Allora.... chiariamo, non c'è un braccio "caldo" ed uno "freddo", un dipolo funziona perchè ci sono tutti e due. Toglendo un braccio, realizziamo quella che viene chiamata antenna "marconiana", cioè sbilanciata, ovvero un elemento irradiante ed un "contrappeso" elettrico.
Se il contrappeso non è efficace (piano di terra, radiali, etc.), tipico caso un pezzo di filo collegato al centrale del cavo e null'altro, l'efficacia è scarsa e la direzionalità imprevedibile. (tutto il cavo riceve, soprattutto i disturbi elettrici locali: frullatori, forni a microonde, etc etc.)
1) il dipolo è un'antenna di tipo bilanciato, cioè simmetrica, cioè un braccio è uguale all'altro per misura e per distribuzione della corrente.
2) il cavo coassiale è una linea di tipo sbilanciato, ovvero ha una "massa" che non fluttua, cioè rimane sempre a potenziale di terra.
Il dipolo, antenna bilanciata, si sposa male con il cavo coassiale, sbilanciato.
...ecco perchè serve il balun (
BALanced to
UNbalanced)
Il balun non è altro che una sorta di trasformatore con un secondario munito di zero centrale, cioè collegabile a potenziale di massa. (infatti va alla calza del cavo insieme ad un lato del primario)
Oltre a fare da balun, il trasformatore può anche (appunto) trasformare l'impedenza.
I trasformatori (balun) possono essere a costanti concentrate (proprio dei trasformatori) oppure a costanti distribuite, cioè fatti con linea di trasmissione (es il cavo coassiale).
In realtà, quando la lunghezza del cavo è pari a più volte la lunghezza d'onda ed in fondo c'è un dipolo aperto, la calza collegata al semidipolo non è più a potenziale di massa.
Insomma... l'antenna funziona anche se il suo diagramma non è più quello classico. Il fatto che la calza del coassiale fluttui, fa si che anche sull'esterno del cavo scorra corrente, cioè anche il cavo diventa un'antenna.
(...ottima per ricevere tutto ciò che non vorremmo e scadente per il segnale utile)
Un sistema banale, ma efficacissimo, usato con i dipoli aperti, è appunto quello di creare col cavo stesso un'induttanza, in modo che a valle della stessa non scorra più corrente (sull'esterno del cavo).
Circa l'impedenza...
Un dipolo aperto realizzato con del tubo di alluminio/rame ha un'impedenza di circa 68 Ohm anzichè i canonoci 72 OHm. I 72 Ohm si ottengono solo se il conduttore usato per costruire il dipolo è di diametro infinitesimo (un capello) e se l'antenna è ad almeno mezz'onda dal terreno.
Tutto ciò che sta vicino al dipolo (effetto prossimità) tende ad abbassarne l'impedenza, ma se anche avessimo che il dipolo presenta un'impedenza di soli 60 Ohm, un disadattamento 75 (linea) antenna (60) è del tutto trascurabile, irrilevante in ricezione specialmente.
Un dipolo chiuso (ripiegato) presenta un'impedenza teorica di 288 Ohm (72x4=288), qualcosa meno in realtà, per le stesse ragioni dette sopra.
In questo caso, cioè col dipolo ripiegato, non è pratico ricorrere al choke (l'induttore realizzato col coassiale) perchè comunque l'impedenza va trasformata da 72 a 288.
E' molto più semplice costriure un balun (trasformatore con secondario munito di presa centrale, ovvero di avvolgimenti in opposizione di fase) con rapporto di trasformazione 4:1, cioè col doppio delle spire sul secondario.
