Ormai questo fantomatico fenomeno, non sempre riscontrato negli strumenti, è diventato un caso quotidiano.
Sono sempre piu convinto che il fenomeno cade in area intersimbolica, quindi prima dell'apertura della finestra di guardia, insomma se in antenna giunge oltre al segnale diretto un riflesso con ritardo di qualche microsecondo e magari con effetto fluttuante della fase, l'operazione di attribuizione dei simboli è alquanto ardua e il processo di equalizzazione raggiunge il suo limite matematico/trigonometrico oltre il quale si innesca inesorabile l'errore, solo che in alcuni casi taluni decoder riescono ad essere meno strabici e in un certo senso a rimediare a questo effetto e il simbolo viene assegnato corretto, stà di fatto che persiste una situazione imperfetta piu difficile da demodulare e alcuni decoder non ce la fanno.
In questo caso dare un'occhiata alla finestra dell'intervallo di guardia serve a ben poco perchè la contaminazione avviene nel momento in cui il decoder sta demodulando, e non dopo.
Poi ribadisco un concetto espresso qualche post fà, ovvero l'algoritmo matematico che regola l'equalizzazione a correlazione ha due tecniche operative chiamate D1 e D2 e al CRIT stanno lavorando ad una terza, quindi le performance dei decoder sono destinate a mutare ulteriormente
Sono sempre piu convinto che il fenomeno cade in area intersimbolica, quindi prima dell'apertura della finestra di guardia, insomma se in antenna giunge oltre al segnale diretto un riflesso con ritardo di qualche microsecondo e magari con effetto fluttuante della fase, l'operazione di attribuizione dei simboli è alquanto ardua e il processo di equalizzazione raggiunge il suo limite matematico/trigonometrico oltre il quale si innesca inesorabile l'errore, solo che in alcuni casi taluni decoder riescono ad essere meno strabici e in un certo senso a rimediare a questo effetto e il simbolo viene assegnato corretto, stà di fatto che persiste una situazione imperfetta piu difficile da demodulare e alcuni decoder non ce la fanno.
In questo caso dare un'occhiata alla finestra dell'intervallo di guardia serve a ben poco perchè la contaminazione avviene nel momento in cui il decoder sta demodulando, e non dopo.
Poi ribadisco un concetto espresso qualche post fà, ovvero l'algoritmo matematico che regola l'equalizzazione a correlazione ha due tecniche operative chiamate D1 e D2 e al CRIT stanno lavorando ad una terza, quindi le performance dei decoder sono destinate a mutare ulteriormente
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