RAPALLO CLAUDIO PLAZZUPTA (09-04-2011) - Verrebbe da dire che, secondo il presidente della Rai Paolo Garimberti, se la tv pubblica manda in onda programmi discutibili e se chiude il bilancio 2010 con un profondo rosso, la colpa è del governo. Spieghiamo. Garimberü ieri si e trovato faccia faccia col ministro della gioventù, Giorgia Meloni, durante gli stati generali dell'animazione a Cartoons on the bay, manifestazione in corso a Rapallo (Genova). E, guardandola nei grandi occhi, ha esclamato: «Le chiedo di aiutarci a ridurre l'evasione del canone. Il governo deve combattere l'evasione di un canone tra i più bassi in Europa: in Inghilterra o in Germania, per fare un esempio, pagano quasi il doppio. Se il governo recuperasse almeno il 25% dell'evasione», ha proseguito Garimberti, «avremmo 3-400 milioni in più. ll che consentirebbe alla Rai di chiudere un bilancio roseo. In questo modo potremmo anche evitare di fare alcuni programmi che neanche a me piacciono, ma che dobbiamo produrre per alzare l'audience e raccogliere pubblicità». Che c'azzecca tutto ciò col mondo dell'animazione, tema dell'ìncontro? C'entra, c'entra. Perché «due giorni fa ho firmato il contratto di servizio pubblico che vincola tutti e 13 i canali della Rai. Secondo quel contratto», spiega Galimberti, «il 10% della programmazione Rai quotidiana deve essere dedicato ai minori». E quindi cartoon, di cui Rai, in Italia, è uno dei motori fondamentali per l'industria nostrana, grazie alle co-produzioni. Più soldi entrano nelle tasche Rai, quindi, più ne ricascano nel comparto dell'animazione. [...] Tratto da Italia Oggi