Discussioni su Mediaset Italia 2

Io toglierei la scritta Italia dal logo per renderlo uguale a quello di suo fratello ;)
 
delle zone sono rimaste solo le sigle iniziali e finali, finito one piece è partita la sigla finale della "cartoon zone" solo che adesso si chiama semplicemente "cartoon" senza "zone", quindi sarà così pure per le altre ex zone
 
Fanta-Boy ha scritto:
Una cosa positiva in questo "cambiamento" c'è.
Se cambiamento si può definire, ma l'unico che c'è stato è stato molto positivo, finalmente quei colori senza senso, sul logo e nella parte alta dello schermo, spariscono :happy3:
 
Np293 ha scritto:
Se cambiamento si può definire, ma l'unico che c'è stato è stato molto positivo, finalmente quei colori senza senso, sul logo e nella parte alta dello schermo, spariscono :happy3:
Infatti l'ho messo tra virgolette. Si anch'io sono contento di questa cosa... :)
 
Per lanciare la Bloody Sunday, primo appuntamento al lunedi
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danisa ha scritto:
ma quando parte il programma sportivo il lunedi sera? dalla publicita doveva partire oggi o mi sbaglio? pero nei siti non trovo nessuna info...

Infatti non è in programma ne oggi ne lunedì prossimo, come mai??
 
Np293 ha scritto:
Io credo di parlare con cognizione di causa in quanta la generazione di cui si sta trattando è quella a cui appartengo, e ho più volte ammesso che c'è stato un calo, ma è naturale. Un esempio: I Simpson, di cui parlavo prima, è divenuto un must perché si trova più o meno allo stesso orario da moltissimi anni, un decennio e più, ed anticipa il pomeriggio, pomeriggio in cui i "giovani" studiano, navigano, chattano ecc. quindi è ovvio che il pomeriggio di Italia1 per esempio sia in calo. Ma soprattutto il target di cui si sta parlando è quello che cambia più volte canale appena si annoia, e ne ha la possibilità rispetto a qualche anno fa grazie al DTT e grazie a Sky, per questo il pomeriggio Italia1 non fa molti ascolti, anche per la concorrenza degli altri canali tv. Per avvalorare la mia tesi aggiungo che qualche tempo fa sono stati pubblicati gli ascolti dei stacchi pubblicitari tra le generaliste ed Italia1 era all'ultimo posto, proprio perché l'utente attivo cambia subito canale, così come me e molti di voi
Televisione in tempo di crisi: diversificare e innovare ma... con un occhio alla terza età http://www.newslinet.it/notizie/tel...re-e-innovare-ma-con-un-occhio-alla-terza-eta

Del gruppo RTL, multinazionale del broadcasting con base in Germania, si è sentito parlare ultimamente a proposito dei fantomatici partner prossimi venturi di Mediaset.
E le voci hanno fatto salire immediatamente le quotazioni del Biscione in borsa. Questo perché RTL è una delle poche realtà televisive europee che può vantare un trend discretamente positivo, tenendo conto della contingenza di crisi. Le strategie adottate per combattere la contrazione del mercato pubblicitario (problema principe di tutto il settore) sono sintetizzate nelle dichiarazioni di Anke Schäferkordt e Guillaume de Posch, CEO del gruppo, nell'ultimo rapporto semestrale. Innanzitutto, la diversificazione dell'offerta e l'espansione verso nuovi territori meno toccati dalla crisi (significativa in questo senso la presenza di RTL in India); poi gli investimenti nella creazione di contenuti originali e nell'acquisizione dei diritti su format di successo; infine l'attenzione al mondo digitale e alle nuove piattaforme di fruizione, nel tentativo di costruire una televisione accessibile on-demand in ogni condizione e tramite qualsiasi tipo di dispositivo fisso o mobile. Tutte queste aree di intervento presuppongono che i ricavi possano provenire anche da sorgenti diverse da quella tradizionale, ovvero la pubblicità, che comunque rimane la fonte primaria da cui nessun broadcaster ad accesso libero può prescindere. Il fatto è che il mercato risulta ancora in netta decrescita in tutta Europa, e non si vedono ancora segnali di evoluzione positiva nel prossimo futuro. Per cercare di rivitalizzare il settore, si sta aprendo un dibattito, nel mondo televisivo tedesco ma non solo, sulla necessità di orientare gli investimenti su nuovi target di riferimento... Lo standard del rilevamento delle audience si concentra ancora, come sempre, sulla fascia di età considerata più “profittevole”, quella dai 14 ai 49 anni. Ma la realtà sociale e demografica dell'Europa sta mutando in una direzione che potrebbe presto rendere questo modello obsoleto e poco significativo: aumenta il peso della popolazione anziana, e sotto la morsa della crisi anche la distribuzione della ricchezza, e quindi la predisposizione all'acquisto, si sta spostando verso le fasce di età più avanzata. Così, se ora il settore televisivo ritiene di dover puntare sull'innovazione tecnologica e i nuovi modelli di fruizione per raggiungere più facilmente le ultime generazioni, in futuro esso dovrà probabilmente rimodulare i propri contenuti per attrarre (o riconquistare) il suo pubblico più maturo, improvvisamente diventato motivo di interesse per l'advertising di ogni tipo di prodotto. Una sfida importante anche per i pubblicitari, che dovranno rivedere i propri modelli culturali storicamente legati al giovanilismo e alla connotazione positiva di un universo semantico caratterizzato da gioia di vivere, dinamismo, salute, benessere, ecc. La nuova comunicazione commerciale dovrà ora confrontarsi non solo con un'atmosfera sociale europea inevitabilmente meno proiettata nel futuro, ma anche con nuovi stili di vita più consapevoli che si vanno affermando, a causa della crisi, in contrasto con la spinta sfrenata al consumismo degli anni passati. (E.D. per NL)
 
Alexs88 ha scritto:
Per lanciare la Bloody Sunday, primo appuntamento al lunedi
Nickname Enigmista + Halloween 20 anni dopo lunedi prossimo
Benee ;) ma non era la domenica la Bloody Sunday?
 
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