Scienziati e ricercatori dell'Università di Melbourne hanno lavorato ad un progetto che prevede l'utilizzo del diamante per aumentare la sicurezza delle reti e diminuire il rischio di prelievo di informazioni non autorizzate dalle stesse.
La tecnologia utilizza il diamante per produrre un singolo fotone il cui compito è quello di fermare le informazioni intercettate, viaggiando insieme ai dati. A questo livello avviene un filtraggio fino a quando non rimane un singolo fotone.
Al momento attuale il sistema, pur essendo già utilizato a livello di principio, non è preciso come quello che stiamo descrivendo, in quanto finora i tecnici non sono stati in grado di stabilire se la mancanzadi un fotone potesse essere attribuita ad un errore o ad uno sniffing.
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La tecnologia utilizza il diamante per produrre un singolo fotone il cui compito è quello di fermare le informazioni intercettate, viaggiando insieme ai dati. A questo livello avviene un filtraggio fino a quando non rimane un singolo fotone.
Al momento attuale il sistema, pur essendo già utilizato a livello di principio, non è preciso come quello che stiamo descrivendo, in quanto finora i tecnici non sono stati in grado di stabilire se la mancanzadi un fotone potesse essere attribuita ad un errore o ad uno sniffing.
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