Se il virus fosse così resistente per tutto quel tempo nell'aria e riuscisse a penetrare e a diffondersi con quella facilità, allora saremmo già stati contagiati tutti o quasi sul pianeta.
Ma non mi sembra proprio che sia accaduto questo...
Rendetela molto più semplice ragazzi.
Posso dire con certezza che vedo gente che comunque la mascherina (almeno nei luoghi chiusi) la porta praticamente sempre, così come ormai all'entrata dei locali usa sempre il gel disinfettante.
Ma se c'è una cosa che vedo chiaramente che non riescono a rispettare, quello è il distanziamento, soprattutto all'aperto quando chiacchierano (molti hanno questa malsana idea di abbassarsi la mascherina per parlare...) e ora soprattutto davanti alle scuole.
Io abito davanti a una scuola: ebbene, non sapete che razza di casino si crea davanti alle 8 di mattina e alle 13. Una marea di gente, tutti appiccicati, bambini e ragazzini spesso senza mascherina e che se gli dici che devono stare distanziati (ovviamente) non capiscono perchè vogliono divertirsi e basta...
Quando il "genio" della Azzolina" dice "nelle scuole solo lo 0,00... dei contagi" purtroppo non sottolinea mai che si riferisce all'interno di esse. Ma quello che succede fuori da esse, i mezzi di trasporto pubblico strapieni (in questi, con gli spazi ristrettissimi che ci sono, tutti come sardine, non c'è mascherina che tenga signori, al limite filtra un po' e diminuisce la carica virale presa ma nulla di più...) sono le situazioni più pericolose per il contagio.
Anche alcuni esperti, anche del Cts, sono d'accordo (al contrario di quel "luminare" del Ministro dell'Istruzione, che parla col solo scopo di pararsi il c....): stiamo iniziando a vedere l'effetto della riapertura delle scuole. Basta dire che in Francia 1/4 dei contagi sta avvenendo nelle scuole e nelle università...
Finora la curva l'avevamo tenuta sotto controllo molto bene perchè le scuole erano rimaste chiuse. Il rialzo che c'è stato fino a un paio di settimane fa (ovvero intorno ai 1500 contagi al giorno) era figlio dei comportamenti molto "rilassati" durante le vacanze agostane, ma che si stava ormai stabilizzando, non preoccupava tanto.
Ora invece dobbiamo stare estremamente attenti con le scuole. Prima o poi dovevamo riaprirle, non si potevano tenere chiuse tutte quel tempo, però qualcosa di più e prepararsi meglio (avendo avuto 6 mesi!) si poteva fare certamente, poi può darsi che non serviva a nulla lo stesso, ma ormai è certo che la scuola (come contesto generale, non nello specifico all'interno degli edifici scolastici...) è la situazione più pericolosa in una pandemia come questa...
Infatti dal punto di vista ospedaliero, la situazione è molto più tranquilla al nord e al centro-nord in questo momento. In queste aree del Paese, rischi particolari al momento non se ne vedono molto meno.
Preoccupano regioni come la Campania e la Sicilia per esempio (meno il Lazio perchè comunque ha una capacità ospedaliera più elevata, soprattutto a Roma)...
Ma non mi sembra proprio che sia accaduto questo...
Rendetela molto più semplice ragazzi.
Posso dire con certezza che vedo gente che comunque la mascherina (almeno nei luoghi chiusi) la porta praticamente sempre, così come ormai all'entrata dei locali usa sempre il gel disinfettante.
Ma se c'è una cosa che vedo chiaramente che non riescono a rispettare, quello è il distanziamento, soprattutto all'aperto quando chiacchierano (molti hanno questa malsana idea di abbassarsi la mascherina per parlare...) e ora soprattutto davanti alle scuole.
Io abito davanti a una scuola: ebbene, non sapete che razza di casino si crea davanti alle 8 di mattina e alle 13. Una marea di gente, tutti appiccicati, bambini e ragazzini spesso senza mascherina e che se gli dici che devono stare distanziati (ovviamente) non capiscono perchè vogliono divertirsi e basta...
Quando il "genio" della Azzolina" dice "nelle scuole solo lo 0,00... dei contagi" purtroppo non sottolinea mai che si riferisce all'interno di esse. Ma quello che succede fuori da esse, i mezzi di trasporto pubblico strapieni (in questi, con gli spazi ristrettissimi che ci sono, tutti come sardine, non c'è mascherina che tenga signori, al limite filtra un po' e diminuisce la carica virale presa ma nulla di più...) sono le situazioni più pericolose per il contagio.
Anche alcuni esperti, anche del Cts, sono d'accordo (al contrario di quel "luminare" del Ministro dell'Istruzione, che parla col solo scopo di pararsi il c....): stiamo iniziando a vedere l'effetto della riapertura delle scuole. Basta dire che in Francia 1/4 dei contagi sta avvenendo nelle scuole e nelle università...
Finora la curva l'avevamo tenuta sotto controllo molto bene perchè le scuole erano rimaste chiuse. Il rialzo che c'è stato fino a un paio di settimane fa (ovvero intorno ai 1500 contagi al giorno) era figlio dei comportamenti molto "rilassati" durante le vacanze agostane, ma che si stava ormai stabilizzando, non preoccupava tanto.
Ora invece dobbiamo stare estremamente attenti con le scuole. Prima o poi dovevamo riaprirle, non si potevano tenere chiuse tutte quel tempo, però qualcosa di più e prepararsi meglio (avendo avuto 6 mesi!) si poteva fare certamente, poi può darsi che non serviva a nulla lo stesso, ma ormai è certo che la scuola (come contesto generale, non nello specifico all'interno degli edifici scolastici...) è la situazione più pericolosa in una pandemia come questa...
La diffusione del contagio nella prima ondata è stata molto sbilanciata al nord e il sud si salvò grazie ad un lockdown totale, adesso il contagio è diffuso ovunque in egual misura, la pressione sugli ospedali non è ancora ai livelli di guardia ma se i ricoveri aumentassero in modo esponenziale si dovrà ricorrere nuovamente a misure pesanti e lo si dovrà fare in tempo perchè il sud può reggere una pressione ospedaliera molto più bassa rispetto al nord
Qui in Puglia ci sono al momento 253 ricoverati, un numero ancora basso ma il 1 agosto erano solo 19
Infatti dal punto di vista ospedaliero, la situazione è molto più tranquilla al nord e al centro-nord in questo momento. In queste aree del Paese, rischi particolari al momento non se ne vedono molto meno.
Preoccupano regioni come la Campania e la Sicilia per esempio (meno il Lazio perchè comunque ha una capacità ospedaliera più elevata, soprattutto a Roma)...
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