Fino alla seconda riga ci arrivo, è chiaro.
Ma l'ultima riga a mio parere può voler dire qualsiasi cosa. Che vuol dire "accedendo ai necessari servizi tecnici e commerciali..."?
Forse si riferisce all'appoggiarsi a piattaforme di terzi?
Allora l'art.13 andrebbe interpretato in questo modo, cioè la Lega Serie A può fare in proprio in questi 2 modi:
1) realizza una propria piattaforma, previo ottenimento del titolo abilitativo, e diventa broadcaster a tutti gli effetti con le proprie forze, con sue frequenze (acquistate o affittate), quindi si occuperebbe anche di tutta la parte tecnica (decoder satellitari, cam e schede per il pay dtt, piattaforma ott o iptv, servizio clienti, etc.etc.) e commerciale (vendita diretta del servizio, promozione di esso, etc.etc.)
Insomma, fa tutto da sola...
2) realizza prodotti audiovisivi (le partite e tutto il contorno che conosciamo...) per un proprio canale tematico, ma per distribuire tale canale agli utenti finali, si avvale di varie piattaforme terze (Sky, Tim, Dazn, Amazon, etc.etc., chi più ne ha più ne metta), ma deve farlo in maniera equa e non discriminatoria. Non è che X può ricevere 100 mentre Y riceve 200, oppure non è che su una piattaforma il canale può costare 50, mentre su un'altra 100 (detta in parole poverissime ovviamente...), questo non può avvenire, tutte le piattaforme terze devono essere messe nelle stesse condizioni.
P.S.: ovviamente alla prima ipotesi non ci sta pensando nessuno all'interno dell'assemblea, sarebbe un progetto kamikaze in tutti i sensi; ad esempio l'idea che segue De Laurentiis è proprio quella seconda opzione.