Calcio in TV: stagione 2025 - 2026

C'erano 12 milioni di buoni motivi per fare questa scelta.
Magari lo stadio sarà anche pieno e le altre 18 prendono pure il gettone per aver dato parere favorevole.
Comunque l'Optus Stadium di Perth è enorme, io non credo che riescano a riempirlo per una partita di Serie A. Poi hanno un campo ovale adatto principalmente al cricket ed il football australiano, ci sarà una grossa distanza rispetto al rettangolo di gioco, sarà pure scomodo da seguire per gli spettatori. Non è un caso che questi stadi da cricket non sono stati utilizzati per i mondali femminili del 2023...
 
Comunque l'Optus Stadium di Perth è enorme, io non credo che riescano a riempirlo per una partita di Serie A. Poi hanno un campo ovale adatto principalmente al cricket ed il football australiano, ci sarà una grossa distanza rispetto al rettangolo di gioco, sarà pure scomodo da seguire per gli spettatori. Non è un caso che questi stadi da cricket non sono stati utilizzati per i mondali femminili del 2023...
Non puoi citare il mondiale femminile, dove di solito si utilizzano stadi più piccoli, non prevedendo la stessa affluenza del maschile.
In quel caso fu utilizzato a Perth un altro stadio, da nemmeno 20mila posti.
Il presidente del Catania, mi suggeriscono dalla regia, nonché proprietario del Perth Glory, parla di grande attesa e più di 60mila persone pronte a vedere la partita.
Non credo che gli australiani abbiano messo tale cifra sul tavolo senza aver fatto le loro ricerche....
 
Non puoi citare il mondiale femminile, dove di solito si utilizzano stadi più piccoli, non prevedendo la stessa affluenza del maschile.
In quel caso fu utilizzato a Perth un altro stadio, da nemmeno 20mila posti.
Il presidente del Catania, mi suggeriscono dalla regia, nonché proprietario del Perth Glory, parla di grande attesa e più di 60mila persone pronte a vedere la partita.
Non credo che gli australiani abbiano messo tale cifra sul tavolo senza aver fatto le loro ricerche....
Il mondiale era, appunto, un evento mondiale dove era coinvolta anche la nazionale australiana. Di certo un evento più sentito a quelle latitudini rispetto ad una singola partita, nemmeno di cartello, della Serie A. Non credo che riesca a riempire l'Optus Stadium. Poi magari mi sbaglio, vedremo a febbraio... ;)
 
Non sottovalutate la cultura sportiva degli australiani.
Con tutto il rispetto, non parliamo dei sauditi.
 
@Villans'88, ti chiedo scusa in anticipo per quello che sto per scrivere e sottolineo che non è nulla di personale, ma sono proprio i tifosi come te che stanno contribuendo a rovinare lo sport appoggiando e addirittura difendendo ogni folle decisione presa da FIFA e compagnia. Tifosi ormai assuefatti alla cultura del business della peggiore matrice capitalistica, sempre entusiasti di andare dietro all'ultima moda imposta dai media, specie se questa viene dall'estero, tifosi che approvano e applaudono certe scelte dettate unicamente dall'avidità di presidenti e dirigenti delle federazioni. Tifosi che non si rendono neanche conto di andare contro i loro stessi interessi osannando questo sport moderno i cui principi più genuini, che un tempo erano il suo fondamento, sono adesso sistematicamente distorti in nome dei soldi.

Come dicevo, niente di personale, ma non ho potuto evitare di rispondere vedendoti difendere in ogni occasione le porcate fatte dalle varie leghe e federazioni, a partire da quell'obbrobrio del Mondiale per Club da te lodato nei mesi scorsi fino alla scelta vergognosa di andare a giocare in Australia presa dalla Lega Serie A, come se tutto ciò fosse una positiva evoluzione per lo sport e un segno di progresso e miglioramento.
 
@Villans'88, ti chiedo scusa in anticipo per quello che sto per scrivere e sottolineo che non è nulla di personale, ma sono proprio i tifosi come te che stanno contribuendo a rovinare lo sport avallando ogni folle decisione presa da FIFA e compagnia. Tifosi ormai assuefatti alla cultura del business della peggiore matrice capitalistica, sempre entusiasti di andare dietro all'ultima moda imposta dai media, specie se questa viene dall'estero, tifosi che approvano e addirittura difendono delle scelte dettate unicamente dall'avidità di presidenti e dirigenti delle federazioni. Tifosi che non si rendono neanche conto di andare contro i loro stessi interessi osannando questo sport moderno i cui principi più genuini che nun tempo erano il suo fondamento sono adesso sistematicamente distorti in nome dei soldi.

Come dicevo, niente di personale, ma non ho potuto evitare di rispondere vedendoti difendere in ogni occasione le porcate fatte dalle varie leghe e federazioni, a partire da quell'obbrobrio del Mondiale per Club da te lodato nei mesi scorsi, come se tutto ciò fosse frutto di progresso e miglioramento.
Nessuna offesa figurati, sono opinioni ☺️
Io guardo la questione non dal punto di vista del tifoso, ma come appassionato del gioco e della sua evoluzione, in relazione anche allo sviluppo mediatico ed economico del gioco.

Se mi permetti, tu come molti altri vivete ancora, come in molti altri aspetti della nostra società, nella bolla degli anni 80' e 90', con un calcio ed uno sport che non esiste più, poichè da tempo, come tutti gli sport sul pianeta, si è trasformato in un business.
Era un calcio già profondamente indebitato, sostenuto dai mecenati italiani, adesso scomparsi, e che portò alle dissoluzione delle 7 sorelle all'inizio del millennio.
Questo guardando solo in casa nostra. Mesi fa scrivevi che l'unico modo per fare tornare la Serie A protagonista era arruolare nuovi campioni, come accadeva anni prima. Risposi citando che non vi sono più le possibilità economiche per farlo, poichè come affermano tutti i dirigenti del calcio italiano, siamo diventati un campionato di transizione.
La nostra Serie A, come la Bundesliga e la Liga, subiscono lo strapotere della Premier League e purtroppo volente o nolente, devono " inventarsi" queste soluzioni per attingere nuovi danari oltre a farsi promozione.
Probabilmente sei poco avvezzo agli sport americani, ma da diverso tempo funziona così negli States e come ben sai la maggior parte delle nostre società sono in mano yankee
Mi dispiace ma è la realtà dei fatti. Io apprezzo il gesto tecnico piuttosto che le polemiche sul modulo di gioco piuttosto le correnti filosofiche che possono spaziare dal Tiki taka al Gegen pressing ( sono profondamente convinto che tu sei un sostenitore del corto muso:LOL: ma magari mi sbaglio ) ma ormai il tifoso e appassionato moderno guarda anche a questi aspetti.
Sul mondiale per club ci siamo già lungamente confrontati in estate, secondo me siete partiti con il pregiudizio di fondo di un torneo ospitato negli Usa ( sbaglio o sei anti-americano ? magari sbaglio ) quando si trattava della prima edizione, andando a colmare un vuoto importante nel calendario internazionale ed offrendo uno spettacolo degno di nota.
Se vuoi continuiamo in privato visto che qui siamo decisamente fuori tema

P.S: e comunque pur sostenendo alcune scelte, decisamente obbligate viste i tempi e le circostanze, su altre avrei idee diametralmente opposte, magari in linea con il tuo pensiero. Per esempio non sono un fan del calcio spezzatino, e tornei ad 4/5 partite la domenica pomeriggio, come in Premier e Bundesliga. Inoltre da decenni sostengo l'idea di una Coppa Italia formato FA Cup o quantomeno DFB Pokal e non la schifezza attuale.
Sul mondiale sarei rimasto con un format a 32, assolutamente contrario all'allargamento a 64.
 
Ultima modifica:
Sostenitore del "non gioco" di Allegri io? Così mi offendi veramente 😄

Non sono neanche anti-americano, anzi, sono però contrario all'etica del capitalismo sfrenato in stile "i soldi prima di tutto" che gli americani hanno inculcato in tutto il mondo occidentale.

Seguo l'NFL perché il football americano è spettacolare, ma non vuol dire che non mi accorga che è più business che sport.

Per il resto sono perfettamente d'accordo con le tue valutazioni sulla Serie A e sulle difficoltà di concorrere contro lo strapotere della Premier League, ma non è portando a giocare qualche partita estemporanea agli antipodi del pianeta che risolvi la situazione. Da anni giochiamo la Supercoppa nei posti più improbabili, ma cosa abbiamo risolto? Nulla. Il declino del nostro calcio anzi è proseguito. Io sono dell'idea che per recuperare il gap con gli inglesi sia necessario un lavoro di crescita strutturale che deve interessare tutto il settore, a partire dagli stadi passando per il confezionamento televisivo del prodotto, ma il vero motore di tutto deve essere il gioco. La Premier League piace perché offre un calcio puro, con poca tattica, tanto dinamismo, un gioco costantemente in verticale e parecchie emozioni. Noi cosa proponiamo invece? Ritmi lenti, squadre chiuse con zero spazi per la fase offensiva e allenatori incensati dai media perché difendono con 11 giocatori dietro la linea della palla.

Gli inglesi sono inoltre bravi, da sempre, ad enfatizzare a dismisura la loro storia. Ti parlano di club storici che non hanno vinto una mazza in oltre un secolo di storia come se fossero i club più vincenti e rappresentativi della terra. Nessun altro lo fa. Tuttavia, anche noi, come altri campionati, abbiamo società ultracentenarie, ma sui media quanto vedi sottolineato questo aspetto? Mai! Ecco, serverirebbe creare una cultura fortemente improntata alla creazione del senso di appartenenza e basata sulla memoria storica della Serie A. Poi serve abbinarci una mentalità di gioco moderna, un gioco meno tattico e più aperto, più intenso e più offensivo, in altre parole: più piacevole, più spettacolare e più appassionante. Ma fino a che considereremo dei grandi allenatori gente che parla di "corto muso" e se ne vanta pure, finché avremo dei giornalisti pronti a lodare questo "non gioco" perché è "vincente", non riusciremo mai a costruire nulla e saremo destinati a rimanere un campionato secondario, di "transizione", come hai detto tu.

E poco conterà andare a giocare in Australia o dovunque voi se poi alla gente che in teoria vorresti far appassiinare offri uno spettacolo come quello visto domenica alla Juventus Stadium tra due delle più importanti squadre del campionato.
 
Sostenitore del "non gioco" di Allegri io? Così mi offendi veramente 😄

Non sono neanche anti-americano, anzi, sono però contrario all'etica del capitalismo sfrenato in stile "i soldi prima di tutto" che gli americani hanno inculcato in tutto il mondo occidentale.

Seguo l'NFL perché il football americano è spettacolare, ma non vuol dire che non mi accorga che è più business che sport.

Per il resto sono perfettamente d'accordo con le tue valutazioni sulla Serie A e sulle difficoltà di concorrere contro lo strapotere della Premier League, ma non è portando a giocare qualche partita estemporanea agli antipodi del pianeta che risolvi la situazione. Da anni giochiamo la Supercoppa nei posti più improbabili, ma cosa abbiamo risolto? Nulla. Il declino del nostro calcio anzi è proseguito. Io sono dell'idea che per recuperare il gap con gli inglesi sia necessario un lavoro di crescita strutturale che deve interessare tutto il settore, a partire dagli stadi passando per il confezionamento televisivo del prodotto, ma il vero motore di tutto deve essere il gioco. La Premier League piace perché offre un calcio puro, con poca tattica, tanto dinamismo, un gioco costantemente in verticale e parecchie emozioni. Noi cosa proponiamo invece? Ritmi lenti, squadre chiuse con zero spazi per la fase offensiva e allenatori incensati dai media perché difendono con 11 giocatori dietro la linea della palla.

Gli inglesi sono inoltre bravi, da sempre, ad enfatizzare a dismisura la loro storia. Ti parlano di club storici che non hanno vinto una mazza in oltre un secolo di storia come se fossero i club più vincenti e rappresentativi della terra. Nessun altro lo fa. Tuttavia, anche noi, come altri campionati, abbiamo società ultracentenarie, ma sui media quanto vedi sottolineato questo aspetto? Mai! Ecco, serverirebbe creare una cultura fortemente improntata alla creazione del senso di appartenenza e basata sulla memoria storica della Serie A. Poi serve abbinarci una mentalità di gioco moderna, un gioco meno tattico e più aperto, più intenso e più offensivo, in altre parole: più piacevole, più spettacolare e più appassionante. Ma fino a che considereremo dei grandi allenatori gente che parla di "corto muso" e se ne vanta pure, finché avremo dei giornalisti pronti a lodare questo "non gioco" perché è "vincente", non riusciremo mai a costruire nulla e saremo destinati a rimanere un campionato secondario, di "transizione", come hai detto tu.

E poco conterà andare a giocare in Australia o dovunque voi se poi alla gente che in teoria vorresti far appassiinare offri uno spettacolo come quello visto domenica alla Juventus Stadium tra due delle più importanti squadre del campionato.
Ma anche quando eri il campionato più seguito giocavi così come ora solo che ora avevi i migliori oggi no tranne rare eccezioni Milan di sacchi e Ancelotti
 
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