@Villans'88, ti chiedo scusa in anticipo per quello che sto per scrivere e sottolineo che non è nulla di personale, ma sono proprio i tifosi come te che stanno contribuendo a rovinare lo sport avallando ogni folle decisione presa da FIFA e compagnia. Tifosi ormai assuefatti alla cultura del business della peggiore matrice capitalistica, sempre entusiasti di andare dietro all'ultima moda imposta dai media, specie se questa viene dall'estero, tifosi che approvano e addirittura difendono delle scelte dettate unicamente dall'avidità di presidenti e dirigenti delle federazioni. Tifosi che non si rendono neanche conto di andare contro i loro stessi interessi osannando questo sport moderno i cui principi più genuini che nun tempo erano il suo fondamento sono adesso sistematicamente distorti in nome dei soldi.
Come dicevo, niente di personale, ma non ho potuto evitare di rispondere vedendoti difendere in ogni occasione le porcate fatte dalle varie leghe e federazioni, a partire da quell'obbrobrio del Mondiale per Club da te lodato nei mesi scorsi, come se tutto ciò fosse frutto di progresso e miglioramento.
Nessuna offesa figurati, sono opinioni

Io guardo la questione non dal punto di vista del tifoso, ma come appassionato del gioco e della sua evoluzione, in relazione anche allo sviluppo mediatico ed economico del gioco.
Se mi permetti, tu come molti altri vivete ancora, come in molti altri aspetti della nostra società, nella bolla degli anni 80' e 90', con un calcio ed uno sport che non esiste più, poichè da tempo, come tutti gli sport sul pianeta, si è trasformato in un business.
Era un calcio già profondamente indebitato, sostenuto dai mecenati italiani, adesso scomparsi, e che portò alle dissoluzione delle 7 sorelle all'inizio del millennio.
Questo guardando solo in casa nostra. Mesi fa scrivevi che l'unico modo per fare tornare la Serie A protagonista era arruolare nuovi campioni, come accadeva anni prima. Risposi citando che non vi sono più le possibilità economiche per farlo, poichè come affermano tutti i dirigenti del calcio italiano, siamo diventati un campionato di transizione.
La nostra Serie A, come la Bundesliga e la Liga, subiscono lo strapotere della Premier League e purtroppo volente o nolente, devono " inventarsi" queste soluzioni per attingere nuovi danari oltre a farsi promozione.
Probabilmente sei poco avvezzo agli sport americani, ma da diverso tempo funziona così negli States e come ben sai la maggior parte delle nostre società sono in mano yankee
Mi dispiace ma è la realtà dei fatti. Io apprezzo il gesto tecnico piuttosto che le polemiche sul modulo di gioco piuttosto le correnti filosofiche che possono spaziare dal Tiki taka al Gegen pressing ( sono profondamente convinto che tu sei un sostenitore del corto muso

ma magari mi sbaglio ) ma ormai il tifoso e appassionato moderno guarda anche a questi aspetti.
Sul mondiale per club ci siamo già lungamente confrontati in estate, secondo me siete partiti con il pregiudizio di fondo di un torneo ospitato negli Usa ( sbaglio o sei anti-americano ? magari sbaglio ) quando si trattava della prima edizione, andando a colmare un vuoto importante nel calendario internazionale ed offrendo uno spettacolo degno di nota.
Se vuoi continuiamo in privato visto che qui siamo decisamente fuori tema
P.S: e comunque pur sostenendo alcune scelte, decisamente obbligate viste i tempi e le circostanze, su altre avrei idee diametralmente opposte, magari in linea con il tuo pensiero. Per esempio non sono un fan del calcio spezzatino, e tornei ad 4/5 partite la domenica pomeriggio, come in Premier e Bundesliga. Inoltre da decenni sostengo l'idea di una Coppa Italia formato FA Cup o quantomeno DFB Pokal e non la schifezza attuale.
Sul mondiale sarei rimasto con un format a 32, assolutamente contrario all'allargamento a 64.