Citazionismo in stile The Dreamers (grazie al cielo depurato dalla politica, tranne che per un manifesto elettorale occasione per una leggera battutina sul finire) in alta definizione digitale. Se c'è qualcosa da apprezzare di questo film di Davide Ferrario è la determinazione con la quale è stato realizzato, in proprio, partendo dall'idea di far parlare più il luogo e quanto evoca piuttosto che i personaggi; questi sono, invero e con tutta la sceneggiatura, semplice ed anche affrettato spunto i cui elementi son stati già visti e già ripresi spesse volte (personaggio taciturno e solitario, intreccio a tre, struttura da favola) e mostrano una certa pesantezza appunto perché solo schematici. Pasotti non convince: il suo personaggio è sì in un certo modo ma lui si impegna troppo nell'addormantarlo ancor di più, del tutto immobile.
Voto: **
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