egiovanni85
Digital-Forum Master
- Registrato
- 9 Ottobre 2007
- Messaggi
- 678
Buona sera chiedo se vi è mai capitato con questo operatore o con altri quello che è capitato a me.
Lavorando in smart working e non potendo rischiare di essere senza rete per il passaggio da un operatore all'altro ho stipulato un contratto con Vodafone mentre ero cliente Aruba (linea solo internet).
Il giorno esatto in cui i tecnici sono venuti a portare il modem vodafone e hanno configurato la rete ho inviato ad aruba la richiesta di recesso in una delle modalità previste da loro e cioè tramite form sulle loro pagine di assistenza.
Ero convinto, anche considerando che entrambi gli operatori utilizzano la rete open fiber, di essere abbastanza tranquillo e invece.... ho scoperto che possono continuare a fatturare come vogliono.
In pratica solo dopo 14 giorni mi ha risposto in maniera molto stringata un operatrice dicendo: la cancellazione del servizio sarà immediata (ma immediata cosa...gia sono passati 14 giorni) e poi aggiunge... mi conferma che intende recedere definitivamente?
Ma dico io al form mi hanno fatto allegare anche un documento di riconoscimento che senso ha chiedere un ulteriore conferma e poi dopo tutto questo tempo?
Ovviamente io non ho visto la comunicazione e loro l'hanno bollata come non valida.
Mi chiedo: in che modo possono fatturare un servizio se il servizio non esiste più poichè l'infrastruttura è occupata da un altro operatore? Solo in Italia possono succedere queste cose.
Intanto mi hanno mandato un altra fattura per un mese esatto di servizio in cui io comunque non avrei potuto usufruire di niente perchè su quei cavi ora ci passa fibra vodafone.
Ho minacciato l'apertura di contestazione corecom e anche peggio qualora pretendano da me anche solo un centesimo! Ma vi sembra normale che debba essere l'utente a preoccuparsi di tutti questi giochetti?
Capisco che rendere automatica una disdetta dopo l'attivazione sulla stessa infrastruttura sia una cosa fantascientifica nel paese dei cavilli e dei sotterfugi per fregare il prossimo. A qualcuno di voi è mai capitato? Cosa mi consigliate?
Lavorando in smart working e non potendo rischiare di essere senza rete per il passaggio da un operatore all'altro ho stipulato un contratto con Vodafone mentre ero cliente Aruba (linea solo internet).
Il giorno esatto in cui i tecnici sono venuti a portare il modem vodafone e hanno configurato la rete ho inviato ad aruba la richiesta di recesso in una delle modalità previste da loro e cioè tramite form sulle loro pagine di assistenza.
Ero convinto, anche considerando che entrambi gli operatori utilizzano la rete open fiber, di essere abbastanza tranquillo e invece.... ho scoperto che possono continuare a fatturare come vogliono.
In pratica solo dopo 14 giorni mi ha risposto in maniera molto stringata un operatrice dicendo: la cancellazione del servizio sarà immediata (ma immediata cosa...gia sono passati 14 giorni) e poi aggiunge... mi conferma che intende recedere definitivamente?
Ma dico io al form mi hanno fatto allegare anche un documento di riconoscimento che senso ha chiedere un ulteriore conferma e poi dopo tutto questo tempo?
Ovviamente io non ho visto la comunicazione e loro l'hanno bollata come non valida.
Mi chiedo: in che modo possono fatturare un servizio se il servizio non esiste più poichè l'infrastruttura è occupata da un altro operatore? Solo in Italia possono succedere queste cose.
Intanto mi hanno mandato un altra fattura per un mese esatto di servizio in cui io comunque non avrei potuto usufruire di niente perchè su quei cavi ora ci passa fibra vodafone.
Ho minacciato l'apertura di contestazione corecom e anche peggio qualora pretendano da me anche solo un centesimo! Ma vi sembra normale che debba essere l'utente a preoccuparsi di tutti questi giochetti?
Capisco che rendere automatica una disdetta dopo l'attivazione sulla stessa infrastruttura sia una cosa fantascientifica nel paese dei cavilli e dei sotterfugi per fregare il prossimo. A qualcuno di voi è mai capitato? Cosa mi consigliate?