Consiglio su disco rigido esterno

Veramente è presente da sempre, manca semplicemente la definizione esplicita del numero nel documento originale teorico della Berkeley sul RAID del 1987:
http://www-2.cs.cmu.edu/~garth/RAIDpaper/Patterson88.pdf
Ma gia' nello stesso anno era stato battezzato ed impiegato in produzione.
E per tutti gli anni 90 è stato usatissimo in ambienti UNIX di fascia medio alta, associato a RAID1 software con Volume Manager, il classico 0+1 ibrido per avere la ridondanza completa anche su I/O, controller, cavi e shelf (configurazione NSPOF). :eusa_whistle:

MyBlueEyes ha scritto:
Il Raid (Redundant Array of Independent Disks) è una tecnologia che ha come obiettivo quello di aumentare le prestazioni di lettura/scrittura su disco e di incrementare le possibilità di integrità dei dati. Il livello 0 si occupa solamente della prima parte del problema e non era presente nei livelli RAID originari ed è per questi motivi che i puristi non lo definiscono un vero è proprio array, anche se esiste e viene utilizzato :)
 
Non voglio certamente alimentare un OT oppure fare guerre di religione in merito alla classificazione del Raid 0, ma vorrei precisare che ci sono molte altre persone che condividono la mia stessa idea. Detto questo, prometto di non aggiungere più altro a riguardo.

Tweakers:
Unlike other RAID-levels, RAID 0 does not offer protection against drive failure in any way, so it's not considered 'true' RAID by some (the 'R' in RAID stands for 'redundant', which does not apply to RAID-0).
Overclockers:
RAID 0 is one of the configurations that does not provide redundancy, making it arguably not a true RAID array.
Raidrecoveryguide:
RAID 0 is considered by many purists not to be a true RAID level because it lacks the all important "R".

Inoltre, Andrew Tanenbaum, autore di importanti testi informatici, ha citato nel suo Architettura dei calcolatori. Un approccio strutturale quanto segue:
Questo tipo di progettazione (RAID 0) non è in realtà un vero e proprio RAID, in quanto non c'è alcuna ridondanza.
 
Beh, non mi sembra tanto OT, visto che chiedeva dei livelli RAID di un disco esterno... e non si tratta di avere idee, visto che parliamo di fatti.

E' ovvio che non c'e' ridondanza ed è quindi un RAID particolare, per quello gli hanno messo il livello 0, che è indica la mancanza di ridondanza, ma è anche altrettanto provato che esiste da sempre ed è giustamente usatissimo, anche negli storage di fascia alta da 200.000€.

Lasciamo perdere i forum degli smanettoni e quel libro obsoleto, che comunque mettono semplicemente in guardia sul punto che non vi è ridondanza, e anzi magari ci sarebbe da fare un discorso piu' serio sugli MTBF incrociati, come nel paper originale di Berkeley.

Poi citando le tue parole se l'obiettivo è assolutamente "quello di aumentare le prestazioni di lettura/scrittura su disco e di incrementare le possibilità di integrità dei dati", allora dobbiamo escludere anche il RAID1, che non aumenta le prestazioni.

E poi magari dobbiamo anche togliere il 10 e lo 0+1 perche' sono basati sullo 0 che secondo alcuni non sarebbe un RAID, oppure perche' non sono nel paper originale del 1987... e magari consideriamo il 2 e il 4 che sono rimasti solo sulla carta, e il 3 che è ormai in via di sparizione, sostituito sempre dal 5.

Il discorso è solo che per contestarne l'esistenza al termine "puristi" che hai usato bisogna sostituire qualcosa del tipo "teorici/filosofi/studenti che non lavorano nel mondo dell'IT", perche' chiunque ci lavori come me ti dirà la stessa cosa, lo 0 è un RAID come gli altri da sempre, ognuno con i suoi pregi e difetti, e relativi utilizzi consigliati.

MyBlueEyes ha scritto:
Non voglio certamente alimentare un OT oppure fare guerre di religione in merito alla classificazione del Raid 0, ma vorrei precisare che ci sono molte altre persone che condividono la mia stessa idea. Detto questo, prometto di non aggiungere più altro a riguardo.

Tweakers:

Overclockers:

Raidrecoveryguide:


Inoltre, Andrew Tanenbaum, autore di importanti testi informatici, ha citato nel suo Architettura dei calcolatori. Un approccio strutturale quanto segue:
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto Basso