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andag

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Crescere ed essere adolescenti negli anni '70 e nel francofono Quebec, i rapporti conflittuali con i genitori ed i fratelli, la difficile ricerca e definizione della propria sessualità.

Tanta carne al fuoco, trattata con piglio, bel ritmo, poche remore e buon divertimento, ma anche con la capacità di raccontare senza superficialità un'età complessa.

Il regista Jean-Marc Vallée non è proprio giovanissimo, e per quanto mi riguarda completamente sconosciuto, questo è il suo primo vero successo, per lo meno in patria, mi sembra che se lo meriti.

***
 
Sì, confermo. Diretto ed interpretato con grande intensità. Buonissime scenografie e fantastica colonna sonora che apre al visionario. Anche se, a ben vedere, tutta la troppa carne al fuoco (e i poteri, e il viaggio) serve solo per far scena. Per questo mi ha sì conquistato, ma anche un po' infastidito.

***
 
il tema dei "poteri" secondo me non è gratuito... è una metafora (una visualizzazione) della diversa sensibilità del protagonista rispetto a quella di padre e fratelli, una sensibilità che è tanto incomprensibile ed estranea quanto i fantomatici "poteri"...
 
Sì, è anche vero ma il mio ragionamento è che il film ha una tale carica surreale - pensa a lui che fa Bowie - che non avrebbe bisogno di puntare sulla "magia". Mi sembra che anziché rafforzarlo lo indebolisca anche perché alla lunga sparisce praticamente nel nulla e si punta ad altro, tipo il viaggio mistico che mi è stato ancora più insopportabile. Roba buttata dentro senza essere essenziale. Però, ripeto, nel complesso è un film molto interessante.
 
Non male...Ci sono aspetti che attirano, altri che - come dice gahan - infastidiscono.

**3/4 (giusto per dare una votazione diversa ;) )
 
Chiedo scusa per aver aperto un doppio thread ma giuro di aver usato la funzione "ricerca" e tuttora non esce alcun risultato.
Ribadisco il mio parere sul film, aggiungendo che l'argomento "poteri" può essere legato alla sua caduta alla nascita, ma va a rafforzare il fatto che sia nato il giorno di Natale con tutti i risvolti e i conflitti religiosi che sono molto presenti nella sceneggiatura.
 
gahan ha scritto:
Sì, è anche vero ma il mio ragionamento è che il film ha una tale carica surreale - pensa a lui che fa Bowie - che non avrebbe bisogno di puntare sulla "magia". Mi sembra che anziché rafforzarlo lo indebolisca anche perché alla lunga sparisce praticamente nel nulla e si punta ad altro, tipo il viaggio mistico che mi è stato ancora più insopportabile. Roba buttata dentro senza essere essenziale. Però, ripeto, nel complesso è un film molto interessante.
Visto al Cinema ormai più di un anno fa.
Personalmente il momento in cui il protagonista fa Bowie mi è piaciuto.
Mi trovo d'accordo nel definire assolutamente non necessario, per non dire superfluo e a tratti irritante, il "viaggio mistico".
Per il resto un film che mi è decisamente piaciuto, molto interessante ed anche molto verosimili le vicende dei vari componenti della famiglia.
E gli attori che hanno interpretato i rispettivi ruoli sono stati davvero credibili.

Voto: *** 1/2
 
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