cavetto lan

sciancatu

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ciao ho acquistato un humax 3500 e mi hanno dato un cavetto tipo lan sembra ma e un po piu piccolo volevo sapere se era per gli aggiornamenti del decoder tramite internet.
Secondo punto se si, ci sono rischi che si prendono virus? e come si fa a fare gli aggiornamenti tramite internet? Dove devo andare a farli?
GRAZIE A TUTTI:eusa_whistle:
 
Quel cavetto è semplicemente un rj11 telefonico e serve per il modem analogico, gli aggiornamenti vengono trasmessi via ota cioè via etere. Non vengono trasmessi via internet ;)
 
Spider vedi secondo me c'e' una piccola distinzione tra la tecnica e l'idiozia in questo caso.

Affiancare un chippettino realtek, che costa DI MENO di un modem 56k e' tecnicamente piu' idoneo. Considera che i router sono MOLTO, ma MOLTO piu' diffusi rispetto a X anni fa e questo potrebbe anche portare un interattivita' a velocita' decente il che si tradurrebbe in una cosa usabile. Non utile ma usabile. E questa sinceramente e' pure IDIOZIA da parte del consorzio DT, che tra l'altro e' gia' partita con la cavolata dell'MPEG2 al posto di MPEG4 e sarebbe bastato dire che prima o poi si passava a h264 o chi per lui cosi' mettevano subito in vendita decoder bicompatibili e non avevamo tutti i problemi di banda che abbiamo ora. Ma questa e' un altra storia...
Al contrario un wireless, per quanto strafico e 50% piu' usabile in ambito domestico e' TECNICAMENTE sconveniente. Ci sono poi i problemi delle chiavi di criptaggio, della copertura dello sbalzo di connessione su certe bande etc etc. Anche se sembra non e' una cosa facile. Pensa che il 54g ha tipo 24 frequenze diverse e alcune non possono essere usate in italia. Per un produttore di decoder che fa un modello unico e poi distribuisce in europa questo e' improponibile.

E' evidente che non sai molto i retroscena del wifi ( ma per carita' niente di male ) che e' una tecnologia bella quanto vuoi ma alla fine complicata per l'utente finale a cui sarebbe destinato il DTT. Ricordati sempre che il decoder ha ( in teoria ) un target di penetrazione di gente che guarda la televisione, non a gente che usa il computer e di ste cose si capisce. Spero potrai condividere il mio punto di vista :)
 
Sicuramente capisco tutta la tecnologia complessa che ci può essere dietro al wi-fi, capisco anche il target di persone a cui è destinato il DTT, ma le periferiche consumer che viaggiano wireless sono tantissime (e non vedo poi tutto questo problema di frequenze che ci possa essere, perchè uno che connette le periferiche via wireless sa sicuramente scegliere il canale di trasmissione e inserire una chiave di criptaggio, per fare un esempio).

Il prezzo della tecnologia è sicuramente abbordabile (basti pensare che una chiavetta usb wi-fi costa meno di 20 euro).

Sta di fatto che comunque molti decoder sono dotati di porta seriale per gli aggiornamenti (sicuramente paragonabile al wireless per ciò che riguarda il target di persone, anzi forse meno) e quasi tutta hanno la porta modem, che, riferendoci sempre al target di persone per cui è pensato il DTT, vorrei sapere in quanti hanno collegato.

Capisco perfettamente il tuo punto di vista, ma non lo condivido completamente proprio perchè il DTT è una tecnologia che già pone delle basi per uno sviluppo dell'interazione, per questo dico che, per quanto possa essere più complicato settare un wireless che non collegare un cavo RJ11, introdurre il wireless (magari affiancato al modem tradizionale, se proprio si vuole) non la vedo una cosa poi così complicata.
 
Mi sono appassionato a quest'ultima parte della discussione.

Sicuramente, sia simolnx che Spiderweb dicono cose molto giuste.

Io però punterei l'attenzione sul problema del "sovraffollamento" di connessioni wireless a cui quotidianamente già molte persone sono esposte (probabilmente, la maggior parte in America e in tutti gli altri paesi tecnologicamente all'avanguardia): già alcuni studi hanno avanzato ipotesi di dannosità per l'uomo.

Oltretutto, gli attuali standard di trasmissione sono molto lontani dal garantire una efficace copertura di un'intera rete domotica: secondo me è una tecnologia non ancora matura, sicuramente in continua evoluzione, e sulla quale quindi non vale la pena spendere più di tanto.

Inoltre, bisogna tener conto che la necessaria facilità di fruizione paradossalmente invita soluzioni più "tecniche": infatti, la percentuale di utenti che non sarebbe in grado di allestire una connessione LAN/Wireless, coincide quasi completamente con quella di chi non ha comunque effettuato neanche il collegamento telefonico (a cui va aggiunto chi, come me, non trova questa connessione di alcuna utilità allo stato attuale delle cose).

Quindi mi aspetto di poter ammirare, nel prossimo futuro, nuovi decoder DTT in grado di connettersi alla rete via cavo o wireless, dotati di connessioni audio/video digitali e capaci di gestire i segnali in alta definizione.
 
Come indicato in questa tabella:

http://www.wireless-italia.com/content/view/853/57/

la potenza del segnale wireless di un sistema domestico (tipo un router) è insignificante, molto al di sotto della soglia di pericolosità per l'uomo.

Di solito i router hanno un'antenna da 2dB, sostituibile con antenne, acquistabili aftermarket, da 5dB o 8dB, che, convertendo da dB (amplificazione) a mW (potenza), risulta veramente bassa (con quella più potente da 8dB siamo poco sopra i 6 mW).

Per paragone, l'antenna di un cellulare ha una potenza maggiore, e quando parliamo ce l'abbiamo appoggiato all'orecchio...

Non voglio addentrarmi sull'efficacia di una rete domotica, come dici tu, ma penso che il desiderio di avere una connessione via lan implichi l'intenzione di migliorare la fruibilità di alcuni servizi; cosa che può essere vista come "se voglio la lan, perchè non mettere il wireless che mi risparmio il cavo in giro?".

Poi è vero che, come te, come me, come molti, ad oggi il cavo del modem non è stato nemmeno tirato fuori dalla scatola del DTT, quindi a cosa servono tutte queste connessioni se nessuno le usa.

Il discorso di inserire il wireless piuttosto che la lan piuttosto che il modem tradizionale, è solo un discorso per dire che, in fin dei conti, se proprio si vogliono fare le cose, che si facciano in modo che chiunque abbia la possibilità di fruirne al meglio per quelle che sono le proprie necessità e capacità personali.
 
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