Studio americano rivela che gli individui «compatti» avevano più chances con le donne perché ritenuti più validi nei combattimenti
LONDRA (Gran Bretagna) – Oggi si dice spesso «altezza, mezza bellezza», ma una volta le cose erano molto diverse e gli uomini bassi erano considerati i più sexy. Bisogna andare indietro di qualche anno, 4 milioni di anni per essere precisi, ma chi si fa un complesso dovuto alla scarsa altezza può consolarsi sapendo che, almeno una volta, i «tappi» piacevano molto di più degli spilungoni. Lo hanno scoperto gli scienziati dell’università dello Utah, che hanno rivelato come gli australopitechi (antenati dell’homo erectus) avessero tanto più successo quanto più erano «compatti».
BRAVI A COMBATTERE - «La spiegazione sta nel fatto che i bassi potevano combattere meglio, avendo un baricentro più vicino a terra e quindi maggiore stabilità nelle gambe», spiega il Professor David Carrier, a capo del team di ricerca dell’università americana, nel suo articolo sulla rivista Evolution. Le donne delle caverne quindi impazzivano per gli uomini più bassi, considerati capaci di proteggere al meglio il proprio clan e di assicurare una vita più tranquilla alle proprie famiglie. Metro alla mano, il prof. Carrier dimostra come l’australopiteco-tipo fosse appena più basso di star contemporanee come Tom Cruise, Elton John e Al Pacino, grazie a fossili che confermano come l’altezza media dell’antenato non superava il metro e 35, mentre le donne si aggiravano attorno al metro e 12 centimetri.
ARMI E STATURA - Poi, il processo evolutivo fece un balzo avanti (circa 2 milioni di anni fa) con la scoperta delle prime «armi», ovvero quando l’uomo delle caverne cominciò a usare oggetti intorno a sé per proteggersi. Da quel momento, la forza bruta racchiusa nelle gambe degli australopitechi cominciò ad essere sempre meno importante e da allora l’altezza della specie cominciò ad aumentare, cosa che secondo gli scienziati stà accadendo ancora adesso, con ogni generazione che diventa più alta della precedente.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/13/bonetti.shtml
LONDRA (Gran Bretagna) – Oggi si dice spesso «altezza, mezza bellezza», ma una volta le cose erano molto diverse e gli uomini bassi erano considerati i più sexy. Bisogna andare indietro di qualche anno, 4 milioni di anni per essere precisi, ma chi si fa un complesso dovuto alla scarsa altezza può consolarsi sapendo che, almeno una volta, i «tappi» piacevano molto di più degli spilungoni. Lo hanno scoperto gli scienziati dell’università dello Utah, che hanno rivelato come gli australopitechi (antenati dell’homo erectus) avessero tanto più successo quanto più erano «compatti».
BRAVI A COMBATTERE - «La spiegazione sta nel fatto che i bassi potevano combattere meglio, avendo un baricentro più vicino a terra e quindi maggiore stabilità nelle gambe», spiega il Professor David Carrier, a capo del team di ricerca dell’università americana, nel suo articolo sulla rivista Evolution. Le donne delle caverne quindi impazzivano per gli uomini più bassi, considerati capaci di proteggere al meglio il proprio clan e di assicurare una vita più tranquilla alle proprie famiglie. Metro alla mano, il prof. Carrier dimostra come l’australopiteco-tipo fosse appena più basso di star contemporanee come Tom Cruise, Elton John e Al Pacino, grazie a fossili che confermano come l’altezza media dell’antenato non superava il metro e 35, mentre le donne si aggiravano attorno al metro e 12 centimetri.
ARMI E STATURA - Poi, il processo evolutivo fece un balzo avanti (circa 2 milioni di anni fa) con la scoperta delle prime «armi», ovvero quando l’uomo delle caverne cominciò a usare oggetti intorno a sé per proteggersi. Da quel momento, la forza bruta racchiusa nelle gambe degli australopitechi cominciò ad essere sempre meno importante e da allora l’altezza della specie cominciò ad aumentare, cosa che secondo gli scienziati stà accadendo ancora adesso, con ogni generazione che diventa più alta della precedente.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/13/bonetti.shtml