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costi di ricarica

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viger

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8 Agosto 2003
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Viviamo in una realtà sempre più innovativa.
Una realtà che mette l’innovazione a disposizione di tutti. Quale azienda può al giorno d’oggi permettersi di non essere innovativa? C’è sempre più bisogno di idee innovative. L’innovazione ci semplifica la vita, ci aiuta. In un certo senso ci nobilita, come una volta il lavoro.
In autostrada usiamo il telepass, paghiamo la benzina con la carta di credito, ricarichiamo il cellulare da ogni punto Atm, paghiamo le bollette on line e tante tante altre cose. La tecnologia è bella perchè ci rende liberi. La tecnologia è bella perchè aumenta i profitti delle aziende che inventano nuovi servizi. Paghiamo per il telepass oltre che per il pedaggio, per il pagamento via carta di credito oltre che per la benzina, per la possibilità di ricaricare il cellulare oltre che per la ricarica, per poter pagare una bolletta on line oltre che l’importo della bolletta. Insomma paghiamo il nulla. Le aziende ci stanno facendo pagare le transazioni di pagamento, incantesimi dell’etere, furti legalizzati.
Infatti, infatti...
L’innovazione diminuisce i costi delle aziende, il telepass elimina il costo del casellante, la carta di credito le operazioni di deposito del contante, il pagamento delle bollette il costo dell’impiegato e la ricarica del cellulare anticipa alla società telefonica i soldi delle chiamate.
L’innovazione serve quindi a renderci più felici e più poveri (del resto non si è sempre detto che il denaro non dà la felicità?) e ad ingrassare le aziende, le stock option, il titolo in borsa, i tronchettibenettonscaroni.
Ma quando la smettiamo di farci prendere per il c..o?
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male e ha chiesto alla Commissione Europea l’abolizione dei costi di ricarica per i cellulari che esiste solo in Italia.
Lo hanno preso sul serio e la Commissione Europea ha contattato l’Authority, altra innovazione che ci rende (inconsapevolmente) poveri.Bastano 50.000 firme per toglierci dai piedi la tassa sulla ricarica. Firmate la petizione!



FIRMATE...................:evil5:
 
Se non sto prendendo un abbaglio...
Nei contratti si paga una tassa statale mensile, che varia in funzione della tipologia (personale/affari).
Le ricaricabili per uso affari, poi, non esonerano affatto dal pagameno della tassa, anche se i più ormai non la pagano, rischiando però multe e controlli fiscali....... su tutta la contabilità.
la prassi di non pagare la tassa mensile affari è consolidata da venditori e fornitori che danno informazioni fuorvianti, o addirittura errate, per far contratti con aziende e professionisti. (tanto non sono responsabili).
Ma non è questo il punto....
Mi par di ricordare che il costo di ricarica per i contratti privati, fosse in realtà un sovrapprezzo per la parte fiscale che i gestori devono dare allo stato, e che non intendono accollarsi (specie per importi piccoli di ricarica).
 
la tassa dovrebbe essere solo per i contratti di abbonamento, mentre per la sottoscrizione di schede ricaricabili non ci dovrebbero essere imposizioni fiscali.... o almeno, così credo !!:icon_wink:
 
Leggo dal post di Viger (che è un copia-incolla dal blog di grillo) della petizione online...
Io l'ho firmata perchè la ritengo giusta, ma non serve a nulla perchè vale come la carta straccia, una petizione digitale. Bisogna muoversi su altri fronti se si vuole concretizzare. Per esempio con una petizione classica e una raccolta firme seria e coerente che non permetta a chiunque di firmare 500 volte la stessa petizione come può accadere online.

Sono le classiche urla da piazza degli italiani, tanto chiasso per un nulla di fatto :sad:


Un saluto
 
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