Auditel inattendibile con la tv digitale?

D

digNotini

Prendo spunto da alcuni post recenti sui dati auditel per cercare di chiarire, attraverso questa discussione, quanto i dati d'ascolto possano ritenersi validi in questo nuovo scenario.
Non so molto del campione usato per ricavare il dato finale, so che in passato si era parlato della possibilità di rilevare il segnale di una emittente sfruttando l'audio del tv... molto utile di questi tempi in cui ci sono doppioni, canali +1, molti si fanno ospitare su altri mux e comunque cambiano zona di copertura, numerazione, frequenza (attualmente più o meno ricevibile a seconda dei filtri in centrale ereditati dalla situazione analogica).
Direi quindi che:
1) Senza un sistema basato sulla cattura dell'audio dubito che vi sia attendibilità sui dati raccolti al di fuori dei primi 6/7 canali nazionali.
2) Ormai è molto diffuso l'uso di decoder che registrano tramite USB, come viene o verrà calcolata questa audience?
3) Con la moltiplicazione dei canali va aumentata la quantità di riferimento per il campione d'ascolto. Se con 20 TV ricevibili mi bastavano 100 utenti di riferimento è matematico che con 300 canaliu ricevibili 100 utenti non sono rappresentativi.
Se tutti e 100 fossero sintonizzati su un canale differente risulterebbero comunque senza spettatori ben 200 canali tv, quando invece su una realtà di milioni di utenti questo non è per nulla vero.
A mio avviso si piegano anche così le oscillazioni degli ascolti che vengono riportate nei dati più recenti.
 
digNotini ha scritto:
A mio avviso si piegano anche così le oscillazioni degli ascolti che vengono riportate nei dati più recenti.

Auditel è un sistema statistico applicato a comportamenti antropologici e come tale ha un difetto di base che è applicabile in tutti questi casi: "se studi un sistema, lo modifichi".

Se il campione studiato sa di esserlo, modificherà di conseguenza il proprio comportamento.

Vale anche in zoologia.

Se ci aggiungi le normali fluttuazione tra realtà e rilevamento statistico, hai voglia a dire che le oscillazioni degli ascolti sono ricollegabili a determinati motivi. ;)

Però le società pubblicitarie ci credono ciecamente.

I clienti delle stesse un po' meno se non vedono il rientro sotto forma di fatturato.
 
Io non credo che il problema possa essere il rapporto tra auditel e dtt, nel senso che attualmente gli strumenti rilevatori dei dati d'ascolto pare siano predisposti anche per il digitale e funzionano come da te detto sfruttando l'audio del canale e paragonandolo ad una banaca dati dove confluiscono tutti i programmi irradiati sull'intero territorio nazionale. FONTE

Il problema dell'auditel è sempre lo stesso, qualunque sia il metodo di diffusione dei canali usato (analogico, digitale, satellitare...), ovvero l'attendibilità e l'affidabilità di dati statistici, e di chi effettivamente trasmette quei dati. Dal momento che ogni componente della famiglia campione ha un suo tasto per inviare informazioni circa il canale e il programma che si sta guardando, chi vieta al papà di inviare dati a nome del figlio, o viceversa?

Infine concordo anche io con L_Rogue.
Se il campione studiato sa di esserlo, modificherà di conseguenza il proprio comportamento.
 
Della serie: lasci acceso il TV connesso all'auditel su "Porta a Porta" con Padre Bruno da L'Aquila, mentre nell'altra stanza ti stuzzichi lo spiedino con Dorcel TV e le sue patatine :D :D :D

L_Rogue ha scritto:
Se il campione studiato sa di esserlo, modificherà di conseguenza il proprio comportamento.
 
Dingo 67 ha scritto:
Della serie: lasci acceso il TV connesso all'auditel su "Porta a Porta" con Padre Bruno da L'Aquila, mentre nell'altra stanza ti stuzzichi lo spiedino con Dorcel TV e le sue patatine :D :D :D

Ehm... veramente avevo pensato a qualcosa di più subdolo, come il padre che si sollazza con le patatine facendo ricadere la colpa sul figlio o viceversa.

Mogli e madri avvisate! ;)

Anche se ci sono canali per tutti i gusti... :eusa_whistle:

Edit: certi thread mi fanno tornare in mente cose tratte dai meandri dei tempi degli studi:

LA STATISTICA
di Trilussa


Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:

e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
Ehm... veramente avevo pensato a qualcosa di più subdolo, come il padre che si sollazza con le patatine facendo ricadere la colpa sul figlio o viceversa.

Mogli e madri avvisate! ;)

Anche se ci sono canali per tutti i gusti... :eusa_whistle:

Mazza che tristezza e io che credevo che parlaste di gente che non aggiorna quali e quante persone ci sono davanti alla tv in maniera rigorosa.

Che poi che motivo uno avrebbe di mentire? I dati appunto per influenzare al minimo il campione devono essere anonimi, non consultabili e rimanere tali.
 
l'attendibilità del campione è tale solo se si utilizza un campione che non sa di esserlo...

quindi o cercano un sistema in cui tutti concorrono (con il digitale secondo me è possibile che ogni utente dia un feedback di segnale in modo inconsapevole... ma con ovvie problematiche di privacy) o niente...

ricordo l'intervista di una signora (anonima) che era e forse è attualmente ancora parte del sistema auditel (perché di una categoria difficile) che aveva detto che lei più volte aveva falsato i suoi dati auditel, pompando trasmissioni di seconda e terza serata lasciando il tv acceso o evitando appositamente alcuni programmi sulla tv con il marchingegno favoloso o falsificando i dati dell'utente che utilizzava in quel momento la tv....
 
War3333 ha scritto:
Che poi che motivo uno avrebbe di mentire? I dati appunto per influenzare al minimo il campione devono essere anonimi, non consultabili e rimanere tali.

La modifica comportamentale nel rilevamento statistico non ha necessità di essere motivata. E' un fatto. Ci sono un sacco di saggi su come provvedere alla sua compensazione statistica.

E' il "sentirsi osservati" a innescare il cambiamento, anche se l'osservazione è stata accettata volontariamente.

Per il resto, si scherzava un po'. :happy3:

edit: mi ricordo alcune cose sempre in ritardo. Chi volesse approfondire le discrepanze statistiche e come evitare le conclusione errate da esse derivanti, può fare una ricerca per il termine "outlier".
 
Concordo con trilussa, questi dati sono una statistica e perciò essendo una materia che oltre a non piacermi ritengo superflua perchè imprecisa; va presa tanto per..

L'unica cosa che secondo me bisogna guardare è che Tlc ha fatto un salto in avanti e che; se non passi al digitale rimani penalizzato..

P.s= Eppoi se non te magni il pollo te, se ne magna 2 un altro..
(Quindi ti conviene mangiartelo..:badgrin: :badgrin: )
 
il problema del campione auditel molto basso cè già da quando sky decise di rendere pubblici i suoi dati. purtroppo ci si dovrà sempre affidare ad un campione statistico, perchè è praticamente impossibile che tutte le famiglie accettino di farsi rilevare...
 
Se si andrà verso la web tv e passerà la legge sulla tracciabilità on line... 1+1=2 e dalla statistica attuale si andrà direttamente al censimento futuro dei programmi guardati. :icon_rolleyes:
 
SATRED ha scritto:
Quando si parla di dati auditel mi piace sempre citare sopratutto per chi non l'ha già letta la nostra inchiesta: ;)

Auditel, i numeri che cambiano la televisione (PARTE 1)


Auditel: i numeri che cambiano la televisione (PARTE 2)

Il paragrafo conclusivo merita di essere riprodotto qui:

"È importante rilevare come, seppur si tratti di una ricerca basata su un campione di tipo statistico con un intervallo di confidenza dei risultati davvero ridotto, con esiti che potrebbero non essere esattamente aderenti alla realtà, è evidente – e abbiamo cercato di spiegarvelo – che nel mondo televisivo i numeri di cui abbiamo parlato sono capaci di muovere da soli un giro d’affari difficilmente comprensibile e accettabile ai più. E se pensiamo che tutto dipende da 5134 famiglie… beh, non si hanno tutti i torti."
 
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