Ho cercato una serie di frequenze per un amico napoletano che voleva espandersi in Calabria. Niente di enorme: Lappano, Roseto Capo Spulico, San Nicola dell'Alto, Monte Poro, Tiriolo, Stalettì, Capo Spartivento e un Messina (per Reggio). Risultato: ho trovato due canali su otto che cercavo a prezzi da autentico furto. Le altre, anche quelle che trasmettono solo kazzate prese dal sat, chiedono cifre fuori mercato.
La complessità del sistema tv calabrese (troppe emittenti in rapporto alla popolazione e pochissime autenticamente regionali) rende difficile lavorare, così come l'idiozia di alcuni pseudoeditori. Le tv regionali (tre o quattro) ovviamente non sono in vendita... Quelle provinciali costano cinque volte in più che in pianura padana. A questo punto c'è poco da fare.
Quanto a La3 garantisce il 75% della popolazione residente (discreta, per dare ragione a Lieb, nella lingua italiana significa 'discontinua') servita. Un quarto dell'Italia è out e non sono due milioni di calabresi bensì quindici milioni di italiani; il fatto che si concentrino in alcune zone è temporaneo e non significativo (qualcuno ha fatto caso che la copertura deve essere assicurata anche in autostrada e sulle linee ferroviarie nobili?).
Non cedere alle vendite capestro significa magari trovare fra qualche mese canali a prezzi più accessibili
