I test effettuati da Tom's Hardware Guide su una piattaforma Windows-based con processore Intel Core Duo mobile hanno rivelato un serio problema relativo al consumo energetico che, secondo Intel, è causato da un bug in un driver di Microsoft, noto già da qualche tempo e per il quale non è ancora stata rilasciata una correzione.
In una recensione di un notebook Core Duo-based con Intel 945 PM chipset e GPU ATI X1600, i test engineers di Tom's Hardware Guide hanno notato un problema di consumo energetico eccessivo, inizialmente attribuito al processore Core Duo stesso, o al limite al sistema grafico high-performance. Dopo una consultazione con i tecnici Intel si è dedotto che il problema non è da imputare al chipset della nuova piattaforma Intel, precedentemente nota come "Napa". Anche altri rappresentanti delle maggiori case produttrici di notebook, che hanno preferito rimanere anonimi, hanno confermato di aver incontrato il problema, cosa che gli ha impedito di raggiungere l'obiettivo delle 5 ore di durata batteria che Intel promette per questo chipset.
Dopo una serie di test approfonditi e benchmarks sul consumo della batteria, i Labs di Tom's Hardware Guide Munich hanno potuto isolare precisamente il problema che affligge il chipset Core Duo 945 GM. Da analisi e test, e dopo la consultazione di esperti dell'architettura Intel dual-core, e le informazioni ricevute da Microsoft stessa, si può concludere che l'anomalia risiede nel modo in cui la versione attuale del ICH7-M Southbridge comunica con il driver Microsoft ACPI. Microsoft ritiene che il problema sia causato dal driver incluso in Windows XP SP2, nello specifico l'Advanced Configuration and Power Interface (ACPI) driver che fa parte dello schema di gestione energetica per USB 2.0. Questo particolare bug, descritto da Microsoft ai partners, in maniera riservata, tramite l'articolo Knowledge Base KB899179, era noto fin dal 12 Luglio 2005 e non è chiaro perchè Microsoft non abbia ancora rilasciato una patch o un advisory per corregge o spiegare il problema.
Secondo Microsoft, il bug riede nella componete asynchronous scheduler, una parte del driver USB 2.0 che si occupa di determinare quando i dispositivi possono accedere alla memoria locale. Con la revisione di questo driver introdotta in Windows XP Service Pack 2, lo scheduler può inavvertitamente venire lasciato in esecuzione. Di conseguenza, l'internal task scheduler (ITS) di Windows (componente separata) tratta l'asynchronous scheduler come un processo in esecuzione relativo al dispositivo USB connesso, e non fornisce il segnale di power down (o power lower) utile a passare ad uno degli stati sleep del suo ACPI. Dato che lo scheduler è in esecuzione, Windows pensa che il sistema sia continuamente a lavoro e perciò viene consumata maggiore energia dalla batteria. Nel laptop di test, questo difetto si è tradotto nella perdita di 76 minuti di autonomia.
L'ACPI driver è una componente software, fornita attraverso il sistema operativo, responsabile di istruire al power down un dispositivo quando non utilizzato. In ACPI, esistono una serie di "sleep states" che il driver del sistema riconosce e supporta. I produttori hardware devono realizzare i loro dispositivi esterni in modo da supportare questi sleep states, non possono infatti implementare i loro driver proprietari e nello stesso tempo aspettarsi che il computer sia in grado di supportare a pieno tutti i dispositivi USB che possono essere connessi. L'ACPI driver di Microsoft Windows funge quindi da reference driver.
Da quanto si è potuto capire la soluzione al problema potrebbe essere anche semplice, per esempio prevedere l'aggiunta di una semplice chiave nel registro di sistema. Tuttavia finora né Microsoft, né Intel hanno sperimentato o annunciato un simile workaround.
Fonte
In una recensione di un notebook Core Duo-based con Intel 945 PM chipset e GPU ATI X1600, i test engineers di Tom's Hardware Guide hanno notato un problema di consumo energetico eccessivo, inizialmente attribuito al processore Core Duo stesso, o al limite al sistema grafico high-performance. Dopo una consultazione con i tecnici Intel si è dedotto che il problema non è da imputare al chipset della nuova piattaforma Intel, precedentemente nota come "Napa". Anche altri rappresentanti delle maggiori case produttrici di notebook, che hanno preferito rimanere anonimi, hanno confermato di aver incontrato il problema, cosa che gli ha impedito di raggiungere l'obiettivo delle 5 ore di durata batteria che Intel promette per questo chipset.
Dopo una serie di test approfonditi e benchmarks sul consumo della batteria, i Labs di Tom's Hardware Guide Munich hanno potuto isolare precisamente il problema che affligge il chipset Core Duo 945 GM. Da analisi e test, e dopo la consultazione di esperti dell'architettura Intel dual-core, e le informazioni ricevute da Microsoft stessa, si può concludere che l'anomalia risiede nel modo in cui la versione attuale del ICH7-M Southbridge comunica con il driver Microsoft ACPI. Microsoft ritiene che il problema sia causato dal driver incluso in Windows XP SP2, nello specifico l'Advanced Configuration and Power Interface (ACPI) driver che fa parte dello schema di gestione energetica per USB 2.0. Questo particolare bug, descritto da Microsoft ai partners, in maniera riservata, tramite l'articolo Knowledge Base KB899179, era noto fin dal 12 Luglio 2005 e non è chiaro perchè Microsoft non abbia ancora rilasciato una patch o un advisory per corregge o spiegare il problema.
Secondo Microsoft, il bug riede nella componete asynchronous scheduler, una parte del driver USB 2.0 che si occupa di determinare quando i dispositivi possono accedere alla memoria locale. Con la revisione di questo driver introdotta in Windows XP Service Pack 2, lo scheduler può inavvertitamente venire lasciato in esecuzione. Di conseguenza, l'internal task scheduler (ITS) di Windows (componente separata) tratta l'asynchronous scheduler come un processo in esecuzione relativo al dispositivo USB connesso, e non fornisce il segnale di power down (o power lower) utile a passare ad uno degli stati sleep del suo ACPI. Dato che lo scheduler è in esecuzione, Windows pensa che il sistema sia continuamente a lavoro e perciò viene consumata maggiore energia dalla batteria. Nel laptop di test, questo difetto si è tradotto nella perdita di 76 minuti di autonomia.
L'ACPI driver è una componente software, fornita attraverso il sistema operativo, responsabile di istruire al power down un dispositivo quando non utilizzato. In ACPI, esistono una serie di "sleep states" che il driver del sistema riconosce e supporta. I produttori hardware devono realizzare i loro dispositivi esterni in modo da supportare questi sleep states, non possono infatti implementare i loro driver proprietari e nello stesso tempo aspettarsi che il computer sia in grado di supportare a pieno tutti i dispositivi USB che possono essere connessi. L'ACPI driver di Microsoft Windows funge quindi da reference driver.
Da quanto si è potuto capire la soluzione al problema potrebbe essere anche semplice, per esempio prevedere l'aggiunta di una semplice chiave nel registro di sistema. Tuttavia finora né Microsoft, né Intel hanno sperimentato o annunciato un simile workaround.
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