Una cosa è comprare un prodotto fatto all'estero da un'azienda estera (e comunque noi italiani esterofili non brilliamo certo per furbizia sotto questo aspetto, dato che siamo tutti contenti di comprare cose straniere e poi però ci lamentiamo se le nostre aziende chiudono) e una cosa è fruire di un prodotto televisivo pensato espressamente per l'Italia, realizzato da un'azienda con sede legale in Italia e posseduta da un italiano che però produce all'estero per contenere i costi (ovvero, sfruttare il costo del lavoro più basso per avere con meno investimenti i servizi che qui in Italia o in qualunque paese dell'UE pagherebbe di più), dando così lavoro a degli stranieri quando in Italia la disoccupazione è a livelli elevatissimi.
Si chiama delocalizzazione e premia gli imprenditori "furbi" (e senza un minimo di attenzione all'interesse nazionali) che sfruttando l'incapacità della classe politica italiana di mettere un freno a questa cosa, la quale è uno dei principali problemi per cui la nostra economia sta crollando. Io apprezzo gli sforzi fatti per creare questo canale che vuole portare un'alternativa nel panorama televisivo italiano, ma ammetto con onestà che quando penso a questo discorso ho un po' di rabbia e mi passa la voglia di seguirlo.