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Equalizzazione segnali e dislivelli ammessi

Posto che amplificando il segnale NON MIGLIORA MAI, semmai si alza di livello per permetterne la distribuzione....i segnali più forti non devono MAI superare il livello max di uscita dell'ampli, calcolato in base al numero di canali ricevuti.
Un adiacente forte può impedire la ricezione di uno debole, dipende dal dislivello e anche dal ricevitore.
 
elettt ha scritto:
Un adiacente forte può impedire la ricezione di uno debole

Ecco !

E questo suppongo valga anche in totale assenza di amplificazione.

Quindi direi che attenuare il dislivello sarebbe una operazione tendenzialmente utile per aiutare la ricezione di un canale piu basso adiacente.
 
Se lo spettro dei segnali è quello che deve essere (cosa che dipende da chi trasmette), e il dislivello è compreso nella dinamica del decoder, l'adiacente disturba (o è disturbato) solo se un eventuale amplificatore interposto fra antenna e decodeer intermodula. La qual cosa ha maggiori probabilità di succedere se uno dei due segnali è molto (o troppo) alto di livello.

Da notare che un amplificatore in compressione, o peggio in saturazione, genera problemi di questo tipo e lo fa maggiormente se le frequenze sono vicine.
E' bene puntualizzare che un segnale su una porzione di banda diversa, cioè a diversi canali di distanza dai due adiacenti, può causare la situazione di cui sopra fra gli adiacenti.
Più che livellare i segnali oltre il ragionevole (fattibile), cosa che porta a complicare l'impianto facendolo diventare costoso e critico in stabilità, in presenza di dislivelli significativi è efficace non dare in pasto al decoder segnali troppo elevati e far lavorare l'amplificatore della distribuzione in zona sicuramente lineare, ovvero prendendosi un ampio margine, cioè non facendogli erogare una potenza (i dBuV sono una Potenza) che si avvicini a quella massima ammissibile.
Attenzione che per massimo ammissibile, qui non intendo il livello max con due portanti (catalogo) ma già quello dedotto dal numero di segnali di livello significativo effettivamente presenti al suo ingresso.
 
Ultima modifica:
Se non c'è bisogno di amplificare e nessun segnale è così forte da far saturare il decoder, il decoder consentirà di ricevere tutti i segnali di livello compreso nella sua dinamica.
Ovvio che se alcuni segnali sono troppo bassi per transitare nella distribuzione (es centralizzato a molte prese) senza andare sotto la soglia minima a causa dell'attenuazione, l'amplificazione diventa necessaria ed indispensabile.

Se parliamo di un impianto singolo con poche prese, di norma, non è giustificato complicarlo e farlo diventare particolarmente costoso per livellare i segnali selettivamente (canale per canale) prima di amplificarli. In questo caso, bisogna fare in modo che l'amplificatore lavori (come potenza in uscita) in tutta tranquillità.

Però ripeto, questo dando per scontato che i segnali da ricevere non soffrano di problematiche varie, indipendenti dal livello.
 
mardergri ha scritto:
quindi...NO AMPLI-->no equalizzare

Mica vero, se in antenna hai un segnalone di 80-85 dBµV e sull'adiacente ne hai 45, anche se non amplifichi hai scarsissime possibilità di riuscire a sintonizzare il più basso. La dinamica dei tuner non è così ampia.
Il problema è che equalizzare gli adiacenti non è esattamente semplice, devi andare di filtri attivi ad almeno 5-6 celle.
 
Quando ho potuto guardare i canali con un analizzatore ho notato una cosa: nei canali forti le pendici del "panettone" strabordano un pochino nei canali adiacenti.
Questo non fa sicuramente bene a un canale debole che si trova lì.

Mi accorgo adesso di una cosa, guardando uno dei miei decoder.
Nella massa di canali vuoti (e qui ce n'è una pletora...) il decoder riporta una barra di potenza grigia di 16%, e così nei canali adiacenti a quelli deboli e medi (dB alla presa tra 40 e 55).
Nel canale successivo a quelli forti la barra di potenza (sempre grigia ovviamente) riporta un valore di 60-70, lì il decoder sente qualcosa di differente dagli altri canali. Non avviene però sul canale precedente, che è marcato uguale a quelli vuoti.

Da qui la domanda: l'influenza di un canale forte su uno debole cambia a seconda della direzione di vicinanza?
Ci possono essere panettoni più o meno asimmetrici?

Vorrei quindi guardare se i panettoni strabordano più a destra che a sinistra, ma non ho più l'analizzatore perché l'avevo in prestito.
 
valerio_vanni ha scritto:
Mi accorgo adesso di una cosa, guardando uno dei miei decoder.
Nella massa di canali vuoti (e qui ce n'è una pletora...) il decoder riporta una barra di potenza grigia di 16%, e così nei canali adiacenti a quelli deboli e medi (dB alla presa tra 40 e 55).
Nel canale successivo a quelli forti la barra di potenza (sempre grigia ovviamente) riporta un valore di 60-70, lì il decoder sente qualcosa di differente dagli altri canali. Non avviene però sul canale precedente, che è marcato uguale a quelli vuoti.

Valerio
fin qui ti seguo, ma non conosco la risposta.
Cosa sia la barra grigia lo ignoro.

valerio_vanni ha scritto:
l'influenza di un canale forte su uno debole cambia a seconda della direzione di vicinanza?

Qua invece non capisco la domanda :)

valerio_vanni ha scritto:
Ci possono essere panettoni più o meno asimmetrici?

Si, assolutamente si, ne sono certo, li ho visti.

Il mio suggerimento di cambiare cavo deriva dalla opportunita di riguadagnare, su tutti i canali, i dB che con molta probabilità ti sei "perso per strada" lungo gli anni, un poco alla volta.

Infatti un cavo TV vecchio, aumenta la sua attenuazione, cioè si "mangia" piu segnale di un cavo nuovo.

Chi ha cambiato cavi vecchi, qui sul forum
ha riscontrato miglioramenti su tutti i canali
ed in modo particolare sui canali piu alti della 5 banda, proprio perche l'attenuazione lungo il cavo non è costante, ma aumenta all'aumentare della frequenza.
 
La larghezza di banda teorica è un rettangolo, quella reale, ha la forma di una campana. Per vedere e quantificare correttamente il rumore sul canale adiacente, disponendo di un vero analizzatore di spettro, si riduce la banda passante dello strumento a pochi Hz.

Detto questo, l'entità del disturbo è significativa se la potenza di rumore effettivamente indotta dal canale adiacente "forte" è in grado di compromettere ilsegnale da ricevere.
All'atto pratico, per avere problemi di questo tipo, uno dei segnali deve avere un livello enorme e l'altro essere particolarmente basso. In altre parole, come dislivello siamo sicuramente oltre la dinamica standard di un decoder consummer.
O il segnale forte manda in completa saturazione il decoder, oppure il segnale disturbato ha un livello troppo basso in assoluto.

valerio_vanni ha scritto:
Quando ho potuto guardare i canali con un analizzatore ho notato una cosa: nei canali forti le pendici del "panettone" strabordano un pochino nei canali adiacenti.
 
valerio_vanni ha scritto:
Quando ho potuto guardare i canali con un analizzatore ho notato una cosa: nei canali forti le pendici del "panettone" strabordano un pochino nei canali adiacenti.
Questo non fa sicuramente bene a un canale debole che si trova lì.

In realtà non è il panettone che deborda, ma è il rumore introdotto sul canale adiacente dal forte segnale, causa scarsa selettività del tuner. Anche la strumentazione non fa miracoli, e magari quella che hai testato non era delle migliori.
Chi in passato è stato CB o è radioamatore, conosce bene l'effetto: se qualcuno trasmette da poca distanza, le frequenze vicine sono inutilizzabili per il forte rumore.

valerio_vanni ha scritto:
Da qui la domanda: l'influenza di un canale forte su uno debole cambia a seconda della direzione di vicinanza?
Ci possono essere panettoni più o meno asimmetrici?

Vorrei quindi guardare se i panettoni strabordano più a destra che a sinistra, ma non ho più l'analizzatore perché l'avevo in prestito.

Anche qua dipende dal tuner del ricevitore, più precisamente dalla pendenza del filtro che fa passare il solo canale sintonizzato. Può essere che sia un po piu "aperto" da uno dei due lati, ma ovviamente non c'è una regola. Vorrei ricordare che non esistono filtri capaci di attenuare 100 dB a 1 Mhz di distanza, quindi è impossibile che sintonizzando un canale vuoto e in presenza di un forte adiacente, non entri qualcosa.
I panettoni asimmetrici sono dovuti perlopiù a un difetto di ricezione, antenne rovinate, cavi marci, riflessioni di ostacoli e così via. A meno di operatori totalmente incapaci, non ci sono emissioni asimmetriche.
 
...anche la strumentazione al top ha dei limiti ed in presenza di segnali molto forti è bene attenuare in ingresso all'analizzatore prima di effettuare misure.
...anche gli attenuatori interni degli analizzatori hanno limiti e chi ha effettuato misure vicino a siti trasmittenti, sa che è saggio interporre un attenuatore passante da 20 o 30 dB in ingresso all'analizzatore, pena il rischio di "cottura" dell'attenuatore interno.
;)

elettt ha scritto:
Anche la strumentazione non fa miracoli, e magari quella che hai testato non era delle migliori.
 
elettt ha scritto:
se in antenna hai un segnalone di 80-85 dBµV e sull'adiacente ne hai 45, anche se non amplifichi hai scarsissime possibilità di riuscire a sintonizzare il più basso.

ok ok
ma forse è un caso troppo limite...

se fosse 60dbuV il forte e 40 il debole adiacente
avrebbe senso attenuare il forte ? ? ?


se si, il debole ne avrebbe vantaggi ?


(sempre ammessa la mancanza di amplificazione)
 
Mah, finalmente.... niente.:doubt:
(....e c'è una bella differenza tra insegnare a pescare e regalare il pesce)

Ad una domanda specifica si può dare una risposta specifica, ma se la cosa riguarda un argomento complesso, da quella risposta non si impara prprio niente, perchè da quella risposta "ah hoc" è completamente sbagliato trarre conclusioni generali.

Il fai da te, anzichè rivolgersi al professionista, ovvero la sezione "tecnica del forum" ha senso, se c'è passione e voglia di capire, oppure per rendersi conto se il problema spicciolo è una banalità a cui la persona "incompetente" può rimediare da sola, od invece si tratta di un qualcosa fuori portata, dove è bene "ci metta le mani" chi capisce cosa sta facendo e dispone degli strumenti adatti per intervenire.

Parlare di equalizzazione, dislivelli, segnali adiacenti, non rientra fra le cose "banali da capire" ed a cui si può rimediare senza una base teorica, senza strumenti, senza esperienza sul campo e senza conoscenza dei dispositivi in commercio.
Finchè parliamo per spiegare e capire i concetti, facciamo una cosa utile a tutti, quando invece diamo una risposta telegrafica ad un quesito specifico commettiamo l'errore di far credere a qualcuno di aver capito ciò che in realtà non ha capito affatto.
;)
 
elettt ha scritto:
In realtà non è il panettone che deborda, ma è il rumore introdotto sul canale adiacente dal forte segnale, causa scarsa selettività del tuner. Anche la strumentazione non fa miracoli, e magari quella che hai testato non era delle migliori.

Lo strumento provato era un "Rover HD examiner gold".
Ah, vorrei ricordare che questi "fondi della campana" non si vedevano in canali effettivi ma in canali vuoti. E qui in zona quando dico "vuoti" è proprio vuoti.

elettt ha scritto:
I panettoni asimmetrici sono dovuti perlopiù a un difetto di ricezione, antenne rovinate, cavi marci, riflessioni di ostacoli e così via. A meno di operatori totalmente incapaci, non ci sono emissioni asimmetriche.

Allora forse sarà il decoder che ha un comportamento asimmetrico.
 
Ultima modifica:
Tuner ha scritto:
...anche la strumentazione al top ha dei limiti ed in presenza di segnali molto forti è bene attenuare in ingresso all'analizzatore prima di effettuare misure.
...anche gli attenuatori interni degli analizzatori hanno limiti e chi ha effettuato misure vicino a siti trasmittenti, sa che è saggio interporre un attenuatore passante da 20 o 30 dB in ingresso all'analizzatore, pena il rischio di "cottura" dell'attenuatore interno.
;)

Domanda: ma per "molto forti" quanto intendi?
 
Abbastanza forti (e/o numerosi) da mandare in crisi di linearità il preamplificatore d'ingresso, quello che sta subito dopo gli attenuatori dell'analizzatore.
Di solito è buona norma attenuare quanto più possibile senza però perdere la dinamica dell'analizzatore.
In soldoni, attenua più che puoi... Fino a quando "vedi" anche i segnali più deboli (fra quelli che ti interessano), significa che la dinamica dell'analizzatore è sufficiente ai tuoi scopi e non stai rischiando di saturarne l'amplificatore d'ingresso.

Qualora tu debba vedere dislivelli enormi (ma in campo TV ciò non serve) bisogna diminuire la banda passante dell'analizzatore, che non è il range di sweep, ma il filtro IF. Più si riduce la banda passante IF, più scende il rumore di fondo, quindi si può attenuare, vedendo sia il segnale forte che quello debole, senza correre il rischio di misure falsate. Il prezzo da pagare per questa possibilità, è che l'analizzatore impiega tempo per la scansione di sweep.


valerio_vanni ha scritto:
Domanda: ma per "molto forti" quanto intendi?
 
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