Emergenza criminalità...

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bumbaro ha scritto:
nessuno ti rigava l' auto se non pagavi il pizzo
Questo al tuo paese, in Calabria, Sicilia e Campania (specialmente la prima) la situazione è uguale a quella attuale, e quindi se non pagavi il pizzo altro che rigarti la macchina...
 
dj GCE ha scritto:
Questo al tuo paese, in Calabria, Sicilia e Campania (specialmente la prima) la situazione è uguale a quella attuale, e quindi se non pagavi il pizzo altro che rigarti la macchina...
Naturalmente mi riferivo all' obolo quasi obbligatorio da versare al posteggiatore abusivo. Il pizzo vero e proprio è tutt' altra cosa.
 
bumbaro ha scritto:
Non puoi portare a mò di statistica quello che sfortunatamente è successo a te e ai tuoi familiari qualche anno fa per affermare che oggi va tutto bene per il solo fatto che non siete stati più rapinati. Oggigiorno ci sono delinquenti che ti pestano selvaggiamente per un telefonino o per sfilarti pochi soldi. Ci sono delle zone delle nostre città che sono off-limits anche durante il giorno, figurarsi poi la notte!
Negli anni 60 ero piccolino ma ricordo bene che la microcriminalità esisteva appena, nessuno ti rigava l' auto se non pagavi il pizzo e cimiteri ed ospedali erano liberi da taccheggiatori. I rapinatori avevano un loro codice d' onore, erano un pò come il "Cerutti Gino" della canzone di Giorgio Gaber.
Negli anni '60 io non ero ancora nato o ero, comunque, troppo piccolo per averne memoria.
Da ciò che mi hanno raccontato e da ciò che ho letto, però, non faccio nesuna fatica a crederti, hai perfettamente ragione: l'ho pure scritto prima, era un'epoca diversa, un'Italia diversa, un altro mondo. Non un paradiso, per carità, i problemi c'erano eccome, ma erano diversi, di altro tipo.
Negli anni '70 io la violenza l'ho provata, eccome, una violenza di tipo politico ( ne ho parlato più volte e non mi ripeto ) ma non solo.
Negli anni '80 era peggio, a mio parere 100 volte peggio di oggi: io facevo le guardie mediche e prendevo servizio nei turni di notte quasi con lo spirito del soldato che va in prima linea: interi quartieri di Roma erano off limits già dopo le 9 di sera. Non ripeto l'elenco( effettivamente impressionante a rileggerlo tutto insieme ) di ciò che mi è sucesso in quegli anni.
E non ho trovato ancora nessuno che abbia il coraggio di sostenere che 15 - 20 anni fa ( NON negli anni '60 ) la vita soprattutto nelle grandi città fosse paragonabile a quella di una cittadina svizzera!
Io, certo, faccio una vita diversa rispetto a quella di allora, meno vita notturna e più vita tranquilla casa-lavoro-casa: ma la realtà, la MIA realtà almeno, è quella che vi ho descritto: non trovo nessun riscontro obiettivo ad una presunta escalation del crimine in generale.
Quello che trovo di diverso, e anche di questo ne ho parlato, è la sensazione di impunibilità dei delinquenti anche presi in cndizioni tali da non lasciare dubbi sulla loro colpevolezza.
Ma per risolvere questo problema, servirebbero modifiche LEGISLATIVE, servirebbe invertire il segno dell'ondata di leggi cosiddette "garantiste" di questi ultimi 15 anni che, di fatto, hanno finito esclusivamente per favorire chi delinque fregandosene di chi subisce il danno.
 
roddy ha scritto:
se rileggi, a mente fresca, quel punto, non potrai non riconoscerne anche tu l'evidente tono ironico, del resto adeguatamente segnalato dall'elevato numero di faccine presenti.

A mente fresca (si fa per dire da questo bagno turco da dove scrivo) riconcosco l'evidente tono ironico che ieri sera non avevo riconosciuto:D
Ciaoooo;)
 
Ultima modifica:
@ Roddy
In effetti gli anni '60 e, per chi li ha vissuti, gli anni '50, sono stati un periodo storico del nostro Paese decisamente migliore di quello attuale. La gente era meno esigente di adesso e bastava poco per essere felici. Mio padre mi raccontava che i bar fortunati possessori di un televisore si riempivano di gente semplice che seguiva con entusiasmo "Lascia o raddoppia". La solidarietà tra vicini di casa era grande, ci si trovava anche per una semplice spaghettata. Oggi invece a volte capita che ci si accorga del vicino solo quando questo muore, magari da solo e abbandonato da tutti, per il cattivo odore che esce dal suo appartamento!
Tornando al tema della discussione, non credo che la percezione di insicurezza che attanaglia gli Italiani sia astratta. Purtroppo l' immigrazione incontrollata ha portato inequivocabilmente ad un aumento della criminalità, forse la più feroce, fatta di rapine in villa, stupri, prostituzione-schiavitù e via dicendo. Con questo non voglio assolutamente dire che tutti gli immigrati siano qui per delinquere, molti credo lo diventino per sopravvivere. La colpa è di chi predica l' accoglienza a qualunque costo. Possiamo trasferire l' Africa o l' intero popolo Curdo in Italia? Non penso sia fattibile. Dobbiamo aiutare questa gente a casa loro, insegnando a coltivare, creare delle piccole aziende a conduzione familiare, senza dare i nostri soldi al Bokassa di turno.
Sono d' accordo con te sul fatto dell' impunità, è difficile in Italia finire in galera, specialmente per chi pratica la microcriminalità. Forse per questo vengono in maggioranza da noi, per male che vada si procurano vitto e alloggio a spese dello Stato, e quindi paghiamo noi. Su come risolvere il problema non posso dire nulla poichè scenderei nel politico, e purtroppo non si può. :eusa_naughty:
 
bumbaro ha scritto:
@ Roddy
In effetti gli anni '60 e, per chi li ha vissuti, gli anni '50, sono stati un periodo storico del nostro Paese decisamente migliore di quello attuale. La gente era meno esigente di adesso e bastava poco per essere felici. Mio padre mi raccontava che i bar fortunati possessori di un televisore si riempivano di gente semplice che seguiva con entusiasmo "Lascia o raddoppia". La solidarietà tra vicini di casa era grande, ci si trovava anche per una semplice spaghettata.
Mi concedete il racconto di un aneddoto? Portate pazienza, lo sapete che è una mia piccola ( e innocua, credo..:icon_rolleyes: ) mania...:D
Intorno al 1840 chiesero ad una vecchia nobildonna francese quale fosse stato, a suo parere, il periodo più bello della sua vita. "L'ultimo decennio del secolo scorso", rispose la marchesa. "Ma come - replicò allibito il suo interlocutore - erano gli anni della Rivoluzione, i ribelli imperversavano in tutta la Francia e ai nobili venivano tagliate le teste!..."
"Oui, monsieur - tagliò corto la vecchia signora - ma allora avevo 20 anni...".:D
Ho raccontato questo piccolo aneddoto per evidenziare come spesso i racconti di chi ci ha preceduto siano inficiati dall'effetto "nostalgia per la perduta giovetù"....
Gli anni '50 e, parzialmente, gli anni '60 sono stati sicuramente anni più tranquilli dei nostri: ma non dimenticare che il nostro Paese era poverissimo, appena uscito ( pressocchè totalmente distrutto!!!! :mad:) da una guerra disastrosa che l'aveva fiaccata nel corpo e nello spirito. La sensazione di "stare tutti nella stessa barca" era figlia di quel disastro appena passato.
C'era, certo, il cosiddetto "miracolo economico", ma era dovuto, appunto, al fatto che tutto era da rifare, c'erano solo macerie: ed è ovvio che quando bisogna ricostruire tutto, di lavoro ce n'è e tanto, per tutti. Ma le condizioni di lavoro erano paurose, assolutamente simili, se non peggiori, a quelle dei famosi operai cinesi odierni. E milioni di nostri concittadini, per sopravvivere, per non morire, letteralmente, di fame, erano costretti ad emigrare in condizioni umilianti. Ondata migratoria incontrollata ( anzi: favorita!!! :evil5: Le "rimesse degli emigranti" furono una voce importante della ripresa economica) che, depauperando il Meridione di forza lavoro, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'attuale arretratezza del Mezzogiorno.
Non esistono "età dell'oro", paradisi in Terra, ogni periodo storico ha i suoi pro e i suoi contro.

bumbaro ha scritto:
Tornando al tema della discussione, non credo che la percezione di insicurezza che attanaglia gli Italiani sia astratta. Purtroppo l' immigrazione incontrollata ha portato inequivocabilmente ad un aumento della criminalità, forse la più feroce, fatta di rapine in villa, stupri, prostituzione-schiavitù e via dicendo.
Queste sono sempre le "notizie da TG": ma TU, guardando alla TUA esperienza, puoi dire in tutta onestà che negli ultimi 10 anni hai subito, complessivamente, un numero di reati MAGGIORE, o, meglio, NOTEVOLMENTE maggiore, rispetto a quelli di cui sei stato vittima 15, 20, 25 anni fa ( appunto: anni '80 e primi anni '90 )? Questo è il punto... IO, ho riportato la mia esperienza PERSONALE.
E, siccome non guardo mai i tg :badgrin::badgrin::badgrin:, ne deduco che non mi sento meno sicuro di quanto lo fossi negli anni '80 e '90: anni in cui i rapimenti, per esempio, erano all'ordine del giorno...:icon_twisted: Problema di cui io sono stato, sia pur brevemente e indirettamente vittima, essendo stato fidanzato, per un breve periodo, con una ragazza che, per motivi che non sto qui araccontare, era "a rischio". Più di qualche volta sono stato costretto a uscire con lei con un "angelo custode" alle costole:icon_twisted:... Potete immaginare con quale piacere.
bumbaro ha scritto:
Sono d' accordo con te sul fatto dell' impunità, è difficile in Italia finire in galera, specialmente per chi pratica la microcriminalità. Forse per questo vengono in maggioranza da noi, per male che vada si procurano vitto e alloggio a spese dello Stato, e quindi paghiamo noi. Su come risolvere il problema non posso dire nulla poichè scenderei nel politico, e purtroppo non si può. :eusa_naughty:
Io, senza entrare nella politica, ho indicato chiaramente nell'eccesso di leggi garantiste degli ultimi 15 anni la causa principale. E ho indicato anche un obiettivo, la legge Simeone ( quella che prescrive che per pene sotto i 4 anni non si vada in galera e allarga le maglie della detenzione domiciliare e delle cosiddette "pene alternative" al carcere ). Basterebbe abolirla per attenuare consistentemente questa sensazione di impunità.
Ma la lobby degli avvocati si farebbe tagliare le mani piuttosto che accettare un provvedimento del genere...:icon_twisted:
 
cerchiamo di non indicare responsabilità politiche o legislative, altrimenti si chiude qua.
 
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