Contributi annuali per utilizzo frequenze Tv - Delibera n. 210/14/CONS Agcom

Maiky28

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Ciao a tutti,
apro questo 3d perchè l'argomento,anche se potrei sbagliarmi ed essermi perso qualcosa x strada,
mi sembra passato in sordina.

in questi mesi si sta decidendo il futuro del 90 % delle tv locali con questa delibera
http://www.agcom.it/documents/10179...90a4c-188d-4892-a516-fb7c408aeed4?version=1.2


essa prevede un canone fisso da pagare x le tv locali che può raggiungere anche i 94 mila euro per una tv che copre 3 milioni di abitanti.
vi copio parte della mail inviatami dalla REA - RADIOTV EUROPEE ASSSOCIATE.

Dal 1 gennaio 2014, la delibera AGCOM 210/14/CONS, prevede che ciascun operatore di rete del DTT debba pagare, mediamente, secondo il seguente calcolo,

€ 94.250/annue per poter mantenere il titolo abilitativo per l’esercizio televisivo locale a livello regionale/interprovinciale e
€ 34.755 a livello provinciale: Rete regionale - interprovinciale Diritti amministrativi per popolazione servita fino a 10 milioni di abitanti
€ 55.550 + Diritti d’uso frequenza su popolazione regionale media 3 milioni abitanti
€ 38.700 = Totale contribuzione annua per la prima rete a copertura regionale
€ 94.250 Vale a dire che in rapporto all’attuale canone, calcolato nell’1% del fatturato, ciascuna rete regionale, complessivamente, dovrebbe incassare mediamente € 9.425.000 all’anno. Rete provinciale - subprovinciale Diritti amministrativi per popolazione servita fino a 250 mila abitanti

€ 27.750 + Diritti d’uso frequenza su popolazione media 550 mila abitanti € 7.000 = Totale contribuzione annua per la prima rete a copertura regionale

€ 34.755 Vale a dire che in rapporto all’attuale canone, calcolato nell’1% del fatturato, ciascuna rete provinciale fino a 250 mila abitanti, complessivamente, dovrebbe incassare mediamente € 3.475.500 all’anno.

La REA – Radiotelevisioni Europee Associate – ritiene che tali somme siano insopportabili per l’emittenza locale e sperequate rispetto ai diritti amministrativi attribuiti alle nazionali (appena 111.000 euro) e non tengono conto: della pessima qualità delle frequenze assegnate alle locali; del penalizzante piano di ripartizione LCN che nega alle ex analogiche i primi numeri del telecomando; della crisi della pubblicità; degli onerosi investimenti effettuati per l’adeguamento delle reti; della crisi economica del Paese; della soppressione delle provvidenze editoria; della drastica riduzione del sostegno derivante dalla legge 448/98 del massiccio ricorso alla cassa integrazione per lo stato di crisi del settore dello stato pre fallimentare di 350 imprese televisive e dei 2.800 lavoratori licenziati .


Scusate l'impaginazione ma mi è stata inviata così.


porto la mia esperienza, perchè pur conoscendo varie realtà locali(del Fvg ma non solo) mi riesce meglio fare esempi con ciò che faccio io.

io lavoro per un gruppo tv che è un associazione culturale, quindi non c'è un capitale e soprattutto non è scopo di lucro ma i guadagni(pochissimi) servono solo al mantenimento, come prevede la legge.
come direttore di rete(3 canali) ho deciso di non fare televendite per non "sporcare" i canali e mantenere una buona qualità.

una realtà come la nostra non potrebbe mai farcela a pagare una quota simile.

ma così come noi ci sono altri gruppi in grossa difficoltà.

le tv locali pagano lo scotto di chi ha fatto tv spazzatura inondando il DTT di canali di televendite. al Ministero sono stufi di questi canali ed è difficile dargli torto.
però la soluzione non è eliminare tutte le tv locali(perchè così facendo finirà così) ma mettere dei limiti sulle ore di trasmissione di televendite o vietare canali interi di sole televendite. basta creare una regolamentazione.


scusate il lungo post, vorrei conoscere le vostre opinioni ;)
 
L'obbiettivo del ministero a parer mio é più che eliminare televendite, É liberare frequenze. Difficilmente se si passerà a liberare le frequenze dal 50 in su le spese le faranno le locali. Così qualcuno chiude di suo, qualcuno rottama ed ecco liberate le frequenze.

Inviato dal mio ALCATEL ONE TOUCH 991D con Tapatalk 2
 
L'obbiettivo del ministero a parer mio é più che eliminare televendite, É liberare frequenze. Difficilmente se si passerà a liberare le frequenze dal 50 in su le spese le faranno le locali. Così qualcuno chiude di suo, qualcuno rottama ed ecco liberate le frequenze.

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Certo,ovviamente sottointendevo che l'obiettivo sono le frequenze ma allo stesso tempo viene minato anche il pluralismo con questo canone.

la rottamazione per ora non è stata proposta
 
Infatti per ora la rottamazione non avverrà. Prima fanno morire le emittenti. Chi non muore ma é sopravvissuto con l'acqua alla gola, rottamerà con la speranza di raccimolare quei pochi soldi per tirare avanti non si sa fino a quando.

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porto la mia esperienza, perchè pur conoscendo varie realtà locali(del Fvg ma non solo) mi riesce meglio fare esempi con ciò che faccio io.

io lavoro per un gruppo tv che è un associazione culturale, quindi non c'è un capitale e soprattutto non è scopo di lucro ma i guadagni(pochissimi) servono solo al mantenimento, come prevede la legge.
come direttore di rete(3 canali) ho deciso di non fare televendite per non "sporcare" i canali e mantenere una buona qualità.

una realtà come la nostra non potrebbe mai farcela a pagare una quota simile.

ma così come noi ci sono altri gruppi in grossa difficoltà.

le tv locali pagano lo scotto di chi ha fatto tv spazzatura inondando il DTT di canali di televendite. al Ministero sono stufi di questi canali ed è difficile dargli torto.
però la soluzione non è eliminare tutte le tv locali(perchè così facendo finirà così) ma mettere dei limiti sulle ore di trasmissione di televendite o vietare canali interi di sole televendite. basta creare una regolamentazione.


scusate il lungo post, vorrei conoscere le vostre opinioni ;)
Per quando riguarda le televendite, anch'io vieterei la loro trasmissione sui canali con LCN pregiate, se vuoi trasmettere televendite vai su LCN alte dai 600 in su.


Ogni tv locale ambiva a un proprio mux regionale da riempire con almeno 6 programmi tv (non si sa poi con quali contenuti), oppure ad affittare banda (non si sa a chi).

La realtà è che il mercato della pubblicità locale non può mantenere più di tot tv locali (se hai pochi telespettatori è più conveniente per un investitore altri mezzi come volantini, cartelloni, radio locali e sponsorizzazioni) e che editore nazionale preferisce affidarsi ad un unico operatore di rete piuttosto che a 20.

Le tv locali per sopravvivere dovrebbero consorsiarsi per risparmiare sui costi delle infrastrutture.
 
tutto questo già si sapeva prima dello S.O. del 2012.
Il Ministero ha detto, fino alla fine del 2012 vabbè, ma tutto il 2013 si deve pagare.
Le emittenti, anzi tutti gli improvvisati "operatori di rete", sono andati avanti per un anno e mezzo, scordandosene che prima o poi, si deve pagare. Le cifre già erano note.
Ora nel 2014 il Ministero chiede i soldi del 2013, molti operatori di rete non li hanno, si rendono conto che costa troppo mantenere una rete funzionale dal punto di vista alta frequenza, sono andati avanti con "carrette" ex analogico adattate, speravano di affittare spazi e arricchirsi, si rendono conto che è meglio e molto più economico affittare uno spazio da un broadcaster serio, e vogliono rottamare.
Hanno fatto i conti senza l'oste, nel senso che il Ministero può accogliere la domanda di rottamazione (se ci sono i soldi, ma tanto non ce nè), e comunque pagare il regresso del 2013. Pena lo stralcio della concessione come operatore di rete, e l'acquisizione dei canali, il tutto gratis.
E secondo voi cosa fà il Ministero ?
 
Ovviamente fa bene e aggiungo, sarebbe ora che venisse eliminato almeno il 90 per cento dell'inutile pattume attuale.
 
Quoto Maiky28 ;) Devono mettere delle leggi chiare. Tv di televendite 24/24h non ce ne devono essere. O meglio si se il canale è dedicato interamente a un azienda. Che so QVC, HSE24, Juwelo... ma non avere un canale (con nome fittizzio) e trasmettere 2 ore di una televendita, 2 ore di un'altra e cosi via... (i vari Italia xxx) insomma.
E poi dovrebbero mettere regole chiare per non avere canali su lcn basse dove trasmettono televendite durante il giorno e programmi di notte.
Io metterei una regola di tot di ore di televendite. Che so 2/3 ore al mattino e 2/3 ore al pomeriggio.
Anche le tv di lotto e cosi via... Anche li regole più dure.

Sparirebbero molte tv "inutili" cosi...
Ma soprattutto vieterei a questi "gruppi" che fanno solo tv di televendite/lotto di aprire più di un canale.
Perchè alla fine come sempre ci vanno in mezzo chi ha voglia di fare veramente televisione.
Chi ha tv di televendite / lotto e basta non ha problemi "economici"... o meglio ne ha sicuramente meno di quelli che cercano di fare tv di contenuti / qualità...
 
Vanno però abrogati (se non già fatto) gli obblighi della Legge - sciagurata - Mammì per esempio, almeno in origine le televendite, nacquero per l'obbligo di trasmettere TG e, quindi, programmi propri... in qualche modo la Redazione la devi pagare ed ecco sparire le varie Odeon, Italia 7, TV7 Pathè quasi H24 per varri "Emporio TV", "Bazaar", "Telemarket" :crybaby2:
(Come disse qualcuna "Ci si paga lo stipendio" :laughing7:)

Le TV comunitarie, come l'esempio portato da Maiky, non dovrebbero pagare nulla (o molto poco) essendo parte integrante del Servizio Pubblico...
 
Vanno però abrogati (se non già fatto) gli obblighi della Legge - sciagurata - Mammì per esempio, almeno in origine le televendite, nacquero per l'obbligo di trasmettere TG e, quindi, programmi propri... in qualche modo la Redazione la devi pagare ed ecco sparire le varie Odeon, Italia 7, TV7 Pathè quasi H24 per varri "Emporio TV", "Bazaar", "Telemarket" :crybaby2:
(Come disse qualcuna "Ci si paga lo stipendio" :laughing7:)

Le TV comunitarie, come l'esempio portato da Maiky, non dovrebbero pagare nulla (o molto poco) essendo parte integrante del Servizio Pubblico...
Giustissimo! Ti quoto al 100%.
Moltissimi utenti qua si lamentano in continuazione del fatto che le tv locali trasmettono prevalentemente televendite, e per questo non le amano; ma non sanno (o si dimenticano) che se fanno ciò è dovuto alla sciaguratissima legge Mammí del 1990 che obbliga le tv locali a trasmettere programmi di propria produzione per la maggior parte del tempo (se non erro circa il 65 / 70% circa), e fra i programmi di propria produzione rientrano le televendite. Ricordo che prima dell'entrata in vigore della Legge Mammí la qualità dei programmi di molte tv locali non era certo inferiore a quella delle tv nazionali (Rai e privati).
 
Non vorrei che queste "tasse" avessero l'effetto contrario di quello sperato/auspicato dal Ministero e penso proprio anche da moltissimi utenti tv, cioè l'eliminazione dei canali spazzatura che vivono solo di televendite... speriamo quindi di non dover assistere alla fuoriuscita dal mercato televisivo di quei canali che cercano di vivere senza televendite e di contro il proliferare di canali che porprio/anche per poter pagare questi alti costi, siano costretti a doversi rivolgere alle televendite...
 
Giustissimo! Ti quoto al 100%.
Moltissimi utenti qua si lamentano in continuazione del fatto che le tv locali trasmettono prevalentemente televendite, e per questo non le amano; ma non sanno (o si dimenticano) che se fanno ciò è dovuto alla sciaguratissima legge Mammí del 1990 che obbliga le tv locali a trasmettere programmi di propria produzione per la maggior parte del tempo (se non erro circa il 65 / 70% circa), e fra i programmi di propria produzione rientrano le televendite. Ricordo che prima dell'entrata in vigore della Legge Mammí la qualità dei programmi di molte tv locali non era certo inferiore a quella delle tv nazionali (Rai e privati).
Quante sono le tv che mettono programmi di loro produzione per il 65 - 70% del tempo?
Dai che certe tv ripetono a loop tt il giorno la stessa edizione dello stesso tg ad esempio.
Se sparissero farebbero un favore a tt.
 
Quante sono le tv che mettono programmi di loro produzione per il 65 - 70% del tempo?
Dai che certe tv ripetono a loop tt il giorno la stessa edizione dello stesso tg ad esempio.
Se sparissero farebbero un favore a tt.

noi per esempio nell'arco della giornata non replichiamo nulla.
nulla vuol dire nè l'edizione del tg nè qualsiasi altro programma.
solitamente nemmeno il giorno dopo.

questo per dire che esistono delle realtà che meritano di rimanere e di esserci
ma non nego che altre non lo meritano.

come dicevamo io e Ale basterebbe porre dei limiti orari,tutto qua.

l'obiettivo principale probabilmente è un consorzio di tv locali, che tutto sommato
può andare bene, l'importante è che lo spazio sia gratuito(io Ministero rilascio 1-2 frequenze x le tv locali gestite da Raiway magari per quanto riguarda postazioni e manutenzione).
in questo modo si liberano risorse e le tv locali non muoiono ma si riducono notevolmente i canali e di conseguenza il numero di emittenti che trasmettono solo televendite
 
Maiky28 ha scritto:
come dicevamo io e Ale basterebbe porre dei limiti orari,tutto qua.

l'obiettivo principale probabilmente è un consorzio di tv locali, che tutto sommato
può andare bene, l'importante è che lo spazio sia gratuito(io Ministero rilascio 1-2 frequenze x le tv locali gestite da Raiway magari per quanto riguarda postazioni e manutenzione).
in questo modo si liberano risorse e le tv locali non muoiono ma si riducono notevolmente i canali e di conseguenza il numero di emittenti che trasmettono solo televendite

Sarebbe una bella idea, se fossimo in un altro paese, ma siamo in italia(minscolo ndr) e quindi andrà a finire al contrario, come ha già detto qualcuno finirà che i canali di televendita aumenteranno ...
In italia non si punta al servizio ma all' introito maggiore ... pensate che 2 anni fa in Repubblica Ceka (!) hanno annullato l asta del 4g perchè gli operatori avevano offerto troppo per le licenze ! in pratica secondo il ministero delle comunicazioni "Ceke" pagare troppo le licenze avrebbe influito sugli investimenti della rete ed avrebbe alzato le tariffe ai cittadini .... cose dell' altro mondo ! in italia invece le licenze vendute a prezzi folli, nessun controllo, quindi gli operatori per rientrare si sono concentrati sui soliti centri "affollati" presentando offerte del tipo 2 gb in 4g (quindi fino a 70 mbps ... roba che 2 gb li consumi in 3 ore!) a 20€ al mese, cosi il digital divide è rimasto invariato (o amplificato).
Questo siamo noi .... un paese di vecchi (non parlo di anagrafe) abituati a lamentarsi di tutto, che non vuole fare niente per risolvere i problemi che lamenta.
Le tv locali dovrebbero essere una risorsa, e dovrebbero essere "incanalate" al meglio con delle regole giuste da far rispettare. In realtà non è sbagliato l obbligo di fare informazione locale, ( avere emittenti locali che trasmettono film di Totò, Mario Merola o Nino D' Angelo a che serve ? le TV locali devono fare informazione ed approfondimento, poi le dividi in Commerciali e Comunitarie, metti i limiti alla trasmissione di Televendite tra le 9 di mattina e le 9 di sera max 4 ore, gli assegni le frequenze giuste non come operatori di rete però ma in consorzi geografici visionati dai Corecom ... etc così facendo si avrà una vera selezione naturale (perchè oggettivamente in italia le tv locali sono troppe e le risorse non bastano quindi meglio averne di meno, ma di migliore qualità)
 
Quante sono le tv che mettono programmi di loro produzione per il 65 - 70% del tempo?
Dai che certe tv ripetono a loop tt il giorno la stessa edizione dello stesso tg ad esempio.
Se sparissero farebbero un favore a tt.
Le televendite come già detto rientrano nei programmi di propria produzione, i tg anche (comprese le repliche).
 
Le tv locali dovrebbero essere una risorsa, e dovrebbero essere "incanalate" al meglio con delle regole giuste da far rispettare. In realtà non è sbagliato l obbligo di fare informazione locale, ( avere emittenti locali che trasmettono film di Totò, Mario Merola o Nino D' Angelo a che serve ? le TV locali devono fare informazione ed approfondimento, poi le dividi in Commerciali e Comunitarie, metti i limiti alla trasmissione di Televendite tra le 9 di mattina e le 9 di sera max 4 ore, gli assegni le frequenze giuste non come operatori di rete però ma in consorzi geografici visionati dai Corecom ... etc così facendo si avrà una vera selezione naturale (perchè oggettivamente in italia le tv locali sono troppe e le risorse non bastano quindi meglio averne di meno, ma di migliore qualità)

Il fatto è che un'impresa privata deve essere libera entro i limiti della decenza, s'intende, di trasmettere quello che vuole!
Se una TV locale vuole usare le sue frequenze (o meglio in era digitale un canale nel suo MUX) per ripetere Odeon H24[1] perché non può farlo? Perché devo obbligarla a fare un TG? Perché son geloso delle mie 12 licenze nazionali (altra assurdità in era digitale) e non mi va che qualcuno "bari"?
Stai tranquillo che TV locali che vogliono fare TG e programmi propri ci sarebbero comunque!

Le televendite, quelle sì andrebbero o totalmente vietate (!) o poste a limitazioni non i programmi in syndication...

[1] Non parlo dello "spettro" che è ora Odeon, ma di quella vera degli anni '80-90 quella che faceva 6 ore di cartoni animati al pomeriggio, telefilm di tutto rispetto e un Film ogni sera. Oggettivamente non so se avrebbe potuto tenere quel ritmo per sempre, ma è certo che la Mammì gli segato le cosce :crybaby2:
 
Il fatto è che un'impresa privata deve essere libera entro i limiti della decenza, s'intende, di trasmettere quello che vuole!
Se una TV locale vuole usare le sue frequenze (o meglio in era digitale un canale nel suo MUX) per ripetere Odeon H24[1] perché non può farlo? Perché devo obbligarla a fare un TG? Perché son geloso delle mie 12 licenze nazionali (altra assurdità in era digitale) e non mi va che qualcuno "bari"?
Stai tranquillo che TV locali che vogliono fare TG e programmi propri ci sarebbero comunque!

Le televendite, quelle sì andrebbero o totalmente vietate (!) o poste a limitazioni non i programmi in syndication...

[1] Non parlo dello "spettro" che è ora Odeon, ma di quella vera degli anni '80-90 quella che faceva 6 ore di cartoni animati al pomeriggio, telefilm di tutto rispetto e un Film ogni sera. Oggettivamente non so se avrebbe potuto tenere quel ritmo per sempre, ma è certo che la Mammì gli segato le cosce :crybaby2:

P.S. Mica è obbligatorio trasmettere H24, Canale 5 negli anni '80 trasmetteva dalle 8.30 alla 1.30 poi c'era il rullo dei programmi, meglio delle televendite...
 
Giustissimo! Ti quoto al 100%.
Moltissimi utenti qua si lamentano in continuazione del fatto che le tv locali trasmettono prevalentemente televendite, e per questo non le amano; ma non sanno (o si dimenticano) che se fanno ciò è dovuto alla sciaguratissima legge Mammí del 1990 che obbliga le tv locali a trasmettere programmi di propria produzione per la maggior parte del tempo (se non erro circa il 65 / 70% circa), e fra i programmi di propria produzione rientrano le televendite. Ricordo che prima dell'entrata in vigore della Legge Mammí la qualità dei programmi di molte tv locali non era certo inferiore a quella delle tv nazionali (Rai e privati).
Trasmettere televendite di altri editori, è considerata propria produzione?:5eek:

Perché gli editori locali non chiedono di togliere l'obbligo del 65-70% per le auto produzioni?

Non vorrei che queste "tasse" avessero l'effetto contrario di quello sperato/auspicato dal Ministero e penso proprio anche da moltissimi utenti tv, cioè l'eliminazione dei canali spazzatura che vivono solo di televendite... speriamo quindi di non dover assistere alla fuoriuscita dal mercato televisivo di quei canali che cercano di vivere senza televendite e di contro il proliferare di canali che porprio/anche per poter pagare questi alti costi, siano costretti a doversi rivolgere alle televendite...
Per un editore è più conveniente a livello di costi trasmettere televendite di altri, che avere una redazione giornalistica e quindi più dipendenti.

E' più facile che chiudano le televisioni locali di qualità a favore di canali di televendite.
 
noi per esempio nell'arco della giornata non replichiamo nulla.
nulla vuol dire nè l'edizione del tg nè qualsiasi altro programma.
solitamente nemmeno il giorno dopo.

questo per dire che esistono delle realtà che meritano di rimanere e di esserci
ma non nego che altre non lo meritano.

come dicevamo io e Ale basterebbe porre dei limiti orari,tutto qua.

l'obiettivo principale probabilmente è un consorzio di tv locali, che tutto sommato
può andare bene, l'importante è che lo spazio sia gratuito(io Ministero rilascio 1-2 frequenze x le tv locali gestite da Raiway magari per quanto riguarda postazioni e manutenzione).
in questo modo si liberano risorse e le tv locali non muoiono ma si riducono notevolmente i canali e di conseguenza il numero di emittenti che trasmettono solo televendite
Come fate a riempire la programmazione senza repliche e televendite?

Su un mux ci stanno 6 (configurazione Rai) o 7 (configuazione TIMB) canali, le tv locali possono dividere le spese.
 
le tv locali oltre a consorziarsi a livello di frequenze, potrebbero cominciare a unirsi in una nuova impresa con centinaia di contributi tecnici e creare una nuova tv a livello nazionale che potrebbe dare la biada a molte vecchie tv nazionali con, semplicemente, autoproduzioni di alto livello...tipo show serali ecc...(colpo grosso su telecity, ricordate?)
 
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