Bando per i diritti d'uso definitivi in 9 regioni

Otg Tv ha scritto:
Dipende da quale masterplan uno consulta. A parte che regolamentava gli spegnimenti e non le accensioni (come scritto mille volte), nel catasto delle frequenze ci sono un Ronzone e un Asti Azzano sul 23

Io con i miei potenti mezzi posso solo consultare quello che pubblica il ministero in documenti o siti ufficiali. decoder.comunicazioni.it e la tabella allegata al bando rottamazioni dove il 23 non risultava, neanche con la dicitura lim, come invece è presente per altre emittenti: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/tabellaDirittiD_uso_all digital.pdf

Se il catasto delle frequenze fosse pubblico sarebbe interessante avere un link. Io non sono riuscito a trovarlo.
 
lucpip ha scritto:
Io con i miei potenti mezzi posso solo consultare quello che pubblica il ministero in documenti o siti ufficiali. decoder.comunicazioni.it e la tabella allegata al bando rottamazioni dove il 23 non risultava, neanche con la dicitura lim, come invece è presente per altre emittenti: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/tabellaDirittiD_uso_all digital.pdf

Se il catasto delle frequenze fosse pubblico sarebbe interessante avere un link. Io non sono riuscito a trovarlo.
Il link è questo, ma risparmiati la fatica: l'accesso pubblico è sostituito da un loop vuoto e non si accede a nulla

http://www.catastofrequenze.agcom.it
 
lucpip ha scritto:
C.V.D. Grazie comunque, me lo salvo nei preferiti. chissà che accada o miracolo.:D Comunque dal ministero hai news?
le news dicevano ieri sera...
cmq la parte che è più spinosa del bando viene di fatto annullata (separazione bilancio/personale tra operatore di rete ed ex società editrice)
 
Otg Tv ha scritto:
le news dicevano ieri sera...
cmq la parte che è più spinosa del bando viene di fatto annullata (separazione bilancio/personale tra operatore di rete ed ex società editrice)

sono proprio curioso di leggere la risposta. Per principio giurisprudenziale il bando é lex specialis a cui anche il banditore deve attenersi. Ulteriore motivo di doglianza in caso di ricorsi. Avrebbero fatto meglio a ripubblicare il bando.
 
lucpip ha scritto:
sono proprio curioso di leggere la risposta. Per principio giurisprudenziale il bando é lex specialis a cui anche il banditore deve attenersi. Ulteriore motivo di doglianza in caso di ricorsi. Avrebbero fatto meglio a ripubblicare il bando.
se ripubblichi il bando rischi di sforare nel 2013.. e non si può!
 
è una vergogna.
Diciamo che stanno provando tutti i modi per mettere in difficoltà gli editori e costringerli a commettere errori nella compilazione delle domande.
Se le risposte ai quesiti non arriveranno entro sera è probabile che venga richiesta una proroga alla scadenza, oppure arriveranno i ricorsi e mi sa che saranno ampiamente giustificati.
 
è veramente pazzesco.
Anche oggi se ne andrà, rimane solo Giovedì e Venerdì per preparare tutto poi bisogna accamparsi fuori dal ministero.
Se le televisioni sono circa 300, dagli due minuti ad ognuna per espletare le pratiche, ci vogliono circa 10 ore per smaltire tutto, considerando che l'ufficio è aperto solo due ore, fate voi.
Ma le associazioni che fanno ?
 
lucpip ha scritto:
Grazie. Eventualmente a dopo per eventuali commenti.

EDIT:sulla separazione contabile, se non ho capito male o l'hai fatta o ciccia?
Esatto. E siccome in regola ci sono poche emittenti (per esempio gli operatori di rete "puri") la voce fondamentale si annulla di importanza o quasi
 
Otg Tv ha scritto:
Esatto. E siccome in regola ci sono poche emittenti (per esempio gli operatori di rete "puri") la voce fondamentale si annulla di importanza o quasi
Curiosità. indipendentemente dagli effetti sul bando, il non averla comporta sanzioni, visto che al quesito 11 (se non sbaglio numero) c'è scritto in grassetto che la documentazione verrà girata alle autorità competenti?
 
Otg Tv ha scritto:
Telegranda aveva diritti d'uso su Alessandria e Asti

Se avessero assegnato a Telegranda un canale libero sia ad AL che ad AT (ad esempio il 51!) avrebbero risparmiato oltre 356.000 euro di soldi pubblici. E visto che alla fine paghiamo noi (per della carta o del fumo come preferite) oltretutto per liberare una frequenza che con ogni probabilità non verrà usata da nessuna locale, non mi pare irrilevante!
 
ragazzi una domanda ho letto il bando ed ho letto che per ogni canale uguale ci sono dei punti che verranno assegniati ad esempio napoli ha 26 a salerno c'è un altra tv che ha il 26 quindi hanno un coefficiente di 0,5 punti ma nelle 8 regioni a cui partecipano al bando ci sono televisioni che hanno la III Banda come la rai come faranno ad avere questo coefficiente?
 
Segnalo questo articolo http://www.tvdigitaldivide.it/2012/...-quesiti-per-il-bando-assegnazione-frequenze/

e questo passaggio

Ma non tutti sono rimasti soddisfatti delle risposte emanate dal Ministero. L’associazione Radiotelevisioni Europee Associate comunica: «Le risposte che il Ministero ha dato ai quesiti che le emittenti hanno posto per la partecipazione ai bandi TV riservati alle regioni già digitalizzate, come si prevedeva, sono lacunose ed equivoche fino al punto da creare nuovi dubbi ed incertezze sulla separazione contabile, sullo scorporo del patrimonio e dei dipendenti, sul calcolo delle coperture.
La Rea, pertanto, ha allertato i legali per approfondire le risposte ministeriali in modo da ricorrere con maggiore cognizione di causa in sede giudiziaria in parallelo con l’ impugnazione della Delibera di pianificazione Agcom che ha stravolto i principi degli articoli 4, 13, 13bis e 14 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche in fatto di diritti costituzionali e di equa ed imparziale assegnazione delle frequenze tra Reti nazionali e Locali.
Intanto ieri mattina lo Studio Legale Barneschi di Roma, su mandato di Rea, Tele Sol Regina, SuperTV, Video Star, Antenna Tre , Tele Alternativa, Telemare, Napoli Tv, ha notificato il ricorso avverso alla Delibera Agcom di pianificazione al Capo dello Stato. Altrettanto Rea vorrà agire contro i Bandi per la’ssegnazione delle frequenze.
Quei Bandi vanno impugnati con urgenza ed efficacia. Gli Studi Legali degli avvocati Domenico Siciliano e Gianluca Barneschi sono a disposizione delle emittenti con tariffe convenzionate Rea».
Lo comunica l’Ufficio Stampa Rea – Radiotelevisioni Europee Associate.
 
Questo il comunicato di frt

26-09-2012 - Bandi assegnazione frequenze tv locali, pubblicate le risposte ai quesiti


Dopo ben tredici giorni di attesa il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato oggi le risposte ai quesiti posti dalle associazioni di categoria e dalle emittenti che dovranno partecipare al bando di assegnazione delle frequenze nelle aree digitalizzate entro il 2010. Le principali criticità emerse dai bandi di gara, quelle relative ai criteri da adottare per la suddivisione del patrimonio netto tra attività di operatore di rete e attività televisive e quelle relative alla documentazione dell'avvenuta instaurazione della separazione contabile, rimangono irrisolte. La scorsa settimana, dalle pagine di questa newsletter, avevamo evidenziato che l'applicazione della disposizione sulla determinazione della quota di patrimonio netto da destinare all'attività di operatore di rete può causare forte disparità tra i soggetti partecipanti al bando, vista l'assenza di un criterio di calcolo valido per tutti. Il Bando, infatti, prevede che sia lo stesso soggetto partecipante a calcolare e comunicare al Ministero l'ammontare del patrimonio imputato all'attività di operatore di rete. Ai fini del calcolo del patrimonio netto ciò può determinare, tra un'impresa e l'altra, una situazione di disomogeneità dovuta ai diversi criteri di imputazione di costi, ricavi e conti patrimoniali internamente adottati e creare forti disparità tra i soggetti partecipanti al bando.
Su questo punto il Ministero rimanda a quanto prevedono il bando stesso e l'art. 25 comma 2 della Delibera 353/11/Cons dell'Agcom. Vale la pena ricordare che nè il codice civile nè le altre disposizioni in materia prevedono l'obbligo di far risultare, nel verbale d'assemblea e nel bilancio, la ripartizione del patrimonio netto tra le varie attività svolte dall'azienda. Nè il Ministero attraverso i suoi atti come ad esempio i provvedimenti ministeriali di assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze digitali, ha mai disposto che il regime di separazione contabile dovesse risultare dal bilancio. Tale disposizione è emersa solo con il bando pubblicato il 5 settembre !! Conseguentemente, le società che hanno già approvato il bilancio non potevano prevedere un futuro obbligo in tal senso. Per il Presidente dell'Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, "c'è una reale esigenza di trasparenza e di chiarezza, da parte di chi dovrà partecipare alla gara, che il Ministero dello sviluppo economico ha ritenuto di non soddisfare, mantenendo ferme le posizioni di partenza. E' dura da accettare, ma è così, e sarà ancora una volta la magistratura a colmare il vuoto lasciato dalla Pubblica Amministrazione. Il comportamento del Ministero è inaccettabile e non si può continuare a operare nell'incertezza e nell'assenza di regole chiare".
In effetti, uno degli obiettivi principali di un bando pubblico è proprio quello di assicurare che non vi siano, nè direttamente nè indirettamente, soggetti privilegiati e soggetti svantaggiati.
La scelta del Ministero di assegnare zero punti alle emittenti (praticamente tutte) che non hanno presentato un bilancio dal quale risulti la ripartizione del patrimonio netto relativo alle varie attività, significa annullare uno dei parametri previsti dalla legge 220/2010. In tal modo si determina, oltre ad un disallineamento normativo, anche una discriminazione tra i partecipanti alla gara.
Di norma, per evitare situazioni discriminatorie la P.A. applica il principio dell'imparzialità che consiste, nella sua accezione negativa, nel divieto di qualsiasi forma di favoritismo nei confronti di alcuni soggetti a danno di altri e nella sua accezione positiva, nel predisporre i propri atti con efficienza, rapidità, trasparenza, chiarezza e contemperando gli interessi di tutti i soggetti interessati.
Per il Presidente della FRT, Filippo Rebecchini, " i dirigenti ministeriali, purtroppo, confondono il bilancio civilistico con quello gestionale che le imprese adottano al loro interno in cui è prevista la ripartizione del patrimonio netto tra le varie attività. E' evidente che la questione finirà al TAR, dove i dirigenti del Ministero non hanno l'onere di corrispondere le parcelle agli avvocati."
 
Nel frattempo le discussioni relative alle regioni che vedranno a breve le varie riassegnazioni di canale (nella sezione DTT - Copertura), sono state poste di nuovo in rilievo. ;)
 
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