Per me è inconcepibile come cosa, sarebbe una rivoluzione
eh, già...questi sono i risultati di decenni di soprusi e di abitudine a situazioni illegittime...si finisce per considerarle "normali" e immutabili, quasi fosse sbagliato cercare di correggerle (seppure con un ritardo abissale)...
noel77 ha scritto:
La cosa la vedo meno grave, per le aziende di quanto può sembrare. La massa si abbonerà sempre alla pay TV o servizio internet del proprio paese per usufruire i programmi nella propria lingua. E giustamente se vive all'estero si porta all'estero in maniera legale il proprio abbonamento e può usufruire di internet senza odiosi cambi di ip
sì, il "contentino" che si profila è esattamente come dici tu...una puntura di zanzara e nulla più per gli interessi e gli affari dei giganti dei media, che però, come al solito, hanno già iniziato a strillare e a spararle grosse su inesistenti potenziali perdite di introiti (quando invece finiranno per guadagnare persino di più...del resto è lo stesso discorso della cosiddetta pirateria, che tutti gli studi di settore hanno definito addirittura come un "boost" anche per l'industria "ufficiale" dell'intrattenimento)...
comunque, riporto anche qui (visto che è decisamente più in tema in questa discussione) il mio pensiero "generale" sull'argomento...
"ben venga il "contentino" in questione...
ma la vera ingiustizia persisterà e non sarà mai sanata...
"Il testo elaborato a Bruxelles azzera il problema dei diritti e stabilisce che un abbonamento sottoscritto in un paese europeo deve valere in tutti gli altri, a condizione che l’utente sia chiaramente identificato e risulti residente stabile nello stato in questione. Questo vuol dire che non sarà ammesso lo shopping di Netflix & Co, cioè un belga potrà acquisire il diritto a guardare i film dialogando esclusivamente col provider belga, senza potersi rivolgere dove, magari, il pacchetto è meno caro." (cit.)
è quello esposto qui sopra il concetto che invece dovrebbe essere modificato, se davvero vogliamo dare ancora un minimo di senso almeno alla natura commerciale dell'Unione Europea (perchè politicamente è e rimane un obbrobrio, sempre e comunque)...
del resto il trattato costitutivo della UE afferma che ogni cittadino residente nell'Unione deve essere libero di acquistare ogni bene e sottoscrivere ogni servizio in qualsiasi angolo dell'Unione stessa, senza vincoli Nazionali...
peccato che in molti campi tutto ciò rimanga una pura utopia, grazie a politici piegati a 90° solo ed esclusivamente nell'interesse dei "produttori" e a danno dei "consumatori"..."
luctun ha scritto:
Sarebbe la normalità in un "mercato unico". Anzi...proprio non dovrebbero esistete i "diritti territoriali". Ma facciamo un passo alla volta
esatto...questo sarebbe il vero atto di giustizia da compiere...
come dici tu, facciamo un passo alla volta...ma poi non fermiamoci dopo pochi passi del cammino...
nico 1986 ha scritto:
se ho capito bene io posso guardare sul web qualsiasi tv europea dal loro sito web
noel77 ha scritto:
Eh no, quello non penso proprio, puoi vederti in tutti i paesi UE in streaming solo servizi criptati e quindi a pagamento e non liberamente accessibili da chiunque
in realtà in alcuni casi si avrà proprio quanto auspicato da @nico (e da tanti altri)...
la BBC, ad esempio, ha già annunciato che se entrerà in vigore una normativa che lo permetta legalmente, metterà a disposizione di tutti i cittadini Europei anche i programmi attualmente ristretti ai soli residenti in UK...
e così si spera che facciano prima o poi anche tante emittenti di pari importanza (tutte la vedo improbabile...ci sarà sempre qualche "venduto" che starà dalla parte opposta ai diritti e agli interessi del pubblico)...
quello che invece rimarrà escluso in ogni caso è, come detto, la possibilità automatica per i cittadini UE di un dato Paese di abbonarsi ai servizi pay di una Nazione diversa da quella in cui si risiede stabilmente (nonostante sia uno dei diritti salvaguardati dal trattato costitutivo dell'Unione)...