per un istante provoca un'extra tensione all'ingresso dell'LNB o altro, chè può danneggiarlo seriamente.
Vi è mai capitato di sentire una scossa toccando le masse degli spinotti, oppure vedere scintille quando vengono in contatto ?
 
Capitan Uncino , Per tua informazione sono radioamatore e sono stota riparatore di computer e televisori nei tempi di tele+ , Gli LNB non li apro perche so benissimo che quei circuiti sono di microelettronica e circuiti integrati e non ho i mezzi per intervenire ,pur avendo 30.000 euro di strumentazioni in laboratorio.
La lampadina, in caso di corto con correnti elevate scoppia e scioglie come tutti gli altri materiali che sono in prossimità della fiammata.
Per tua informazione ; l'osilloscopio misura tensioni ed è lo strumento ideale per vedere le microtensioni di dispersione e ripple del'alimentazione.

Se hai dei decoder che hanno tensioni vaganti o elettrostatiche a massa pur avendoli scollegati da tutto tranne la corrente, probabilmente è un problema del decoder scarso o del tuo impianto!! e su un buon dispositivo non devi avere nessuna tensione perche dovrebbero essere totalmente isolati con doppia protezione da lato alimentatore, gli impianti a norma devono avere tutte masse dei cavi collegati a terra.
Quindi non diciamo inesattezze basandoci su impianti scorretti e materiali scarsi.....

Se vuo fare misure di microvolt con il multimetro fallo pure se credi... Io non ti rispondo più.
 
Vi è mai capitato di sentire una scossa toccando le masse degli spinotti, oppure vedere scintille quando vengono in contatto ?


Su impianti non a norma si capita spesso, la scintilla la fa anche se mentre sviti il connettore fai toccare massa e polo caldo in corto.
Su i miei impianti non ci sono ne tensioni e ne elettrostatiche a massa ,di norma faccio sempre in modo che il differenziale tra masse sia meno di 2/5 Ohm.
Logicamente per avere certi risultati la terra deve essere separata da quella della linea elettrica con un pozzetto dedicato che collega antenna e distribuzione.

Non mi meraviglio comunque che in certe citta d'italia non ci sia un impianto a norma...... ma questa è l'Italia.
 
@coppo76

Mi spiace tu sia anche un RADIOAMATORE viste TUTTE le stupidaggini che scrivi,
a meno che tu non sia un CB, allora un pò si spiegherebbe.
Mi meraviglia anche che molti utenti ti diano spago.
Sicuramente niente ti farà ammettere di aver scritto gravi inesattezze.
73s e 51 per le tue idee (sbagliate), non risponderò, qualunque cosa tu scriva.
 
In questo thread si sta andando un po' oltre e quindi intervengo per l'ultima volta....

@a00818, le correnti elettrostatiche non si formano solo con i fulmini.. ma possono anche essere indotti dai sistemi di alimentazione... fai una semplice prova collega due apparecchiature alla rete elettrica, senza collegarle a terra e senza massa comune fra loro, poi prendi un multimetro settato per rilevare le tensioni alternate e lo collegalo fra le due masse degli apparecchi.... e vedrai la differenza di potenziale... puoi anche provare con un solo apparecchio, metti un puntale del multimetro sulla massa e l'altro lo stringi tra le dita, sempre in modalità alternata, vedrai come il multimetro comincia a rilevare tensione... a volte vengono rilevati solo pochi volts, ma a volte possono arrivare a qualche centinaio.....
Le correnti elettrostatiche (ossimoro, sarebbe meglio dire correnti create da cariche elettrostatiche) non possono essere indotte dai sistemi di alimentazione: sono statiche per definizione.
I fulmini non creano correnti elettrostatiche ma correnti per induzione che possono essere molto forti.
Anche i sistemi di alimentazione possono creare correnti per induzione, prova a tenere in mano una sonda da oscilloscopio e vedrai i 50 Hrz perchè il tuo corpo fa da antenna, ma sono debolissime e non possono creare alcun problema e poi bisogna collegare la terra.
 
@coppo76

Mi spiace tu sia anche un RADIOAMATORE viste TUTTE le stupidaggini che scrivi,
a meno che tu non sia un CB, allora un pò si spiegherebbe.
Mi meraviglia anche che molti utenti ti diano spago.
Sicuramente niente ti farà ammettere di aver scritto gravi inesattezze.
73s e 51 per le tue idee (sbagliate), non risponderò, qualunque cosa tu scriva.

E' comoda scrivere che uno dice delle cose sbagliate e non poter essere in grado di dimostrarlo .
Io mi sono espresso solo sul cortocircuito in corrente continua .
Le cose che ho scritto sono riportate su tutti i libbri e testi di elettronica e infatti in due post ho copiato il contenuto su due testi universitari.

Sono radioamatore da 10 anni ed antennista da 20 e non mi dispiace esserlo......
 
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