Salve girando nel web ho trovato delle discussioni davvero belle sul digitale terrestre e le posto qui, mi piacerebbe poi avere un vostro pensiero insomma cosa ne pensate di quello che ho postato, grazie!
1-La discussione sul Digitale terrestre va avanti oramai da anni, ma la disinformazione regna ancora sovrana.
L'altra sera durante una cena tra amici mi sono resoconto che molti pensano che si tratti di una invenzione inutile tutta italiana messa in giro solo per fare vendere decoder al fratello di Berlusconi.
Saltando a piè pari ogni considerazione sul modo con cui sono state condotte le cose e sulle beghe politiche vorrei fare qualche considerazione sulla sostanza della cosa.
Il passaggio della televisione terrestre analogica a televisione terrestre digitale è una naturale evoluzione tecnologica analoga a quella che hanno percorso altre tecnologie nate analogiche e sviluppate verso il digitale, tecnologia questa molto più complessa, ma che offre una serie di vantaggi.
Il vinile che passa al cd e il fascio di doppini che diventa fibra non sono che i primi esempi che mi vengono in mente.
La televisione analogica occupa una serie di canali nello spettro delle radiofrequenze il cui numero è dettato da leggi fisiche immutabili.
Il digitale terrestre prende ognuna di queste frequenze e:
ci mette più canali, oggi il massimo è sette, ma si ipotizza un passaggio a dieci PER OGNI CANALE ANALOGICO!
migliora la qualità del segnale ricevuto
riduce la potenza necessaria a trasmettere
Il passaggio sta avvenendo in tutto il mondo, l'Unione europea ha emanato una normativa che ci vincola. Per adattare i vecchi televisori ci vuole una scatola di conversione, i nuovi televisori nascono digitali, la cosa ricalca esattamente quello che è successo quando abbiamo aggiunto il secondo canale al vecchio televisore VHF con solo un canale.
Mi sembrano bizzarre ed assolutamente ingiustificate le ultime uscite di Soru riportate da Punto informatico negli scorsi giorni.
Soru da un lato vuole un canale RAI tutto per la Sardegna (non si capisce del resto perché: io lo voglio per la Brianza...) e dall'altro non vuole il digitale terrestre che amplifica il numero di canali.
Soru dichiara di non volere spendere un euro per lupload dei dati via telefono a 56K. Questa è una delle affermazioni più bizzarre che ho visto in materia.
Il DTT non vole essere la sostituzione di un collegamento alla rete, il ritorno via telefono è pensato per una interattività minima di fatto limitata al pagamento dei servizi on demand e per servizi interattivi molto semplici come votare per "Il grande fratello".
Non è di fatto che una parte accessoria del DTT: io per esempi ho comperato uno zapper, un decoder cioè che si limita a ricevere, che cambierò sol quando ne verrà fuori uno che possa utilizzare come canale di ritorno il mio permanente collegamento alla rete.
Confrontare una connessione a larga banda con il ritorno via telefono dell'attuale DTT è assurdo: sarebbe come dire "non facciamo la quarta corsia della autostrada perché abbiamo i collegamenti aerei".
Io passo una grande parte del mio tempo in Francia paese che ha iniziato la conversione al DTT con una roadmap più lenta della nostra, ma comunque congruente con le regole della Comunità europea: come è che lì le cose sono andate via lisce mentre da noi si è sollevato un inutile e fastidioso polverone?
2-il dtt è una tecnologia vecchia, ma forse è meglio dire matura, perchè si basa su modelli di business vecchi almeno di trent' anni: in cambio, di un ritorno economico che avviene attraverso la pubblicità ti propongo uno spettacolo che scelgo io, che io decido, e che tu, fruitore passivo puoi solo rifiutare di vedere, e che è , come è successo in italia, senza alternative (posso solo spegnere la tv). Dal punto di vista tecnologico non è un vero miglioramento: la qualità dell'analogico ancora, e sottolineo ancora, non è superata dal digitale. Artefatti jpg della compressione video e effetto imbuto della compressione audio. E' vero che porta alcuni vantaggi ma non i termini di qualità (come le tv lcd: infinitamente peggiori dei quelle a tubo catodico). Comunque fin'ora non ho parlato di politica. La politica c'entra, purtroppo, perchè quelle risorse potevano essere utilizzate per recuperare il divario tecnologico che l'italia ha in molti campi, e non per mia opinione. Naturalmente non c'è nessun nesso tra dtt e umts. Il nesso c'è in quanto, mentre come collettività dall'umts abbiamo intascato soldi, per il dtt li abbiamo spesi. E' questa è una scelta politica, responsabilità di chi l'ha fatta.
3-Immagino che chi dimostra di apprezzare molto il digitale terrestre abiti in una grande citta', dove la copertura del segnale e' ottima.
Ma il difetto piu' grande del digitale terrestre, dal mio punto di vista, e' che sotto una certa soglia di segnale non si vede piu' nulla. Con l'analogico, al massimo vedevo un po' disturbato, con l'effetto "neve", ma vedevo.
Con il dtt bastano un po' di nuvole, pioggia o vento che di colpo non si vede piu' nulla. E vi garantisco che non c'e' antenna che tenga, se chi trasmette non offre una copertura adeguata.
Per questo io spero che l'analogico resista ancora per molti anni, almeno finche' non ci sara' una copertura dignitosa.
4-scusate, nessuno l'ha detto e ci terrei a sottolineare con forza una piccolissima cosuccia.
Il problema del digitale terrestre, che a mio parere e' uno scandalo incomprensibile, e' duplice: a) perche' si deve pagare con i soldi di tutti la diffusione di una tecnologia di cui godranno i privati e b) perche', se si devono investire questi soldi, non si investono su una tecnologia, il digitale satellitare, sul quale abbiamo la certezza di raggiungimento del 100% degli utenti e non dell'85% o 90% quanti sono gli italiani raggiunti dall'etere? il problema e' tutto qua. Se, al pari di SKY, tele+ e stream prima, gli imprenditori avessero investito di tasca loro, con le loro offerte, nessuno avrebbe avuto da ridire. Qui e' lo stato che paga i decoder, ed e' inspiegabile come chi dovrebbe avere a cuore unicamente l'interesse pubblico investa in una tecnologia che raggiunge un percentuale di utenti minore di un'altra tecnologia, gia' esistente nel mercato, che raggiunge invece tutti. Non esiste giustificazione se non riscire a trovare il modo per portare avanti il duopolio rai e mediaset!
1-La discussione sul Digitale terrestre va avanti oramai da anni, ma la disinformazione regna ancora sovrana.
L'altra sera durante una cena tra amici mi sono resoconto che molti pensano che si tratti di una invenzione inutile tutta italiana messa in giro solo per fare vendere decoder al fratello di Berlusconi.
Saltando a piè pari ogni considerazione sul modo con cui sono state condotte le cose e sulle beghe politiche vorrei fare qualche considerazione sulla sostanza della cosa.
Il passaggio della televisione terrestre analogica a televisione terrestre digitale è una naturale evoluzione tecnologica analoga a quella che hanno percorso altre tecnologie nate analogiche e sviluppate verso il digitale, tecnologia questa molto più complessa, ma che offre una serie di vantaggi.
Il vinile che passa al cd e il fascio di doppini che diventa fibra non sono che i primi esempi che mi vengono in mente.
La televisione analogica occupa una serie di canali nello spettro delle radiofrequenze il cui numero è dettato da leggi fisiche immutabili.
Il digitale terrestre prende ognuna di queste frequenze e:
ci mette più canali, oggi il massimo è sette, ma si ipotizza un passaggio a dieci PER OGNI CANALE ANALOGICO!
migliora la qualità del segnale ricevuto
riduce la potenza necessaria a trasmettere
Il passaggio sta avvenendo in tutto il mondo, l'Unione europea ha emanato una normativa che ci vincola. Per adattare i vecchi televisori ci vuole una scatola di conversione, i nuovi televisori nascono digitali, la cosa ricalca esattamente quello che è successo quando abbiamo aggiunto il secondo canale al vecchio televisore VHF con solo un canale.
Mi sembrano bizzarre ed assolutamente ingiustificate le ultime uscite di Soru riportate da Punto informatico negli scorsi giorni.
Soru da un lato vuole un canale RAI tutto per la Sardegna (non si capisce del resto perché: io lo voglio per la Brianza...) e dall'altro non vuole il digitale terrestre che amplifica il numero di canali.
Soru dichiara di non volere spendere un euro per lupload dei dati via telefono a 56K. Questa è una delle affermazioni più bizzarre che ho visto in materia.
Il DTT non vole essere la sostituzione di un collegamento alla rete, il ritorno via telefono è pensato per una interattività minima di fatto limitata al pagamento dei servizi on demand e per servizi interattivi molto semplici come votare per "Il grande fratello".
Non è di fatto che una parte accessoria del DTT: io per esempi ho comperato uno zapper, un decoder cioè che si limita a ricevere, che cambierò sol quando ne verrà fuori uno che possa utilizzare come canale di ritorno il mio permanente collegamento alla rete.
Confrontare una connessione a larga banda con il ritorno via telefono dell'attuale DTT è assurdo: sarebbe come dire "non facciamo la quarta corsia della autostrada perché abbiamo i collegamenti aerei".
Io passo una grande parte del mio tempo in Francia paese che ha iniziato la conversione al DTT con una roadmap più lenta della nostra, ma comunque congruente con le regole della Comunità europea: come è che lì le cose sono andate via lisce mentre da noi si è sollevato un inutile e fastidioso polverone?
2-il dtt è una tecnologia vecchia, ma forse è meglio dire matura, perchè si basa su modelli di business vecchi almeno di trent' anni: in cambio, di un ritorno economico che avviene attraverso la pubblicità ti propongo uno spettacolo che scelgo io, che io decido, e che tu, fruitore passivo puoi solo rifiutare di vedere, e che è , come è successo in italia, senza alternative (posso solo spegnere la tv). Dal punto di vista tecnologico non è un vero miglioramento: la qualità dell'analogico ancora, e sottolineo ancora, non è superata dal digitale. Artefatti jpg della compressione video e effetto imbuto della compressione audio. E' vero che porta alcuni vantaggi ma non i termini di qualità (come le tv lcd: infinitamente peggiori dei quelle a tubo catodico). Comunque fin'ora non ho parlato di politica. La politica c'entra, purtroppo, perchè quelle risorse potevano essere utilizzate per recuperare il divario tecnologico che l'italia ha in molti campi, e non per mia opinione. Naturalmente non c'è nessun nesso tra dtt e umts. Il nesso c'è in quanto, mentre come collettività dall'umts abbiamo intascato soldi, per il dtt li abbiamo spesi. E' questa è una scelta politica, responsabilità di chi l'ha fatta.
3-Immagino che chi dimostra di apprezzare molto il digitale terrestre abiti in una grande citta', dove la copertura del segnale e' ottima.
Ma il difetto piu' grande del digitale terrestre, dal mio punto di vista, e' che sotto una certa soglia di segnale non si vede piu' nulla. Con l'analogico, al massimo vedevo un po' disturbato, con l'effetto "neve", ma vedevo.
Con il dtt bastano un po' di nuvole, pioggia o vento che di colpo non si vede piu' nulla. E vi garantisco che non c'e' antenna che tenga, se chi trasmette non offre una copertura adeguata.
Per questo io spero che l'analogico resista ancora per molti anni, almeno finche' non ci sara' una copertura dignitosa.
4-scusate, nessuno l'ha detto e ci terrei a sottolineare con forza una piccolissima cosuccia.
Il problema del digitale terrestre, che a mio parere e' uno scandalo incomprensibile, e' duplice: a) perche' si deve pagare con i soldi di tutti la diffusione di una tecnologia di cui godranno i privati e b) perche', se si devono investire questi soldi, non si investono su una tecnologia, il digitale satellitare, sul quale abbiamo la certezza di raggiungimento del 100% degli utenti e non dell'85% o 90% quanti sono gli italiani raggiunti dall'etere? il problema e' tutto qua. Se, al pari di SKY, tele+ e stream prima, gli imprenditori avessero investito di tasca loro, con le loro offerte, nessuno avrebbe avuto da ridire. Qui e' lo stato che paga i decoder, ed e' inspiegabile come chi dovrebbe avere a cuore unicamente l'interesse pubblico investa in una tecnologia che raggiunge un percentuale di utenti minore di un'altra tecnologia, gia' esistente nel mercato, che raggiunge invece tutti. Non esiste giustificazione se non riscire a trovare il modo per portare avanti il duopolio rai e mediaset!