Continuità messa a terra distribuzione

Io intendo dire che non si può mettere a terra un apparecchio in classe II, non di non mettere a terra derivatori o componenti dell' impianto tv che, invece, necessitano del collegamento equipotenziale.
se il televisore é a doppia isolazione dovrebbe avere la presa d'antenna isolata dal resto del circuito con opportuno trasformatore o condensatori ad alto voltaggio esattamente come i vecchi televisori che avevano la fase nello chassis:5eek:cio non avviene piu e quasi sempre la presa ha la massa saldata sul circuito.
 
All'alimentatore, ma anche al TV, al decoder, etc etc, se la massa dell'impianto d'antenna è a terra, non succede niente.
Il doppio isolamento funziona, infatti, in entrambi i sensi.
Infatti, se l'impianto di distribuzione non fosse a terra ed un apparecchio in perdita fosse collegato a qualche presa d'antenna, sulla massa virtuale dell'alimentatore (flottante) arriverebbe una fase della 220V.... ma non succederebbe nulla.
Ovviamente, se l'apparecchio fosse "stand alone" (un caricabatterie, ad esempio) il discorso sarebbe diverso. Collegarlo a terra, qui è concettualmente sbagliato perchè potenzialmente lo espone al rischio (evitabile) di ipotetiche tensioni, che possono anche essere superiori al suo grado di isolamento.
 
Ragazzi, forse sono state travisate le mie parole.
Ciò che intendevo dire è che se un apparecchio, tipo un alimentatore, che ha la spina a 2 poli, quindi snza il polo di terra, non ci dobbiamo inventare di collegarci qualche PE, perchè non ne ha bisogno.
Poi ben vengano i collegamenti equipotenziali sui derivatori e su tutti i componenti in classe I.
 
l'alimentatore senza la terra (spina del 220 a due poli) se la riceve dalla massa dell'impianto d'antenna o se gliela dai tu montandoci un cavo rete a tre poli non cambia niente: il circuito andra comunque a terra tramite il meno.
 
Il punto è che la massa dell'alimentatore (la parte collegata alla rete, in media tensione), è isolata dalla massa del circuito di bassa tensione, che è collegato all'impianto.
Se volessimo collegare la terra, intendo alla parte di circuito dell'alimentatore collegata alla rete, non dovremmo certamente portare il filo giallo verde sulla massa del circuito d'uscita dell'alimentatore che è isolato rispetto alla parte a media tensione.

Dato che un'immagine spiega più di mille parole... ecco uno schema di principio in cui le masse sono separate (GDD e GND)

20120603054655182.jpg
 
Ultima modifica:
Il punto è che la massa dell'alimentatore (la parte collegata alla rete, in media tensione), è isolata dalla massa del circuito di bassa tensione, che è collegato all'impianto.
Se volessimo collegare la terra, intendo alla parte di circuito dell'alimentatore collegata alla rete, non dovremmo certamente portare il filo giallo verde sulla massa del circuito d'uscita dell'alimentatore che è isolato rispetto alla parte a media tensione.

Dato che un'immagine spiega più di mille parole... ecco uno schema di principio in cui le masse sono separate (GDD e GND)

20120603054655182.jpg
questo é un alimentatore switching ma non cambia nulla, la messa a terra nel nostro caso riguarda la seconda parte cioe il secondario con GND; identica cosa in un alimentatore tradizionale con trasformatore vecchio stile dove ovviamente oltre al meno con tutto il suo circuito secondario e lo chassis e la parte metallica del trasformatore vengono messe a terra; non vedo cos'altro potrei mettere a terra...non certo il GDD!
 
Ultima modifica:
A te pare che il lato BT di questo circuito assomigli, anche solo vagamente, ad un alimentatore convenzionale?
Ti sembra che GND sia una messa a terra della parte a media tensione?
Spiega quale sarebbe per te la massa del circuito a media tensione... o cos'è un doppio isolamento...o cos'è un circuito a massa flottante.
Vabbè, va... lasciamo stare.:icon_rolleyes:
 
no, perche lasciamo stare? attenzione: NON ho mai detto che GND sia la terra della parte a media tensione a 220, ci mancherebbe altro; la terra in un alimentatore la si porta sul meno del secondario (GND) che non c'entra nulla col meno del primario switching chiamato da schema GDD e che puo contenere la fase; o mi sfugge qualcosa?
 
Ultima modifica:
Moaves
riferendomi all'immagine
ci trovo scritto che hai un ampli MAP 204 con guadagno impostato VHF 11dB e UHF 9dB (cioè regolato al minimo)
ce lo confermi?

In tal caso mi viene il sospetto che, il tuo impianto andrebbe meglio o senza amplificatore,
oppure con un amplificatore con un guadagno molto piu basso (10-15dB)

Con un ampli a basso guadagno eviteresti di avere un bel po di rumore aggiuntivo
dato dalla regolazione al minimo dell'amplificatore
(leggasi attenuazione del segnale di ingresso che attualmente è di 15dB)
 
Moaves
riferendomi all'immagine
ci trovo scritto che hai un ampli MAP 204 con guadagno impostato VHF 11dB e UHF 9dB (cioè regolato al minimo)
ce lo confermi?

In tal caso mi viene il sospetto che, il tuo impianto andrebbe meglio o senza amplificatore,
oppure con un amplificatore con un guadagno molto piu basso (10-15dB)

Con un ampli a basso guadagno eviteresti di avere un bel po di rumore aggiuntivo
dato dalla regolazione al minimo dell'amplificatore
(leggasi attenuazione del segnale di ingresso che attualmente è di 15dB)

La scritta "guadagno" è ovviamente sbagliata è il livello in uscita agendo sugli attenuatori in ingresso dell'amplificatore. L'impianto è stato progettato circa un anno fa grazie ad una interessante discussione su questo forum. I valori che ho alle prese (perfettamente bilanciate tra loro) vanno dai 55 ai 65 dBuV con valori di C/N e Ber e Mer ottimali. Anche a me il MAP204 è sembrato un pò troppo grande però se giudico il risultato col fatto che nei miei tv (sia che ce ne sia solo uno acceso che tre/quattro contemporaneamente) non ho mai visto un quadratino nemmeno per un secondo a meno che non si trattasse di problemi di chi trasmette. Oltretutto ci ridistribuisco i segnali del decoder sat, del dvd e del video citofono e pure qui mai nessun problema. Ho i ripetitori in ottica a circa 3 km e non c'è cifra di rumore che tenga :D
 
Comunque la discussione non verteva sul fatto voler mettere a terra l'involucro dell'alimentatore bensì le masse metalliche scoperte dell'impianto di distribuzione dove prima del collegamento a terra misuravo i 30 Volts alternati (con relativo formicolio sulle dita quando li maneggiavo).
La domanda principale è se devo ripetere questo collegamento in altri punti dell'impianto in modo da non usare la calza come conduttore equipotenziale ma le varie derivazioni dell'impianto di terra (es. terra delle presa energia vicino alle prese tv).

Il collegamento a terra del palo di sostegno dell'antenna sul tetto invece lo vorrei evitare visto che il mio palazzo non è a rischio fulminazione essendoci altri palazzi e campanili di chiese vicine molto più alte
 
Comunque la discussione non verteva sul fatto voler mettere a terra l'involucro dell'alimentatore bensì le masse metalliche scoperte dell'impianto di distribuzione dove prima del collegamento a terra misuravo i 30 Volts alternati (con relativo formicolio sulle dita quando li maneggiavo).
La domanda principale è se devo ripetere questo collegamento in altri punti dell'impianto in modo da non usare la calza come conduttore equipotenziale ma le varie derivazioni dell'impianto di terra (es. terra delle presa energia vicino alle prese tv).

Il collegamento a terra del palo di sostegno dell'antenna sul tetto invece lo vorrei evitare visto che il mio palazzo non è a rischio fulminazione essendoci altri palazzi e campanili di chiese vicine molto più alte
per evitare queste tensioni é sufficente collegare a terra un punto qualsiasi della rete di distribuzione esattamente come hai gia fatto; non é colpa mia se qualcuno divaga insistentemente su argomenti che nulla hanno a che fare con questo thread.
 
Il collegamento a terra del palo di sostegno dell'antenna sul tetto invece lo vorrei evitare visto che il mio palazzo non è a rischio fulminazione essendoci altri palazzi e campanili di chiese vicine molto più alte
Beh, questo è, secondo me, molto sbagliato, mai sentito parlare di tensioni impulsive (elevatissime) che hanno causato danni molto gravi,
causate da un fulmine caduto (che si è scaricato) sul parafulmine di un palazzo adiacente, di altezza superiore a quello dove è successo un macello?
Del fatto di essere più bassi e con la massa della rete (ridicola) collegata ai cavi (sic) non c'è mai da fidarsi, occorre, che il tubo metallico delle antenne sia collegato una massa molto simile a quella dei parafulmini, e non è detto che non si abbiano guasti agli apparati elettrici anche
in questo caso, le tensioni indotte dalla caduta di un fulmine (svariate migliaia di volt) possono danneggiare apparati elettrici anche con
la spina sconnessa dalla presa di rete.
Esperienze personali di, ormai, tanti anni fa.
 
E' meglio lasciar perdere, piuttosto che continuare e vedere che si continuano a confondere le cose e, magari involontariamente, si finisce per fare disinformazione. La messa a terra per sicurezza elettrica è una cosa, quella per la protezione da scariche atmosferiche un'altra ( e come regolarmente capita quando questo è l'argomento, si leggono opinioni che servono solo a fare confusione ). Come ho inutilmente cercato di spiegare, i dispositivi a doppio isolamento sono già previsti perchè nulla di pericoloso si verifichi se ciò che viene a loro collegato è a terra ( ma se tu mi contesti GND e GDD....). In Italia, poi, la messa a terra come protezione da scariche elettrostatiche ( fulmini ) è obbligatoria solo in determinate circostanze ( dipende dalla struttura e dalla casistica della zona). Se, quando fosse necessaria o si volesse comunque realizzarla, le norme e le modalità sono diverse rispetto a quelle che si adottano per la sicurezza elettrica. ( punto)
 
questo é un alimentatore switching ma non cambia nulla, la messa a terra nel nostro caso riguarda la seconda parte cioe il secondario con GND; identica cosa in un alimentatore tradizionale con trasformatore vecchio stile dove ovviamente oltre al meno con tutto il suo circuito secondario e lo chassis e la parte metallica del trasformatore vengono messe a terra; non vedo cos'altro potrei mettere a terra...non certo il GDD!
credo che questo discorso non va bene... prima di tutto, è raro avere una messa a terra collegato con una massa di un alimentatore per vari motivi di cui uno stupido ma pericoloso è che se venissero collegate la massa e la messa a terra insieme e un'utilizzatore collegato sulla rete 220V scarica una piccola quantita di tensiove verso terra, questo entrerebbe nel circuito tramite il Negativo(-) e dato che stiamo parlando di un circuito con 2 natura di elettricita diversa(continuo e alternata), nell'utilizzatore alimentato in Vcc, si potrebbero verificare dei malfunzionamenti.Quindi, in un circuito dove c'è un trasformatore non troverete mai la MESSA A TERRA.....

Ho trovato questo per te...
 
Ultima modifica:
Indietro
Alto Basso