La prima ragione dei risultati di Chissà chi è in access è dovuta al fattore tempo. Il contratto con Amadeus con Rai è scaduto il 31/08/2024 : non c’è stato dunque tempo materiale per pensare a un nuovo programma tout-court in vista della nuova stagione. «In ottica di ottimizzazione del rischio abbiamo pensato di affidarci a un programma “confort”», ha spiegato Romersa. La scelta si è rivelata controproducente perché, in realtà, Chissà chi è non rispondeva a un bisogno specifico del pubblico: «(il programma) è andato a intercettare un fabbisogno che Rai1 continuava bellamente a soddisfare (con Affari tuoi, ndr.). Romersa non usa mezzi termini nella sua disanima: «Chissà chi è era un perfetto programma per il nostro access, ma anche un programma che Rai1 avrebbe potuto fare allo stesso modo».
Romersa ha confermato che gli ascolti di Chissà chi è (una media del 2,5%/3%) sono stati comunque in linea con quelli di Nove e che le valanghe di critiche di fronte ai dati di ascolti sono stati «una sassaiola in parte ingiusta». A ogni modo, Amadeus, ha confermato Romersa, sta lavorando a un nuovo programma di access. Quello che non va perso di vista, ha ribadito il manager, è l’identità del canale dove programmi e talent vanno a inserirsi: «Più multipolare è lo scenario più un canale deve avere identità», ha ribadito
Aldo Romersa, VP Programming WBD
(fonte : tivubiz.it)
Romersa ha confermato che gli ascolti di Chissà chi è (una media del 2,5%/3%) sono stati comunque in linea con quelli di Nove e che le valanghe di critiche di fronte ai dati di ascolti sono stati «una sassaiola in parte ingiusta». A ogni modo, Amadeus, ha confermato Romersa, sta lavorando a un nuovo programma di access. Quello che non va perso di vista, ha ribadito il manager, è l’identità del canale dove programmi e talent vanno a inserirsi: «Più multipolare è lo scenario più un canale deve avere identità», ha ribadito
Aldo Romersa, VP Programming WBD
(fonte : tivubiz.it)