Antenna nuova messa a terra

antonioST4 ha scritto:
chiedo scusa ho letto superficialmente,

ma in ogni caso la resistenza offerta da qualunque conduttore di protezione rispetto alla terra deve essere contenuta;

ergo non dovrebbe essere molto diverso, in termini di resistenza, il collegamento diretto al nodo di terra dal collegamento al primo "subnodo" disponibile

Sì, ma mettiamo che, come nel mio caso, da una presa che dista 3 metri dal collegamento di terra dell'impianto di antenna venga immessa corrente sul conduttore di terra, mentre dalla stessa presa il differenziale dista 20 metri e il dispersore di terra 25 metri. Frazioni di secondo, ma prima che il differenziale stacchi la corrente percorre la massa dell'impianto di antenna, facendo danni. Se invece si portasse un conduttore di adeguata sezione fino al dispersore di terra, lo stesso evento non produrrebbe gli stessi danni, poiché la presa dove avviene il misfatto sarebbe collegata alla massa dell'impianto di antenna solo a livello di dispersore, ovvero dove la corrente accidentale dovrebbe essersi già dispersa e comunque interrotta dal differenziale.
 
antonioST4 ha scritto:
non fa una piega,

infatti la mia prima lettura è stata superficiale; pensavo volessi realizzare unimpianto di terra dedicato...scusa:icon_redface:

Scusa? Di che? Siamo qui per confrontare le idee e le conoscenze...
 
Raga, sappiamo tutti ( lo dicevo anche in un'altro tread) che il trucco per evitare spiacevoli sorprese è quello della equipotenzialità degli oggetti che vogliamo proteggere ,esempio . perchè un volatile che si posa sui conduttori in tensione non muore?
E' chiaro che il motivo sta nel fatto che esso si trova allo stesso potenziale del conduttore ,quindi niente passaggio di corrente, fondamentalmente è quello che si deve fare quando si progettano impianti di terra, fare in modo che quando un fulmine colpisce un apparato lo stesso e ciò che lo circonda deve andare allo stesso potenziale del fulmine solo così non ci sarà passaggio di corrente e conseguente distruzione di qualcosa o qualcuno.
Un esempio?
I tralicci delle emittenti ,perchè non succede nulla a tutti gli apparati elettronici all'interno quando vengono colpiti ?
E vi garantisco che vengono colpiti più volte durante un temporale .
Mi riferisco alle emittenti che curano molto questo aspetto.
 
i tralicci hanno tutti una terra col filo del 10 o piu... l'equipotenzialita quando un palo di antenna non messo a terra viene colpito da un fulmine, non puo esistere perche la sovratensione prodotta dalla scarica atmosferica va in questo caso a sfogarsi verso terra tramite gli apparati connessi al 220 bruciandoli inevitabilmente.
 
A proposito di tralicci, ricordo di un racconto di un collega che faceva assistenza ai ponti di alcune radio private: finchè ha insistito a collegare a terra con conduttori diversi traliccio e apparati ha sempre avuto tutto bruciato in caso di scariche atmosferiche. La soluzione (ovviamente aggiungo io) è stato l'equipotenziale, da quel giorno fine problemi.
 
piersan ha scritto:
Sì, ma mettiamo che, come nel mio caso, da una presa che dista 3 metri dal collegamento di terra dell'impianto di antenna venga immessa corrente sul conduttore di terra, mentre dalla stessa presa il differenziale dista 20 metri e il dispersore di terra 25 metri. Frazioni di secondo, ma prima che il differenziale stacchi la corrente percorre la massa dell'impianto di antenna, facendo danni. Se invece si portasse un conduttore di adeguata sezione fino al dispersore di terra, lo stesso evento non produrrebbe gli stessi danni, poiché la presa dove avviene il misfatto sarebbe collegata alla massa dell'impianto di antenna solo a livello di dispersore, ovvero dove la corrente accidentale dovrebbe essersi già dispersa e comunque interrotta dal differenziale.

Scusate ,ma il compito del differenziale non è quello di protegge dai fulmini (infatti non protegge per niente) ,il differenziale interviene solo se tra fase e neutro vi è differenza di corrente (uguale al valore di taratura dello stesso)

La corrente che entra in un conduttore (fase)deve essere uguale a quella che esce dal conduttore (neutro) ,se cioè non avviene si crea un campo elettromagnetico che fa sganciare il differenziale


Esistono infatti differenziali meno sensibili ai disturbi provocati dalle sovratensioni che si generano quando un fulmine colpisce la rete elettrica
 
scusa ercolino, piersan nel suo primo intervento associava lo scatto del differenziale al guasto a terra di un elettrodomestico, con conseguente filo di terra in tensione, e con esso il cavo di antenna (sebbene per pochi istanti);non credo si riferisse alla fulminazione.

Per quest' ultima, come è noto, è efficace solo un adeguato impianto di terra.
Poi come giustamente dici l' intervento del differenziale in caso di fulminazione è dovuto agli squilibri subiti lato enel, e si tratta senz' altro di conseguenze indesiderate
 
gherardo ha scritto:
i tralicci hanno tutti una terra col filo del 10 o piu... l'equipotenzialita quando un palo di antenna non messo a terra viene colpito da un fulmine, non puo esistere perche la sovratensione prodotta dalla scarica atmosferica va in questo caso a sfogarsi verso terra tramite gli apparati connessi al 220 bruciandoli inevitabilmente.
quindi?
 
antonioST4 ha scritto:
scusa ercolino, piersan nel suo primo intervento associava lo scatto del differenziale al guasto a terra di un elettrodomestico, con conseguente filo di terra in tensione, e con esso il cavo di antenna (sebbene per pochi istanti);non credo si riferisse alla fulminazione.

Per quest' ultima, come è noto, è efficace solo un adeguato impianto di terra.
Poi come giustamente dici l' intervento del differenziale in caso di fulminazione è dovuto agli squilibri subiti lato enel, e si tratta senz' altro di conseguenze indesiderate

Mi era sfuggito allora :)
 
@gescort: quindi gli impianti d'antenna vanno messi a terra come da norme. per creare un'equipotenziale in caso di scarica atmosferica, come affermi tu, bisognerebbe che la casa fosse tutta di plastica, e i televisori alimentati a pile! in cina hanno inventato un sistema simile ( carrelli elevatori in plastca ) per permettere certi tipi di manutenzione alle linee di alta tensione senza interromperne il carico.
 
salve a tutti...sto cercando di capire attraverso i vostri post come posso risolvere un problema che ho sull'impianto..ma ancora non ho le idee chiare....
avendo due antenne in IV e V con ampli su palo--alimentatore--partitore a 4 vie, due delle quali non usate e caricate..ho scoperto ( comprando un tv led con messa a terra) che tra la massa del coax e la terra del Tv ci sono 50 Volts!..analizzando meglio la cosa sono i due televisori dell'appartamento sopra il mio (uniche macchine collegate)..volendo ora risolvere questo inghippo come posso procedere?..

mi sembra di capire che le norme prevedono di mettere a terra la calza dei cavi, ma consideriamo i vecchi impianti dove è un casino una calata di terra dedicata dal sottotetto come posso fare altrimenti?

stavo pensando ad un isolatore sul cavo coax, come quelli che si trovano sulla Baia per intenderci

voi cosa mi consigliereste?
Ciao
 
Anche a casa mia misuro dai 20 ai 50 volt in alternata, a quanto pare c'e' differenza di potenziale tra massa e terra e la cosa non da' nessuna noia. Ma davvero il tuo lcd a led ha la messa a terra?
 
gherardo ha scritto:
@gescort: quindi gli impianti d'antenna vanno messi a terra come da norme. per creare un'equipotenziale in caso di scarica atmosferica, come affermi tu, bisognerebbe che la casa fosse tutta di plastica, e i televisori alimentati a pile! in cina hanno inventato un sistema simile ( carrelli elevatori in plastca ) per permettere certi tipi di manutenzione alle linee di alta tensione senza interromperne il carico.
se il signore che vedi in questo filmato http://www.youtube.com/watch?v=Zi4kXgDBFhw era in una gabbia di plastica sicuramente avremmo visto qualcosa di orribile!!!
 
Intervengo su questo thread per dirvi cosa ho fatto io con il mio impianto, grazie di esprimere pareri in merito.
Ho 3 antenne (BLV6F,BLU220F,10RD4F) e nel sottotetto una centralina la cui uscita va ad un partitore da cui scendono due calate per la distribuzione su due piani. Tutto Fracarro.
Non ho connesso il palo alla terra, ma sia la centralina che il partitore hanno la possibilita' di messa a terra tramite una piccola vite esterna allo chassis: ebbene li ho connessi entrambi al filo di terra (giallo-verde) preso dalla stessa presa da cui alimento la centralina.
Poi ho fatto una cosa analoga in UNA presa terminale al piano di sotto, cioe' ho connesso il filo di terra (allungato da una presa elettrica vicina) alla calza del coassiale.
Ho fatto qualcosa di sbagliato?
Che tipo di misure potrei fare per verificare che l'impianto sia a posto?

Grazie mille
 
Indietro
Alto Basso