Ho ascoltato Montanari su Sportitalia (sono riuscito a beccare proprio il momento giusto in cui ne ha parlato...)
Secondo lui, la partnership con Tim (i cui dettagli sono ancora poco conosciuti, si sa al momento che Tim punta a 3,2 mln di abbonati con questo accordo...) per Dazn non è sufficiente:
giudica l'investimento enorme e non sostenibile alla lunga (tra diritti tv e spese/tasse, ben più del suo stesso fatturato, specificando che nel 2020 è stato di 725 milioni*) e le converrebbe cercare un accordo anche con Sky per mantenere la ritrasmissione dei suoi canali sulla piattaforma satellitare, sia per motivi appunto economici (e perchè la maggior parte degli utenti Dazn guardano le partite via sat su Sky), ma anche per i dubbi sullo streaming e la sua copertura/affidabilità che nutre ancora la Lega Serie A e quindi quest'ultima potrebbe spingere in tal senso all'accordo...
Nel spiegare ciò, ha detto poi come ancora pienamente dello streaming non ci si fidi neanche all'estero con eventi live di una certa importanza, basta vedere campionati come NFL, NBA, etc.etc. che continuano ad andare sulle piattaforme e sui canali nazionali tradizionali ormai da decenni e per alcuni anni ci andranno ancora...
Quindi per lui un accordo tra Sky e Dazn per il sat è ancora possibile nonostante Tim, non lo esclude a prescindere (mah, io credo non sia possibile, comunque...)
Ha ribadito che Tim è scesa in campo esclusivamente per contrastare l'ingresso di Sky nel mondo del telco, perchè lo vede un cliente scomodo in futuro con l'esperienza di Comcast alle sue spalle e con la sua offerta di contenuti associata a quella nuova della fibra.
Quindi lo "scontro" per lui si è spostato di fatto su un altro piano industriale.
Al momento Dazn conta su 11-12 voti a favore, ma a prescindere da chi appoggia Sky e Dazn, la maggior parte vuole comunque ancora l'accordo con i fondi, mentre altri (Juve in testa) non lo vogliono più, ed è qui che si blocca tutto (diritti tv compresi).
A questo punto, a parere di Montanari, venerdì non assegneranno ancora, perchè appunto la questione è parecchio complessa.
Percentuali di assegnazione da 65% Dazn - 35% Sky, perchè ovviamente l'offerta di Dazn è ben più alta (90 milioni a stagione), ma bisogna vedere se Sky ha ancora qualche carta e se vorrà giocarsela per in un certo senso "rilanciare".
Secondo lui non è detto comunque che Sky lo faccia, perchè ormai per i diritti tv (seppur ancora importanti, ma non come ai tempi di Murdoch...) mira a spendere meno, per crearsi i contenuti in casa e per fare da distributore di contenuti, poichè il parco abbonati fermo a 5 milioni di clienti non cresce più da tempo e la raccolta pubblicitaria nel frattempo è calata. Vuole cercare altre vie per mantenere questo livello di business e appunto l'entrata tra le telco (in ottica distribuzione streaming/ott che in futuro tra 5-10 anni sostituiranno completamente la tv lineare tradizionale che sarà pienamente sorpassata, con la fibra che in Italia si deve ancora sviluppare molto...) è la strada da seguire come vuole la "casa madre" Comcast.
Ha aggiunto che è vero che Sky senza Serie A può perdere parecchi abbonati (nel frattempo diceva che gli abbonati Calcio sono circa la metà, 2,5 dei 5 mln di clienti), ma è appunto in corso un processo di trasformazione della stessa Sky, quella di qualche anno fa, quando era di Murdoch, non c'è più, con Comcast stanno cambiando molte cose.
Ha sottolineato infine che gli sembra comunque strano che la Juventus**, storicamente molto vicina a Sky (e viceversa), abbia deciso di voltarle le spalle e di appoggiare Dazn...
*quindi sarebbe calato dagli 878 circa del 2019, immagino causa Covid e conseguente lockdown della scorsa primavera...
**ricordiamo che secondo Sole 24 Ore (Marco Bellinazzo), Dazn avrebbe offerto tanto per i diritti d'archivio a Juve e Inter, anche se poi ha smentito (probabilmente smentite di rito)...