E' morto Gene Pitney
E' stato trovato il corpo senza vita di Gene Pitney. Il cantante è morto presso un albergo di Cardiff, Galles. L'artista si era coricato per riposarsi dopo un concerto e pare sia morto per cause naturali e senza sofferenze. Pitney era nato il 17 febbraio 1941 ad Hartford, Connecticut. Dopo una serie di collaborazioni, debuttò nel 1961 con "(I wanna) Love my life away", in cui, molto curiosamente per i tempi, aveva suonato tutti gli strumenti. Dello stesso anno il suo primo successo, "Town without pity". Il suo periodo d'oro è sempre rimasto circoscritto essenzialmente agli anni Sessanta, quando per lui scrisse tra gli altri Burt Bacharach. In quel periodo fu piuttosto popolare anche in Italia, al punto che registrò alcune canzoni nel nostro idioma e partecipò a quattro edizioni del festival di Sanremo: nel 1964 con “Quando vedrai la mia ragazza”, in coppia con Little Tony, e “E se domani”, con Fausto Cigliano, l’anno successivo con “Amici miei”, in coppia con Nicola Di Bari, e “I tuoi anni più belli”, in coppia con Iva Zanicchi. Ancora nel 1966 con “Nessuno mi può giudicare”, in coppia con Caterina Caselli, e “Lei mi aspetta”, sempre con Nicola Di Bari, mentre, nel 1967, il cantante fu protagonista sul palco del teatro Ariston con “La rivoluzione”, in coppia con Gianni Pettenati, e “Guardati le spalle”, ancora con Nicola Di Bari. Negli anni Novanta Pitney tornò alla ribalta grazie ad un duetto con Marc Almond sulle note di “Something’s gotten hold of my heart”. Gene Francis Allan Pitney ha pubblicato in tutto una cinquantina di album.
(05 apr 2006)
Rockol.com
Un altro mito degli anni 60 che ci lascia! Peccato.
E' stato trovato il corpo senza vita di Gene Pitney. Il cantante è morto presso un albergo di Cardiff, Galles. L'artista si era coricato per riposarsi dopo un concerto e pare sia morto per cause naturali e senza sofferenze. Pitney era nato il 17 febbraio 1941 ad Hartford, Connecticut. Dopo una serie di collaborazioni, debuttò nel 1961 con "(I wanna) Love my life away", in cui, molto curiosamente per i tempi, aveva suonato tutti gli strumenti. Dello stesso anno il suo primo successo, "Town without pity". Il suo periodo d'oro è sempre rimasto circoscritto essenzialmente agli anni Sessanta, quando per lui scrisse tra gli altri Burt Bacharach. In quel periodo fu piuttosto popolare anche in Italia, al punto che registrò alcune canzoni nel nostro idioma e partecipò a quattro edizioni del festival di Sanremo: nel 1964 con “Quando vedrai la mia ragazza”, in coppia con Little Tony, e “E se domani”, con Fausto Cigliano, l’anno successivo con “Amici miei”, in coppia con Nicola Di Bari, e “I tuoi anni più belli”, in coppia con Iva Zanicchi. Ancora nel 1966 con “Nessuno mi può giudicare”, in coppia con Caterina Caselli, e “Lei mi aspetta”, sempre con Nicola Di Bari, mentre, nel 1967, il cantante fu protagonista sul palco del teatro Ariston con “La rivoluzione”, in coppia con Gianni Pettenati, e “Guardati le spalle”, ancora con Nicola Di Bari. Negli anni Novanta Pitney tornò alla ribalta grazie ad un duetto con Marc Almond sulle note di “Something’s gotten hold of my heart”. Gene Francis Allan Pitney ha pubblicato in tutto una cinquantina di album.
(05 apr 2006)
Rockol.com
Un altro mito degli anni 60 che ci lascia! Peccato.