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Direttiva UE case green

-Giu-

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Previsti interventi sugli immobili pubblici (per i quali sono previsti dei contributi comunitari) e privati (eventuali contributi dovranno essere studiati dai rispettivi governi nazionali)
Tra le misure, il bando per le caldaie a gas slitta al 2040.
Cosa cambia per gli edifici esistenti? Abolito l'obbligo dei pannelli fotovoltaici, il provvedimento parla , per l'efficienza energetica, di "media nazionale" e non delle singole unità abitative, inoltre, non sono previste sanzioni. Immagino che gli edicifi non a norma, probabilmente quelli più vecchi, perderanno di valore sul mercato immobiliare e, in caso di compravendita, dovranno essere adeguati alle nuove norme .
 
Basta che siano caldaie “green gas ready”...


a partire dal 1° gennaio 2040 non sarà più possibile installare nuove caldaie a gas metano e GPL negli edifici residenziali e non residenziali di nuova costruzione. A partire dalla stessa data, i produttori di impianti di riscaldamento non potranno più immettere sul mercato caldaie a gas metano o gpl, anche se a condensazione o in classe energetica elevata, se non sono “green gas ready”

per gli edifici esistenti è previsto un obbligo di sostituzione graduale delle caldaie a gas con sistemi di riscaldamento alternativi più efficienti e sostenibili.
  • Scadenze e tempistiche: Le scadenze precise per la sostituzione delle caldaie a gas negli edifici esistenti saranno definite dai singoli Stati membri. Tuttavia, la Direttiva indica alcune tempistiche indicative:
    • Dal 2027: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a G
    • Dal 2030: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a F
    • Dal 2035: obbligo di sostituzione delle caldaie a gas con classe energetica inferiore a E
  • Incentivi e finanziamenti: per facilitare la sostituzione delle caldaie a gas, saranno previsti incentivi statali e finanziamenti a tassi agevolati.
Ricordiamo che le attuali caldaia a condensazione sono tutte almeno in classe A, per cui i possessori di una caldaia a condensazione non saranno costretti ad effettuare una sostituzione dell’impianto.
 
E dove la trovo la classe energetica se quando ho installato la caldaia a gas (2012) non era prevista questa classificazione? So solo che una un rendimento di combustione del 93% (ultimo controllo).

EDIT
Ho trovato questo modulo
 
Ci sono delle situazioni tipo vecchie case di campagna in frazioni isolate, che la soluzione meno peggio era una caldaia a gasolio con serbatoio interrato o in un box, o in alternativa una soluzione simile un po' più green e moderna con la caldaia a gas. E non sono messi meglio in paese dove l'unica differenza è che gli arriva il metano. Le soluzioni alternative qui erano più delle integrazioni alla caldaia per risparmiare gas o gasolio, dalla stufa a legna, pellet, condizionatore con pompa di calore, stufetta elettrica o simile. Ditemi delle alternative comode ed economiche (anche come costi realizzativi su una casa esistente magari senza garage per stoccare ad esempio i sacchi di pellet, oltre al lavoro di caricare la caldaia, togliere la cenere e su particolari impianti se va via la corrente capitano disastri) ad una caldaia a gas.
Scaldiano tutti a luce? Bene, magari. Ma basta la corrente per tutti? E se per fare più luce devono accendere più centrali elettriche, queste non inquinano? O possiamo comprarla quasi tutta dall'estero che la producono col nucleare?
 
Ultima modifica:
Ci sono delle situazioni tipo vecchie case di campagna in frazioni isolate, che la soluzione meno peggio era una caldaia a gasolio con serbatoio interrato o in un box, o in alternativa una soluzione simile un po' più green e moderna con la caldaia a gas. E non sono messi meglio in paese dove l'unica differenza è che gli arriva il metano. Le soluzioni alternative qui erano più delle integrazioni alla caldaia per risparmiare gas o gasolio, dalla stufa a legna, pellet, condizionatore con pompa di calore, stufetta elettrica o simile. Ditemi delle alternative comode ed economiche (anche come costi realizzativi su una casa esistente magari senza garage per stoccare ad esempio i sacchi di pellet, oltre al lavoro di caricare la caldaia, togliere la cenere e su particolari impianti se va via la corrente capitano disastri) ad una caldaia a gas.
Scaldiano tutti a luce? Bene, magari. Ma basta la corrente per tutti? E se per fare più luce devono accendere più centrali elettriche, queste non inquinano? O possiamo comprarla quasi tutta dall'estero che la producono col nucleare?
la direttiva non ti impone di cambiare la caldaia a gas , è talmente poco restrittiva che sarà un nulla di fatto perchè gli obiettivi sono nazionali.

Se sei in campagna in mezzo al nulla puoi pensare di installare dei pannelli solari e fotovoltaici senza per forza di cose sfruttare soltanto la rete elettrica nazionale.
Già ora importiamo molta corrente, direttamente o indirettamente dalle centrali francesi (il nucleare ci piace solo quando fatto da altri).
 
Ci sono delle situazioni tipo vecchie case di campagna in frazioni isolate, che la soluzione meno peggio era una caldaia a gasolio con serbatoio interrato o in un box, o in alternativa una soluzione simile un po' più green e moderna con la caldaia a gas. E non sono messi meglio in paese dove l'unica differenza è che gli arriva il metano. Le soluzioni alternative qui erano più delle integrazioni alla caldaia per risparmiare gas o gasolio, dalla stufa a legna, pellet, condizionatore con pompa di calore, stufetta elettrica o simile. Ditemi delle alternative comode ed economiche (anche come costi realizzativi su una casa esistente magari senza garage per stoccare ad esempio i sacchi di pellet, oltre al lavoro di caricare la caldaia, togliere la cenere e su particolari impianti se va via la corrente capitano disastri) ad una caldaia a gas.
Scaldiano tutti a luce? Bene, magari. Ma basta la corrente per tutti? E se per fare più luce devono accendere più centrali elettriche, queste non inquinano? O possiamo comprarla quasi tutta dall'estero che la producono col nucleare?

Io abito in campagna ed ho il riscaldamento con caldaia a gas.

Parlando con il tecnico della manutenzione, riguardo alle nuove installazioni o sostituzioni delle caldaie:

- Ha sconsigliato vivamente le caldaie a pompa di calore, vanno bene con clima mite, ma quando le temperature si avvicinano allo zero o vanno sotto zero, cosa abbastanza comune nei nostri inverni, il rendimento è bassissimo.
- Ha sconsigliato le caldaie ibride gas + pompa, per mantenere il prezzo basso, paragonabile ad una soluzione singola, sono costruite in economia.
- Fino a che è possibile la soluzione migliore è la classica caldaia a condensazione.
- Per le nuove direttive, le caldaie a condensazione evolveranno verso il multicombustibile, ovvero, oltre al GPL ed al Metano saranno compatibili con l'Idrogeno, con questa compatibilità saranno vendute anche dopo le nuove regole.
- Quando i sistemi di stoccaggio dell'idrogeno saranno maturi, consiglia, oltre alla caldaia, un sistema di produzione dell'idrogeno, sfruttando i pannelli solari, così da accumulare Idrogeno in Estate ed utilizzarlo per il riscaldamento in Inverno.
 
La corrente ha i suoi rischi, il gas ha i suoi rischi, corrente e gas insieme presentano rischi ulteriori oltre a quelli dei due elementi da soli. E siccome la corrente non possiamo eliminarla dalle case, trovo cosa molto buona dal punto di vista della sicurezza eliminare il gas da più utenze possibili. Questo vuol dire anche eliminare il pericolo di fughe di gas nel tragitto, oltre che la manutenzione della rete. Piuttosto lo stesso gas meglio impiegarlo nelle centrali di produzione elettrica. Ci vorrà tempo, ma è la strada più logica. Anzi, mi sorprendo ogni volta che vengo a salire di una nuova costruzione con allacciamento al gas.

Edit: ovviamente la prima regola è agire sul limitare le dispersioni, quindi ottima coibentazione
 
Condivido i cambiamenti volti a migliora l'efficienza, ma li applicherei alle nuove costruzione come si è sempre fatto.
Se poi uno deve ristrutturare casa, verrà automaticamente messa a norma.
Si è sempre fatto così. Solo negli ultimi anni continuano a modificare le norme anche per l'esistente e francamente si fa fatica a star dietro a tutto (anche economicamente parlando).

Se poi il gas che non va a noi per il riscaldamento viene utlizzato dalla compagnie per essere bruciato e generare elettricità è un po' un controsenso .


Casa di proprietà in Europa
ownership.jpg
 
La corrente ha i suoi rischi, il gas ha i suoi rischi, corrente e gas insieme presentano rischi ulteriori oltre a quelli dei due elementi da soli. E siccome la corrente non possiamo eliminarla dalle case, trovo cosa molto buona dal punto di vista della sicurezza eliminare il gas da più utenze possibili. Questo vuol dire anche eliminare il pericolo di fughe di gas nel tragitto, oltre che la manutenzione della rete. Piuttosto lo stesso gas meglio impiegarlo nelle centrali di produzione elettrica. Ci vorrà tempo, ma è la strada più logica. Anzi, mi sorprendo ogni volta che vengo a salire di una nuova costruzione con allacciamento al gas.

Edit: ovviamente la prima regola è agire sul limitare le dispersioni, quindi ottima coibentazione

Il problema sono i rendimenti, le pompe di calore sono tendenzialmente le più efficienti per riscaldare l'acqua per il riscaldamento, ma il rendimento varia con la differenza tra la temperatura esterna e la temperatura richiesta, se è molto alto è poco efficiente, tanto da rendere maggiormente conveniente il riscaldamento tramite resistenze, che, è stato dimostrato, ha un rapporto energetico peggiore, ovvero bruciando gas nella caldaia ne consumi meno rispetto a utilizzarlo nelle centrali elettriche e utilizzare le resistenze per scaldare l'acqua, e non di poco.
La pompa di calore può funzionare dove il clima è tendenzialmente mite, in una casa in montagna nel nord Italia è una pessima scelta.
 
La pompa di calore può funzionare dove il clima è tendenzialmente mite, in una casa in montagna nel nord Italia è una pessima scelta.
Non esistono solo le pompe di calore aria-acqua o aria-aria...
 
La pompa di calore può funzionare dove il clima è tendenzialmente mite, in una casa in montagna nel nord Italia è una pessima scelta.
Le pompe di calore sono già la soluzione ampiamente utilizzata nel nord europa dove il clima è decisamente più rigido che da noi.
Da loro funzionano bene, da noi funzioneranno ancora meglio perchè il clima è più mite.
 
Quindi pompe di calore, forni ad induzione ecc.
Che razza di contatore ci vuole :)
Almeno 6kw.
Cmq può essere anche un motivo per aumentare la potenza che arriva nelle nostre case, 3kw sono anacronistici è tra le potenze più basse d'europa, in altri paesi avere a casa 12 o 15kw a disposizione è lo standard.
 
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