Prima di incominciare chiedo scusa in anticipo se mi scapperà qualche parolina un pò pesantuccia , ma stamane sono stato toccato sul vivo da un fatto che ora vi racconto .
Un paio di giorni fa mi giunse una lettera di Banco Posta , tra l'altro giunta a un mio zio, per fortuna non a qualche estraneo che presumibilmente la poteva distruggere, non a me . Lettera indirizzata a mio padre, defunto, in cui si chiedeva di portare le fotocopie dei documenti di riconoscimento. Sono stato due giorni a pensare se strapparla o no , poi mi sono detto ora vado , visto che dovevo pagare una bolletta anche, e ci facciamo due risate , quando gli dirò che hanno inviato una lettera ad un morto . Invece nessuna risata anzi mi son preso una bella inc.azzatura .
Cosa è accaduto ? Sono entrato ed ho pagato la bolletta , mostrando poi la lettera all'impiegato che dopo aver chiesto al direttore mi ha inviato ad un altro sportello in cui c'erano in coda altre persone . Quando è arrivato il mio turno mi sono cadute le braccia , l'addetto ( uno nuovo che non avevo mai visto ) mi ha detto che la lettera riguardava il libretto di risparmio postale che ho cointestato con la buonanima di mio padre , che a suo dire non si poteva fare , quando io ho detto " ora forse, ma quando è stato fatto il libretto in questione ( 2004) si " Lui ha affermato che non si poteva fare neanche allora . ... e pensare che ci consigliò il direttore di allora ( anch'esso defunto ora ) di fare il cointestato; fra l'altro vi misi anche i risparmi che avevo sul vecchio libretto a me intestato . Una ragione per cui facemmo questo tipo di Libretto fù evitare problemi al momento della morte di uno di noi , non fù messa mia madre fra i cointestatari perchè già all'epoca lei aveva difficoltà di deambulazione e non sarebbe mai potuta andare da sola in Posta a prelevare o versare denaro quindi era inutile mettere anche il suo nome . Mio padrè nel frattempo è morto , io ho prelevato dei soldi e versato altre volte, mi sono fatto calcolare gli interessi annualmente e li ho aggiunti al libretto , ed in nessuna occasione mi è stato detto che c'era questo problema sul libretto . Io stavo tranquillo che un piccolo gruzzolo per le emergenze era lì , anche se devo ammetterlo che c'era una vocina che mi diceva " Stè ritira quei quattro pidocchi dalla Posta , mettiteli in casa " ma io mi ripetevo " sono tranquillo che stanno in Posta , se li porto quì vengono i ladri , anche se non sono tanti " ma a quanto pare i ladri sono arrivati anche lì ed ora se capita un terremoto ( ovviamente mi sto grattando
) e crolla la mia casa non ho neanche la possibilità di andare in posta per prendere i MIEI soldi per far fronte alle prime necessità . Insomma non sono padrone del mio gruzzoletto .
Il nuovo impiegato ha detto che questa cosa è derivata da una legge del governo che è appena andato a farsi fottere , governo che voleva stangare i ricchi ma che ha rotto le Balls a quei poveri cristi che hanno alla Posta o in Banca i propri risparmi .
Prima che qualcuno dica " ... sei un evasore hai grandi patrimoni in posta, è giusto che paghi " vi informo che stiamo parlando di un libretto di deposito postale che ammonta attualmente a 13.000 euri .
Stavo dimenticando , stamane ho scoperto che il vecchio libretto da cui avevo stornato i Miei risparmi mettendoli assieme a quelli della famiglia , e che io pensavo chiuso , è ancora attivo ; infatti mi ha aggiornato i dati su quest'ultimo ed ha bloccato quello cointestato . Insomma due libretti uno attivo con 0 euri sopra e l'altro pieno ma che non posso utilizzare .
L'impiegato mi ha detto " prendi il vecchio libretto portalo quì , lo chiudiamo e ne apriamo un altro in cui mettiamo 3.900 euro che prenderemo dal libretto cointestato, non di più perchè oltre tale cifra scatta l'allarme del cervellone che blocca l'operazione" ,facendomi pensare che mi fa un favore, ma così non è anzi ....
Leggendo un pò su internet ho trovato una sentenza della Cassazione del 2002 che affermava che un libretto cointestato a firme disgiunte ( nel senso che tutti possono versare e tutti possono prelevare ) , in caso di morte di uno degli intestatari l'altro o gli altri ha/hanno il diritto di prelevare anche l'intero ammontare .
Da altre parti si dice che il superstite deve avere comunque accesso al libretto per la sua quota ( nel mio caso la metà ) e l'altra metà va nella successione e divisa con gli altri eredi ( nel mio caso 1/3 , un altro 17% )
Io sono corso a casa ed ho trovato il vecchio libretto domani rivado in Posta e vediamo cosa succede; che dite chiedo la mia metà con la relativa possibilità di utilizzo del libretto cointestato e comincio a ritirare mensilmente 1000 euri fino a raggiungere la mia metà o mi accontento dei 3.900 sul libretto nuovo ? ... , ovviamente in attesa di ulteriori sviluppi per l'altra metà .
A me questa una operazione di prelievo coatto da parte dello Stato , che sembrerebbe essere peggio della cosa fatta a Cipro .
Un paio di giorni fa mi giunse una lettera di Banco Posta , tra l'altro giunta a un mio zio, per fortuna non a qualche estraneo che presumibilmente la poteva distruggere, non a me . Lettera indirizzata a mio padre, defunto, in cui si chiedeva di portare le fotocopie dei documenti di riconoscimento. Sono stato due giorni a pensare se strapparla o no , poi mi sono detto ora vado , visto che dovevo pagare una bolletta anche, e ci facciamo due risate , quando gli dirò che hanno inviato una lettera ad un morto . Invece nessuna risata anzi mi son preso una bella inc.azzatura .
Cosa è accaduto ? Sono entrato ed ho pagato la bolletta , mostrando poi la lettera all'impiegato che dopo aver chiesto al direttore mi ha inviato ad un altro sportello in cui c'erano in coda altre persone . Quando è arrivato il mio turno mi sono cadute le braccia , l'addetto ( uno nuovo che non avevo mai visto ) mi ha detto che la lettera riguardava il libretto di risparmio postale che ho cointestato con la buonanima di mio padre , che a suo dire non si poteva fare , quando io ho detto " ora forse, ma quando è stato fatto il libretto in questione ( 2004) si " Lui ha affermato che non si poteva fare neanche allora . ... e pensare che ci consigliò il direttore di allora ( anch'esso defunto ora ) di fare il cointestato; fra l'altro vi misi anche i risparmi che avevo sul vecchio libretto a me intestato . Una ragione per cui facemmo questo tipo di Libretto fù evitare problemi al momento della morte di uno di noi , non fù messa mia madre fra i cointestatari perchè già all'epoca lei aveva difficoltà di deambulazione e non sarebbe mai potuta andare da sola in Posta a prelevare o versare denaro quindi era inutile mettere anche il suo nome . Mio padrè nel frattempo è morto , io ho prelevato dei soldi e versato altre volte, mi sono fatto calcolare gli interessi annualmente e li ho aggiunti al libretto , ed in nessuna occasione mi è stato detto che c'era questo problema sul libretto . Io stavo tranquillo che un piccolo gruzzolo per le emergenze era lì , anche se devo ammetterlo che c'era una vocina che mi diceva " Stè ritira quei quattro pidocchi dalla Posta , mettiteli in casa " ma io mi ripetevo " sono tranquillo che stanno in Posta , se li porto quì vengono i ladri , anche se non sono tanti " ma a quanto pare i ladri sono arrivati anche lì ed ora se capita un terremoto ( ovviamente mi sto grattando

Il nuovo impiegato ha detto che questa cosa è derivata da una legge del governo che è appena andato a farsi fottere , governo che voleva stangare i ricchi ma che ha rotto le Balls a quei poveri cristi che hanno alla Posta o in Banca i propri risparmi .
Prima che qualcuno dica " ... sei un evasore hai grandi patrimoni in posta, è giusto che paghi " vi informo che stiamo parlando di un libretto di deposito postale che ammonta attualmente a 13.000 euri .

Stavo dimenticando , stamane ho scoperto che il vecchio libretto da cui avevo stornato i Miei risparmi mettendoli assieme a quelli della famiglia , e che io pensavo chiuso , è ancora attivo ; infatti mi ha aggiornato i dati su quest'ultimo ed ha bloccato quello cointestato . Insomma due libretti uno attivo con 0 euri sopra e l'altro pieno ma che non posso utilizzare .
L'impiegato mi ha detto " prendi il vecchio libretto portalo quì , lo chiudiamo e ne apriamo un altro in cui mettiamo 3.900 euro che prenderemo dal libretto cointestato, non di più perchè oltre tale cifra scatta l'allarme del cervellone che blocca l'operazione" ,facendomi pensare che mi fa un favore, ma così non è anzi ....

Leggendo un pò su internet ho trovato una sentenza della Cassazione del 2002 che affermava che un libretto cointestato a firme disgiunte ( nel senso che tutti possono versare e tutti possono prelevare ) , in caso di morte di uno degli intestatari l'altro o gli altri ha/hanno il diritto di prelevare anche l'intero ammontare .
Da altre parti si dice che il superstite deve avere comunque accesso al libretto per la sua quota ( nel mio caso la metà ) e l'altra metà va nella successione e divisa con gli altri eredi ( nel mio caso 1/3 , un altro 17% )
Io sono corso a casa ed ho trovato il vecchio libretto domani rivado in Posta e vediamo cosa succede; che dite chiedo la mia metà con la relativa possibilità di utilizzo del libretto cointestato e comincio a ritirare mensilmente 1000 euri fino a raggiungere la mia metà o mi accontento dei 3.900 sul libretto nuovo ? ... , ovviamente in attesa di ulteriori sviluppi per l'altra metà .
A me questa una operazione di prelievo coatto da parte dello Stato , che sembrerebbe essere peggio della cosa fatta a Cipro .