Lo switch off per passare dalla tecnologia analogica a quella digitale in Italia sarà fissato al 31 dicembre 2008: è quanto ha affermato il Ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, al termine del Consiglio dell'Unione a Bruxelles. "Grazie alla decisione presa oggi dal Consiglio delle Telecomunicazioni dell'Unione Europea - ha detto Landolfi - siamo ora in grado di allineare a livello europeo la data per il passaggio al digitale terrestre in Italia".
"La data dello switch off nazionale era fissata per legge al 31 dicembre 2006 - ha spiegato il ministro - mentre ora la possiamo fissare al 31 dicembre 2008, data in cui l'Unione Europea, per effetto della decisione assunta oggi, fa cominciare a livello europeo il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale". Non cambierà però la scadenza della sperimentazione del passaggio al digitale terrestre nelle due regioni pilota, Valle D'Aosta e Sardegna. "La sperimentazione nelle due regioni procede, e resta immutato il termine del 31 luglio 2006, a partire dal quale dovranno diventare regioni all digital" ha aggiunto Landolfi. Passerà dal primo gennaio 2006 al 15 marzo 2006 la data che segnerà il passaggio al digitale terrestre nei capoluogi di provincia delle due regioni (prima fase del processo di digitalizzazione). Val d'Aosta e Sardegna saranno poi seguite da altre regioni in cui sarà progressivamente completato il passaggio al digitale terrestre entro la fine del 2008. Le regioni successive verranno scelte in base a dei "parametri oggettivi, quale la isolabilità della zona, la popolazione e il numero degli operatori".
Landolfi ha spiegato inoltre che inizialmente a livello Europeo il passaggio alla tecnologia digitale "era previsto nel periodo 2010-2012", ma la decisione adottata ieri accelera il processo al periodo 2008-2012, per venire incontro alle esigenze "di un gruppo di paesi di testa tra cui soprattutto l'Italia e la Gran Bretagna" che hanno sottolineato la necessità di armonizzare lo switch off nei 25 Stati membri dell'Unione.
La notizia del rinvio dello switch off è stata accolta molto positivamente dal Movimento Difesa del Cittadino che in una nota ricorda di aver chiesto da oltre un anno il rinvio del passaggio dalla tv analogica a quella digitale. "Finalmente - afferma l'associazione - si prende atto che il passaggio dalla tv analogica alla tv digitale terrestre và praticato in tempi molto più ampi."
L'associazione sottolinea inoltre che "in questi ultimi due anni sono state impiegate risorse pubbliche per oltre 200 milioni di euro al solo scopo di favorire le offerte commerciali di Mediaset e Telecom (La 7) per le partite di calcio, peraltro con frequenti e diffusi disservizi." Per questo MDC si dice favorevole all'apertura "di una procedura di infrazione a carico di un Governo che ha aiutato con fondi pubblici soggetti privati."
Inoltre - denuncia ancora l'associazione - "non è stato attivato nessuno degli annunciati servizi di e-government e di utilità sociale; infatti oggi il digitale terrestre offre soltanto i canali analogici, le partite di calcio e le noiosissime e verbose trasmissioni di Rai Utile. Il Movimento Difesa del Cittadino concorda con le valutazioni del Presidente della Regione Sardegna, Soru che praticamente considera chiusa almeno per il momento l'avventura del digitale terrestre della Pubblica Amministrazione."
L'associazione chiede pertanto "al Ministro delle Comunicazioni, Landolfi di spostare ulteriormente anche per la Sardegna e la Valle d'Aosta il passaggio dall'analogico al digitale terrestre; le fasce anziane di popolazione e le famiglie meno attrezzate dal punto di vista della scolarizzazione avranno grosse difficoltà a gestire i decoder che peraltro rappresentano un ulteriore "balzello" a carico di quelle famiglie che non riescono ad arrivare alla quarta settimana del mese
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"La data dello switch off nazionale era fissata per legge al 31 dicembre 2006 - ha spiegato il ministro - mentre ora la possiamo fissare al 31 dicembre 2008, data in cui l'Unione Europea, per effetto della decisione assunta oggi, fa cominciare a livello europeo il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale". Non cambierà però la scadenza della sperimentazione del passaggio al digitale terrestre nelle due regioni pilota, Valle D'Aosta e Sardegna. "La sperimentazione nelle due regioni procede, e resta immutato il termine del 31 luglio 2006, a partire dal quale dovranno diventare regioni all digital" ha aggiunto Landolfi. Passerà dal primo gennaio 2006 al 15 marzo 2006 la data che segnerà il passaggio al digitale terrestre nei capoluogi di provincia delle due regioni (prima fase del processo di digitalizzazione). Val d'Aosta e Sardegna saranno poi seguite da altre regioni in cui sarà progressivamente completato il passaggio al digitale terrestre entro la fine del 2008. Le regioni successive verranno scelte in base a dei "parametri oggettivi, quale la isolabilità della zona, la popolazione e il numero degli operatori".
Landolfi ha spiegato inoltre che inizialmente a livello Europeo il passaggio alla tecnologia digitale "era previsto nel periodo 2010-2012", ma la decisione adottata ieri accelera il processo al periodo 2008-2012, per venire incontro alle esigenze "di un gruppo di paesi di testa tra cui soprattutto l'Italia e la Gran Bretagna" che hanno sottolineato la necessità di armonizzare lo switch off nei 25 Stati membri dell'Unione.
La notizia del rinvio dello switch off è stata accolta molto positivamente dal Movimento Difesa del Cittadino che in una nota ricorda di aver chiesto da oltre un anno il rinvio del passaggio dalla tv analogica a quella digitale. "Finalmente - afferma l'associazione - si prende atto che il passaggio dalla tv analogica alla tv digitale terrestre và praticato in tempi molto più ampi."
L'associazione sottolinea inoltre che "in questi ultimi due anni sono state impiegate risorse pubbliche per oltre 200 milioni di euro al solo scopo di favorire le offerte commerciali di Mediaset e Telecom (La 7) per le partite di calcio, peraltro con frequenti e diffusi disservizi." Per questo MDC si dice favorevole all'apertura "di una procedura di infrazione a carico di un Governo che ha aiutato con fondi pubblici soggetti privati."
Inoltre - denuncia ancora l'associazione - "non è stato attivato nessuno degli annunciati servizi di e-government e di utilità sociale; infatti oggi il digitale terrestre offre soltanto i canali analogici, le partite di calcio e le noiosissime e verbose trasmissioni di Rai Utile. Il Movimento Difesa del Cittadino concorda con le valutazioni del Presidente della Regione Sardegna, Soru che praticamente considera chiusa almeno per il momento l'avventura del digitale terrestre della Pubblica Amministrazione."
L'associazione chiede pertanto "al Ministro delle Comunicazioni, Landolfi di spostare ulteriormente anche per la Sardegna e la Valle d'Aosta il passaggio dall'analogico al digitale terrestre; le fasce anziane di popolazione e le famiglie meno attrezzate dal punto di vista della scolarizzazione avranno grosse difficoltà a gestire i decoder che peraltro rappresentano un ulteriore "balzello" a carico di quelle famiglie che non riescono ad arrivare alla quarta settimana del mese
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