Tanto lo sapete bene che non serve essere degli indovini per immaginarsi cosa succederà il giorno in cui l'ultima trasmissione analogica verrà spenta e l'Italia avrà fatto il passo definitivo verso il digitale terrestre:
I Canali si vedranno da schifo, dai... lo sappiamo tutti che non potrà che finire così... vedremo tutti i broadcaster correre come dei matti per stipare il maggior numero di canali possibili sui multiplex digitali; ci sarà gente che aprirà petizioni per riavere le trasmissioni in analogico e tutti si lamenteranno di come "una volta i canali si vedevano davvero bene". Ci saranno canali trasmessi in MPEG-2 con 2mbit o meno di banda e sarà la fiera dei Lego... nel senso che le persone riprese in TV sembreranno più simili a blocchetti che a veri esseri umani.
E allora, come diceva una vecchia pubblicità di un dentifricio PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE. Perchè non si obbliga il governo italiano ad inserire una clausola nella prossima legge Gentiloni in cui si obblighi ogni broadcaster a trasmettere i canali televisivi (free, pay o di servizio) con una banda minima di trasmissione garantita ? Almeno 3Mbps o 3,5Mbps per ogni singolo canale... magari ancora meglio se inserissero delle distinzioni sui canali con licenza nazionale (facendole impegnare a mantenere un bitrate ancora più alto) e canali a licenza regionale.
Io rilancio la mia idea, da profano del digitale terrestre ma con un minimo di buonsenso in zucca: Il governo dovrebbe obbligare i broadcaster ad aderire a una CARTA DEI DOVERI DEI CANALI DIGITALI.
Una carta che IMHO potrebbe proporre questi vincoli ai canali con licenza nazionale per concedere l'autorizzazione alle trasmissioni:
* Banda minima di trasmissione garantita (almeno 3mbps per ogni canale)
* Obbligo di trasmettere e gestire un'EPG in formato standard
* Televendite (comprese trasmissioni su Maghi e sul lotto) fra le ore 23.00 e le ore 08.00, e non oltre il 20% delle trasmissioni giornaliere
* Doppio canale audio obbligatorio, che al limite riproponga la stessa traccia audio Italiana se i contenuti trasmessi non sono disponibili in lingua originale. Impegno a trasmettere, ove possibile, almeno il 10% della programmazione fiction non-italiana in lingua originale
* Impegno a trasmettere almeno il 4% della programmazione giornaliera con sottotitoli per i non udenti (Cioè almeno un ora al giorno di programmazione)
* Impegno a trasmettere almeno il 20% delle proprie trasmissioni in formato 16:9 anamorfico entro 24 mesi dalla data di ingresso nel consorzio (due anni)
* Impegno a modificare le proprie trasmissioni in formato 16:9 anamorfico entro 36 mesi (ovvero tre anni)
* Impegno a non trasmettere programmi o pubblicità a sfondo erotico nella cosiddetta "fascia protetta".
* Impegno a rispettare gli orari di trasmissione dichiarati, con un lasso massimo di ritardo di +/- 15 minuti, salvo casi eccezionali come ad esempio il prolungarsi di un telegiornale per parlare di evento straordinario.
Sono tutte cose scritte in fretta e in furia, potrebbero certamente essere limate e riviste alla luce delle reali difficoltà nella loro applicazione; ma sono sicuramente un punto di partenza, che fino ad ora non sembra che sia venuto in mente a nessun broadcaster e a nessun organo governativo.
Inoltre IMHO il governo dovrebbe decretare un numero massimo di frequenze regionali utilizzabili per la trasmissione in tecnica DVB-H.
Cosa ne pensate? E' la classica ipotesi da fantascienza o c'è qualche speranza di cavarne qualcosa di buono?
I Canali si vedranno da schifo, dai... lo sappiamo tutti che non potrà che finire così... vedremo tutti i broadcaster correre come dei matti per stipare il maggior numero di canali possibili sui multiplex digitali; ci sarà gente che aprirà petizioni per riavere le trasmissioni in analogico e tutti si lamenteranno di come "una volta i canali si vedevano davvero bene". Ci saranno canali trasmessi in MPEG-2 con 2mbit o meno di banda e sarà la fiera dei Lego... nel senso che le persone riprese in TV sembreranno più simili a blocchetti che a veri esseri umani.
E allora, come diceva una vecchia pubblicità di un dentifricio PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE. Perchè non si obbliga il governo italiano ad inserire una clausola nella prossima legge Gentiloni in cui si obblighi ogni broadcaster a trasmettere i canali televisivi (free, pay o di servizio) con una banda minima di trasmissione garantita ? Almeno 3Mbps o 3,5Mbps per ogni singolo canale... magari ancora meglio se inserissero delle distinzioni sui canali con licenza nazionale (facendole impegnare a mantenere un bitrate ancora più alto) e canali a licenza regionale.
Io rilancio la mia idea, da profano del digitale terrestre ma con un minimo di buonsenso in zucca: Il governo dovrebbe obbligare i broadcaster ad aderire a una CARTA DEI DOVERI DEI CANALI DIGITALI.
Una carta che IMHO potrebbe proporre questi vincoli ai canali con licenza nazionale per concedere l'autorizzazione alle trasmissioni:
* Banda minima di trasmissione garantita (almeno 3mbps per ogni canale)
* Obbligo di trasmettere e gestire un'EPG in formato standard
* Televendite (comprese trasmissioni su Maghi e sul lotto) fra le ore 23.00 e le ore 08.00, e non oltre il 20% delle trasmissioni giornaliere
* Doppio canale audio obbligatorio, che al limite riproponga la stessa traccia audio Italiana se i contenuti trasmessi non sono disponibili in lingua originale. Impegno a trasmettere, ove possibile, almeno il 10% della programmazione fiction non-italiana in lingua originale
* Impegno a trasmettere almeno il 4% della programmazione giornaliera con sottotitoli per i non udenti (Cioè almeno un ora al giorno di programmazione)
* Impegno a trasmettere almeno il 20% delle proprie trasmissioni in formato 16:9 anamorfico entro 24 mesi dalla data di ingresso nel consorzio (due anni)
* Impegno a modificare le proprie trasmissioni in formato 16:9 anamorfico entro 36 mesi (ovvero tre anni)
* Impegno a non trasmettere programmi o pubblicità a sfondo erotico nella cosiddetta "fascia protetta".
* Impegno a rispettare gli orari di trasmissione dichiarati, con un lasso massimo di ritardo di +/- 15 minuti, salvo casi eccezionali come ad esempio il prolungarsi di un telegiornale per parlare di evento straordinario.
Sono tutte cose scritte in fretta e in furia, potrebbero certamente essere limate e riviste alla luce delle reali difficoltà nella loro applicazione; ma sono sicuramente un punto di partenza, che fino ad ora non sembra che sia venuto in mente a nessun broadcaster e a nessun organo governativo.
Inoltre IMHO il governo dovrebbe decretare un numero massimo di frequenze regionali utilizzabili per la trasmissione in tecnica DVB-H.
Cosa ne pensate? E' la classica ipotesi da fantascienza o c'è qualche speranza di cavarne qualcosa di buono?
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